I Re della Griglia, puntata 27 ottobre 2014: prima gustosa, croccante e col giusto pizzico di Rubio
Chef Rubio, Paolo Parisi e Cristiano Tomei sono i giudici del primo talent DMAX, che riesce a trovare un giusto equilibrio tra giudici e concorrenti. E punta sul BBQ come stile di vita, non come semplice tecnica di cottura.
Bravi questi Re della Griglia, davvero bravi. Il format originario diventa una scusa per portare in Italia il barbecue, ma gli autori, i montatori, la regia hanno studiato bene la lezione di Masterchef (non la giuria, che non ne ha bisogno). Ricchezza delle postazioni, il commento ‘privato’ dei giudici, la ‘mistery box’, il giro dei giudici tra le postazioni, struttura e natura dei confessionali. Ma l’hanno imparata talmente bene da farla loro e da riuscire a bilanciare la presenza di un ingrediente (potenzialmente molto) ‘ingombrante’ come Chef Rubio. Le varie anime del programma riescono, invece, a trovare un equilibrio che rende ‘succulento’ il piatto.
Convincente la formula: una prova per tutti e prova eliminazione per i peggiori tre aiuta a focalizzare le qualità e gli errori dei singoli concorrenti, che sono i veri protagonisti. E non è retorico.
Nove si conferma un numero perfetto per rendere la narrazione armonica fin dalla prima puntata: sono loro, con i loro confessionali – e senza clip di presentazione che invece potete vedere sul sito – a raccontare le proprie qualità, i propri difetti e la propria prova. L’unica concessione allo spirito ‘Bake Off’ della rete ‘cugina’ Real Time (oltre al gazebo esterno che ospita il set) l’arrivo con amici e parenti salutati sulla soglia dell”inferno’.
I giudici, in questo senso, riescono a fare un passo indietro e a mettersi al servizio dei concorrenti sia nell’atteggiamento che nello spazio loro dedicato nel racconto: nonostante questo, il montaggio riesce a dare profondità ai loro personaggi. Parisi che fa scambio di cappello con un concorrente tratteggia subito il tipo di carattere del maestro, così come la sincerità di Tomei è un buon contraltare alla genuinità più ‘teatrale’ di Rubio, il cui personaggio, già amato da DMAX, viene ‘sfruttato’ senza però strafare.
Diciamo che I Re della Griglia ‘cita’ Rubio nella scelta di alcune inquadrature (immancabile il primissimo piano sulle fauci impegnate nell’assaggio) e lo stesso Chef gioca con il suo personaggio. Ma si mostra però anche qualcosa che in Unti e Bisunti era in sottofondo, ‘confusa’ con la coinvolgente simpatia del ‘baffo’, ovvero l’empatia verso il concorrente (vedi il massaggio a Venerando).
La confezione, inoltre, conferma l’attenzione di Discovery per il racconto: già la sigla alla Spaghetti Western conquista, rivelando l’attenzione per la realizzazione di un prodotto lontano dalla giustapposizione di campo e controcampo (diversamente, ad esempio, da quanto accade nel ben più semplice Bake Off). Riprese aeree, inquadrature dal basso, angolazioni meno consuete, rendono più appetitoso il racconto. La passione cinefila già mostrata nella campagna promo trova quindi ‘soddisfazione’ nello svolgersi della puntata, tutto giocato sulla cifra della ‘citazione’, del rimando a un mondo ‘possibile’ ma sul filo dell’irrealtà. Un po’ come i colori pastello di Bake Off portano stemperano la competizione sulle note della ‘fiaba’, così le atmosfere rustiche de I Re della Griglia ottengono lo stesso risultato, focalizzando più sulla cultura della carne e del BBQ (al di là della stretta preparazione) che sulla gara. E una menzione speciale va alla scenografia: i piani di lavoro sono davvero invitanti.
“Barbecue as lifestyle”, insomma, più che semplice cooking talent: se era questa la missione narrativa, DMAX sembra averla raggiunta. E conoscendo la rete, immagino che non avessero gran voglia di fare qualcosa di molto diverso.
Insomma, il programma riesce a raccontare lo spirito del barbecue, a sottolineare l’importanza delle carni e delle preparazioni (e la lista degli ingredienti aiuta anche a capire le idee dei concorrenti), inizia a far conoscere al pubblico a digiuno di BBQ la complessità delle sfumature di gusto che derivano dalla legna (ma dove si trova il legno di ciliegio?), non tradisce lo spirito di Rubio pur riuscendo a non renderlo troppo preponderante rispetto a Tomei e Parisi e riesce a fotografare i concorrenti e a creare dinamiche tra loro già nella prima puntata (il ridotto numero, come detto, aiuta). E poi c’è una cosa che mi ha colpito: il fatto che i tre giudici ‘abbiano il tempo’ di dire una parola a tutti, un giudizio a ciascun concorrente per ciascuna prova. Una forma di rispetto non ‘scontata’ in un talent da 50/60′ ma che sottolinea il rispetto per i grigliatori e anche per la griglia.
Bene, avanti così, ma è solo la prima: giudici, non vorrete subito spennellarvi di alloro?
I Re della Griglia, foto prima puntata 27 ottobre 2014
I Re della Griglia, la puntata del 27 ottobre 2014 in diretta
22.05 Che tristezza vedere Julien che trascina il suo ‘squallido’ barbecue… Ma I Re della Griglia ci hanno convinto e per la prossima settimana ci attende anche un ospite ‘made in USA” (oltre alle rane e al carrè di agnello, mi sa).
22.03 Qui dovete grigliare e basta: solo questo, e non le scuse, possono dimostrare chi siete. Uno solo però ha cotto meglio la carne ed è per i giudici l’unica cosa che conta. Salvo Venerando; le ribs di Julien erano molto indietro. Venerando si deve dare una calmata, insomma.
22.02 Anche per loro una parola a testa prima del verdetto: Mauro ha tirato fuori il suo vero io con le Ribs (“la tua salsa l’avrei imbottigliata e portata a casa” dice Parisi… e per uno che non l’ha mai fatta prima…).
22.00 E siamo al momento decisivo: chi tra Julien, Venerando e Mauro dovrà lasciare le griglie di DMAX?
21.57 Sembrano un po’ secche quelle di Mauro, invece laccatura e cottura convincono i giudici. E la salsa ha convinto. Mauro si è riscattato. Solo ora arriva la pubblicità, giusto prima del verdetto finale.
21.56 L’origano di Venerando inquieta Rubio. Ma il bilanciamento convince.
21.55 Si parte da Julien: inutile dire che l’assaggio è a mano. Altro che cambio di posate come dagli chef stellati. Senza infamia e senza lode.
21.53 Tra trucchi per far andare in temperatura la griglia, l’ansia per le salse e la spennellatura delle carni i tre corrono contro il tempo. E io non ho davvero idea di come si facciano le ribs.
21.53 Tutti e tre tesi i concorrenti: chef Rubio prova a rilassarli un po’ girando tra le postazioni per qualche assaggio e qualche consiglio. Mauro confessa di aver usato sempre le salse preconfezionate. “ma tu sei un grigliatore” lo riprende Tomei, che fa paura un po’ a tutti per la sua bravura.
21.48 I giudici le vogliono preparate ad hoc, con laccatura finale e salsa barbecue a parte. E hanno solo un’ora e mezza. Venerando in media ce ne mette 4 a farle.
21.47 Anche loro giocano con la ‘mistery box’: sotto ci trovano le costolette di maiale. La prova è insidiosa perché tutti e tre sono convinti di saperle fare bene. Possono essere paradisiache, dice Parisi, ma se sono preparate male possono essere velenose.
21.46 Venerando, Julien e Mauro sono alla prova eliminazione con le Ribs.
21.40 Al verdetto dicono una parola a tutti. Angelo, Luca, Irupe (eletta di gran lunga la migliore della prova) passano; nel secondo terzetto Maria Chiara passa grazie al finocchietto, Andrea si salva nonostante l’ammonizione per la sporcizia del piano. Venerando invece viene mandato alla sfida eliminazione, insieme a Mauro, che non ha messo la sua personalità nel piatto, a Julien, da cui si aspettavano di più. Salvo Fabrizio, premiato per la sua capacità di gestire la griglia e per il suo savoir-faire.
21.38 Assaggiati tutti i piatti, i tre giudici si ritrovano a valutare le varie prove per scegliere i tre da mandare alla prova eliminazione. Tutti d’accordo sul professionismo di Irupe, sugli ‘occhi della tigre dentro il cuore di un panda’ di Andrea (che ha fatto anche cadere il sale a terra). Ma sostanzialmente cercano di dire una cosa buona per tutti (anche quando dicono che Luca ha un po’ la faccia della salama da sugo). Troppo eterodosso Fabrizio dalla Sicilia, furbo Angelo con la sua semplicità, Venerando è riuscito a far arrabbiare Tomei. Mauro invece è un animale ancora da scoprire per tutti e tre.
21.36 Julien si ritrova con una ‘grana’ nuova, inedita, figlia di qualche difficoltà più che di una volontà.
21.35 Andrea perche tempo ad aiutare a Maria Chiara e fa un sacco di guai. Tomei: “Non ho capito perché ti sei fatto questa maturbazione mentale delle olive nere”. “Te salvi solo perché hai dato una mano alla signora!” dice Rubio.
21.33 Va sul chorizo argentino Irupe, con noce moscata e vino bianco. Ma è la migliore combinazione per i giudici che si spazzolano il piatto e la premiano con un “bravissima” convinto. “Ti avevamo chiesto di stupirci, ma te sei superata!” dice Rubio.
21.31 Salsiccia pizzaiola tipica della sicilia e luganega aperta con pangrattato e limone per il siciliano. Che osa. Un buon tentativo, luganega a parte.
21.30 La carne di Mauro sa di mittleeuropa. A lui poi non piacciono le salsicce.
21.30 Angelo sventola la bandiera della semplicità, anche a causa di qyalche problema. Diciamo che i giudici non si fanno abbindolare.
21.28 Venerando gioca con la salsiccia classica napoletana. La dolcezza acida della salsiccia e la grigliatura col legno di ciliegio non convince tanto: Tomei gli consiglia di fare un bagno di umiltà. Lo hanno inquadrato subito.
21.23 Prima di provare il suo piatto, Parisi prova il cappello di Luca. Giudizi buoni per lui.
21.25 Siamo già all’assaggio della prima prova. Sono i giudici a raggiungere le postazioni dei concorenti. La Grafica mostra gli ingredienti delle salsicce. Maria Chiara ha messo troppo piccante nella salsiccia, la macinatura della luganega non convince.
21.23 Iniziano anche le prime storie d’amore: il 26 Andrea dà il suo aiuto a Maria Chiara, commossa da tanta disponibilità. Se son salsicce arrostiranno.
21.21 A guidare il racconto c’è la voce fuori campo: i tre giudici invece parlottano nella fase preparatoria e poi scendono tra i banchi. Il modello è proprio Masterchef, con Rubio a fare la parte dello ‘pseudo’ Cracco autoironico.
21.19 Paprika per Julien, limone per Venerando, Maria Chiara si ritrova costretta al finocchio fresco e non selvatico. Ciascuno ovviamente può scegliere se farlo a punta di coltello o con il macinacarne a mano.
21.18 Angelo dice di avere radici nella suinocultura: ha la salsiccia del sangue. Nessun timore per Irupa, l’argentina, mentre il siciliano e il napoletano hanno a che fare con la salsiccia milanese.
21.16 Due Luganeghe e due salsicce tradizionali: questa è la prima prova. Ma non devono solo cuocerle, anche prepararle. Hanno a disposizione tanti tagli di carne, tanti ingredienti e i giudici vogliono tanta creatività. Il tutto in un’ora e mezza per quattro salsicce e due bruschette
21.15 In palio un libro di ricette e la possibilità di partecipare ai mondiali di BBQ in Svezia. Indossati i grembiuli avviene di fatto la vestizione e l’investitura.
21.14 Chef Tomei, maestro Parisi e Chef Rubio. In cinque minuti abbiamo presentato i concorrenti: complimenti.
21.13 Però capisco la pubblicità, ma non potete coprire il nome della concorrente alla sua prima uscita (per la cronaca è Maria Chiara).
21.12 Rapida carrellata sui concorrenti che arrivano accompagnati da amici o parenti sul set: un gazebo ovviamente all’aperto, versione rustica del tendone di Bake Off, insomma.
21.10 Ci siamo! Sigla alla Sergio Leone, con l’immancabile pizzico di Rubio. Molto carina.
21.06 “Mi hai conosciuto come il re dell’unto, mi ritrovi come giudice del succulento”: carino lo slogan di Rubio. E intanto il battage per tenere a sé i telespettatori di DMAX continua è veramente a tappeto. Non me lo fate diventare ‘sto programma antipatico ancor prima che inizi, su…
21.00 Manca poco all’inizio dell’era della carbonella.
20.24 Mezz’ora o poco più alla prima puntata del talent con Chef Rubio, Parisi e Tomei: penso che quanto prima mi farò una bistecca.
I Re della Griglia, 27 ottobre 2014, diretta: le anticipazioni
I Re della Griglia sono finalmente arrivati: parte questa sera, lunedì 27 ottobre 2014, il cooking talent targato DMAX tutto dedicato al mondo del barbecue che seguiremo live a partire dalle 21.10 sul canale 52 del Digitale Terrestre.
Nove concorrenti (tutte le schede) e tre giudici di peso per una gara che promette di aprire al pubblico italiano il grande mondo della cottura alla griglia: una varietà di tecniche, un’ampia gamma di legni utilizzabili, tanti tipi di pietanze e di preparazioni che neanche immaginavate che potessero essere cotti su una griglia e su tanti tipi di barbecue diversi.
A guidarci nel mondo del BBQ ritroviamo Chef Rubio, senza i suoi baffi ‘hipster’ ma con pinza di ordinanza già pronta nelle mani, affiancato dall’allevatore Paolo Parisi – il re dell’uovo alla mandorla – e dal gourmet ‘rustico’ Cristiano Tomei – il re della cottura a legna.
Per testare la qualità dei nove concorrenti – 7 uomini e 2 donne di età compresa tra i 26 e i 53 anni, in arrivo da mezza Italia (e anche dall’estero) – si parte con una prova solo apparentemente banale, ma di fatto la ‘cartina al tornasole’ della cottura sulla brace, ovvero la Bruschetta, accompagnata dalla Salsiccia, regina di qualsiasi grigliata italiana di carne che si rispetti.
Chi secondo i giudici non avrà raggiunto il livello minimo richiesto dovrà sostenere una prova eliminazione che determinerà il primo escluso, senza appello, della gara: anche per la prova eliminazione si inizia dai fondamentali, ovvero dalle ‘costolette di maiale’ o, per dirla all’americana, dalle Ribs, da condire adeguatamente con l’apposita salsa di accompagnamento.
Tra consigli e assaggi, i tre giudici decideranno chi potrà continuare a grigliare e chi sarà costretto a tornare ai BBQ di casa. Io sono curiosa di saperne qualcosa di più della griglia e di vedere questo, atteso, talent by DMAX (che per l’occasione sarà trasmesso anche su Real Time in simulcast). Appuntamento alle 21.10 per il live della prima puntata de I re della Griglia. E intanto possiamo dare uno sguardo ai nove concorrenti. Per chi fate il tifo?