Anche Gigi D’Alessio si è misurato con la sua Reputescion in rete. Ospite di Andrea Scanzi ieri sera (quando si dice un confronto tra ‘due mondi’), il cantante ha scoperto di avere un web-feeling al 53% positivo, al 14% neutrale e al 33% negativo. Ed è rimasto soddisfatto del suo Reputometro allo 0,95%, con il seguente verdetto:
“Ha moltissimi fan, concentrati soprattutto sulla sua fan page e gruppi dedicati. Ci sono anche diverse pagine negative. Sul web la sua immagine è più associata al gossip, che alla canzone. Ma il video di Non dirgli mai ha più di 5 milioni di visualizzazioni”.
La replica di Gigi è stata sincera e autocritica:
“Io ho sempre detto che Gigi D’Alessio o si ama o si odia, però di solito mi odia chi non mi conosce, o forse ha una visione di me un po’ diversa. Mi vede il paraculo della situazione, o il fortunato. Ho sempre pensato questo. La curiosità di stare qui insieme a te è capire se avevo capito bene. Poi il gusto può piacere o non piacere. A me pasta e ceci non piace, non posso dire che non la deve mangiare nessuno”.
D’Alessio, tra una domanda sui pregiudizi musicali e un’altra sui gossip che lo riguardano, ha anche ammesso che non disdegnerebbe di fare il giudice di un talent. Di uno in particolare…
“X Factor ci prova tutti gli anni. Io lo farei. Mi chiama, mi chiede se sono disponibile e poi non mi chiama più nemmeno per dirmi sì o no. Adesso devo togliere l’abbonamento a Sky, così voglio vedere se mi chiamano. E’ un po’ il mio lavoro, non giudicare ma entrare nella parte tecnica di un artista. Mi stimolerebbe. Lo guardo. Io guardo tutto musicalmente. Io ascolto tutto tranne l’house”.
Sempre televisivamente parlando, ha ammesso di avere un idolo insospettabile:
“Marco Travaglio per me è il nuovo Troisi, dice tante verità col sorriso e quando parla anticipa il sorriso perché già sa quello che sta dicendo. L’ho associato un po’ per la fisiognomica, un po’ per l’eleganza con cui ti punge e ti fa male. E’ uno che stimo, ovviamente vedo che è anche attaccato quando attacca. A quel punto mi fermo perché io non ho i documenti che hanno loro. Però la simpatia per Travaglio c’è tutta”.
Ma il nuovo Troisi non è Alessandro Siani? Gigi è scettico…
“Se devo trovare un difetto a Siani… a volte urla. Secondo me non dovrebbe urlare. Soprattutto lui che è proiettato mentalmente per essere il nuovo Troisi. Uno deve diventare il nuovo di qualcuno e a me non piace, significa dare del vecchio all’altro. Massimo era uno che non urlava. Però è un ragazzo che ha un grande senso di spirito, per i napoletani percepito ancora di più, per chi ha un senso umoristico facile. A volte ci sono delle battute che io ho già capito dove va a parare. Ciò non toglie che ho una grande stima, siamo molto amici, anche con Checco Zalone che reputo un altro grande artista. Alessandro ha tutte le carte in regola per fare il percorso lungo. Poi la battuta detta in napoletano il napoletano la capisce di più, in italiano perde”.