Che Fuori Tempo Che Fa, puntata 8 Novembre 2014: tutti gli ospiti
Che Fuori Tempo Che Fa torna nella serata di sabato con ospiti variegati, tra i quali spiccano Alfonso Signorini, Alessandro Baricco ed Ermanno Olmi.
21.43 Ci si saluta così, con gli ospiti di domani sera: arrivederci a tutti e buona serata.
21.39 Riccardo Sinigallia è a Pisa, al Palazzo Blu, per le Note al Museo in diretta dalla mostra di Modigliani. Interpreta Amarsi un po’ di Lucio Battisti: Gramellini commenta “L’amore è quella roba lì che adesso lui dice”.
21.35 E rieccoci in studio per la notizia numero uno.
In questo caso è una lettera che ho ricevuto da un lettore. È lo spaccato dell’Italia di oggi: ho 31 anno e un lavoro fisso da 700 euro al mese, mi ritengo un privilegiato quando vedo la generazione successiva, come quella della mia ragazza.
Alle offerte di lavoro assurde ricevute dalla ragazza, il ragazzo ha risposto che pensano di andare all’estero, nonostante l’Italia sia un paese immobile: ma forse il trucco è restare, perché magari è stato fatto troppo poco.
21.33 pubblicità.
21.30 Cronaca di una c*zzata annunciata, dice Gramellini, che commenta l’aggressione a Matteo Salvini.
Matteo Salvini prova ad entrare in un campo nomadi. La polizia non sa prevenire il prevedibile: Salvini e altri 3 leghisti provano ad entrare in un campo da un ingresso secondario, gli antagonisti se ne accorgono. Per il terrore, l’autista investe due manifestanti, gli antagonisti reagiscono e sfasciano i finestrini. Da oggi pomeriggio siamo costretti a seguire questa cosa. In Italia le vittime piacciono sempre. Se Salvini vuole essere la Le Pen italiana deve imparare a moderarsi: ciò che emerge potrebbe essere l’Italia di domani.
Fabio Volo
21.29 In compenso, però, hanno fatto una passeggiata.
21.25 E di nuovo Fabio Volo da Berlino: è andato come inviato a testimoniare Mikhail Gorbaciov che lascia le sue impronte quale fautore del processo di pace. Ha provato a fargli una domanda, ma niente da fare.
21.24 Si parla di Ebola e viene mostrata la foto della realtà dei fatti; poi la foto dei portoni del Duomo di Milano imbrattati da un writer; terza, la foto dei muri imbrattati da insulti anti-islamici su una chiesa copta; quarta, la linea C della metro di Roma allagata prima di essere stata inaugurata.
Alessandro Baricco
21.20 Si parla del rumore delle cascate e di un momento in cui non si sentì più, quando si congelarono: i grandi laghi avevano fatto il tappo.
21.16 Arriva Alessandro Baricco a parlare di Smith & Wesson, il suo nuovo lavoro teatrale.
È il piacere puro della storia, tre storie, metti tre pedine sulla scacchiera e via. In origine lo avevo scritto per due, poi non c’era dinamica. Quindi ho infilato un terzo, poi un quarto.
21.13 Si commenta il caso di Brittany Maynard, la donna che ha scelto di morire prima che un tumore al cervello al quarto stadio la consumasse definitivamente.
Ermanno Olmi
21.11 Anche la simbologia dell’erba che ricresce viene esplorata. Gramellini lo definisce “un poeta”.
21.08 Il film è stato girato proprio nei luoghi della guerra, affidandosi ai capricci del tempo e della Natura. Fazio dice che si vede il freddo, in questo film.
In quella guerra chi ti stava davanti era uno come te. Oggi vedi che questo tipo di relazione col nemico non ci sta più: allora c’era la comprensione, oggi con il nemico c’è l’odio.
21.06 Olmi non è in studio per piccoli accertamenti in ospedale, quindi Fazio è andato a fargli l’intervista al San Raffaele. Il regista ha dedicato il film al padre.
Del ricordo di mio padre ho due immagini precise: uno, l’antifascista di tipo granitico, era ferroviere e i socialisti erano tutti ferrovieri, oltre che i ferrovieri erano tutti socialisti. L’altra cosa è che è stato un padre molto discreto, un uomo di umiltà.
21.04 È il momento di Ermanno Olmi e del suo film Torneranno i prati, che celebra i 100 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Viene mostrata una piccola clip del film e Gramellini commenta le strategie di guerra che hanno ucciso moltissimi soldati nelle trincee del Carso.
Samantha Cristoforetti
21.00 Si torna in studio con Samantha Cristoforetti in diretta da Mosca. Una settimana di riposo per lei e qualche tradizione russa assieme all’equipaggio: la Piazza Rossa, il Cremlino con la lapide di Yuri Gagarin dove tutti gli astronauti portano i fiori prima di una missione. Il capitano ha fatto le valigie in ottica futura: e si riascolta Futura di Lucio Dalla in omaggio alla missione.
20.56 pubblicità; e dopo, Samantha Cristoforetti.
20.54 Notizia numero 5: il Tribunale Supremo di Lisbona ha ridotto il risarcimento danni ad una signora che per un errore medico ha avuto reciso un nervo e non può più provare piacere. A 50 anni la signora ha avuto due figli e non ha più bisogno del piacere, è stata la decisione dei giudici.
Oltre la menopausa la donna non è programmata per dare e ricevere piacere, mentre il maschio continua a godere: lo stesso Tribunale ha risarcito un signore di 60 anni che aveva perso l’erezione.
Fabio Volo
20.50 C’è qualcuno che coltiva rimpianti per il passato? Sembrerebbe di sì, ma Fabio Volo non li ha incontrati. Al punto di controllo Charlie Lucio Dalla scrisse Futura, la sua canzone ispirata a due innamorati divisi dalle due Germanie. Leggenda vuole che passò anche Phil Collins proprio lì, e ne ascoltiamo alcuni secondi. Fabio Volo confessa: “io mi chiamo Bonetti nella vita reale” e cita Disperato Erotico Stomp.
20.47…Fabio Volo, inviato da Berlino. Sulle note di The Wall dei Pink Floyd trasmette dal check-point Charlie, punto di controllo all’epoca del Muro tra Berlino Est e Berlino Ovest. Il celebre muro è stato “ricostruito” con dei palloncini lungo tutta la città. Fabio Volo ha anche il microfono vintage apposta per l’occasione e Fazio commenta “Sembra della Germania Est!”.
20.47 Da Obama al Muro di Berlino in quattro parole. Gramellini termina il suo intervento e Fazio dice “non sono d’accordo, ma ci penserò”. In realtà era una palla alzata per…
20.45 Il personaggio di Che Fuori Time Che Fa è la nuca di Barack Obama. Grande elogio del lavoro del presidente degli USA nonostante la sconfitta delle elezioni mid-term.
Alfonso Signorini
20.43 Signorini ha avuto tre persone importanti nella sua vita: primo tra tutti, Luciano Pavarotti.
Luciano ha realizzato il mio sogno, grazie a lui ho fatto il giornalista, quindi se sono qua lo devo a lui. Mi ha insegnato, nella fase della malattia, ad apprezzare quello che la vita ti dà anche nella sofferenza.Nel periodo della mia esistenza in cui mi sono scontrato con la mia malattia, le sue parole mi hanno preso nel profondo.
20.42 Scrivere di te è come andare dall’analista, dice Signorini.
Non ho più pudore con me stesso.
20.39 Il confine tra pubblico e privato è labile: va stabilito, anche se difficilissimo, dice Signorini.
Il lavoro del gossip è un lavoro di funambolismo, mi è capitato alcune volte -e in questo caso lo è- e poi precipiti. È vero che c’è, e questo il mondo del gossip lo sfrutta, un compiacimento nel doversi mostrare. Anche le persone più insospettabili usano il mondo del gossip e la ribalta che può offrire a proprio consumo. Ci vorrebbero delle norme, in questo senso l’Italia è un terreno brado.
20.37 Si passa all’autobiografia di Signorini. Fazio gli chiede se essere cresciuto in una famiglia con altissimo senso del pudore lo abbia traviato.
Forse per reazione… Ho vissuto una parte della mia vita dedicata allo studio. Dopo aver insegnato dai Gesuiti mi sono trovato in questo mondo di luci e di paillettes e mi ci sono buttato a capofitto. Mi sono talmente ubriacato che adesso sono l’antigossip per eccellenza, nonostante diriga un giornale di gossip. A volte voglio andare via, ho i miei rifugi, mi piace arrampicarmi.
20.35 Fazio introduce Alfonso Signorini. Ovviamente la prima domanda è quella sul gelato della Madia.
Non posso difendere l’indifendibile, ho avuto modo di riflettere: era un gran brutto titolo. Ho letto delle cose… Era lontano da me essere sessista. Il linguaggio del gossip è irriverente, ma quello era un titolo sbagliato: seho offeso la sensibilità delle donne chiedo scusa. Bisogna avere l’onestà intellettuale di riconoscere di avere sbagliato.
Rossella Orlandi
20.33 E sulla questione dello scontrino fiscale? Rossella Orlandi non ha dubbi: l’invio telematico consente un maggiore controllo sull’evasione e una semplificazione.
Credo che non si possa avere sempre un pregiudizio, si debba provare tutti insieme a cambiare. Ci vuole una rivoluzione culturale che coinvolge anche i contribuenti. Non tutti sono evasori: c’è una patologia, c’è una fisiologia. Cerchiamo di rendere la vita facile alle persone perbene.
20.31 Si interpella Rossella Orlandi, la Direttrice dell’Agenzia delle Entrate.
La risposta è complicata ma lo faremo noi. Il governo non ha sospeso le ritenute; noi ci avvarremo di una norma che ci permette di non applicare le sanzioni. I contribuenti versano con l’F24 e non hanno un obbligo perché potranno pagare solo quando saranno in condizione di farlo, senza sanzioni per il ritardo per il caso eccezionale.
20.29 Gramellini parte dalla settima notizia: si parla dell’alluvione a Genova del 15 ottobre, Renzi gli disse di non pagare l’Irpef ma poi Padoan emanò un decreto per far pagare. Martedì di questo mese è arrivata la risposta: devono versare i contributi Irpef e poi la mora per il ritardo.
20.28 Si torna in studio. Fazio dà il benvenuto definitivo.
20.25 Pubblicità.
20.24 Arriva Massimo Gramellini che anticipa qualche notizia: prima tra tutti, l’aggressione a Bologna che ha visto protagonista Matteo Salvini.
20.22 Il monologo di Fabio Fazio è incentrato sul dolore della guerra e sulla visione delle immagini. Fazio dice che lui non sopporta anche l’esposizione mediatica dei propri sentimenti. Anticipa l’arrivo di Ermanno Olmi che ha proprio dato un volto ai soldati e ai civili morti durante la Grande Guerra.
Fabio Bucciarelli
20.19 La nuova informazione, spiega Bucciarelli, è fatta dai freelance. Parla di un nuovo progetto editoriale che si chiama MeMo-Memoria in Movimento, creato con il crowdfunding. Unire il giornalismo di qualità al digitale e alla tecnologia, per creare un nuovo prodotto.
20.19 Viene mostrata la famosa foto della donna che cammina da sola per le strade di Aleppo.
20.18 Cosa fa il fotografo di guerra? Lo spiega Bucciarelli.
Il fotografo che copre questo tipo di eventi non è un eroe, non è uno invasato di adrenalina. È un uomo che vuole vedere con i propri occhi e documentare la guerra, portare una testimonianza. Io diffido di chi dice che non ha paura: il punto non è non avere paura, il punto è reagire alla paura. Ti fa capire se devi scappare o devi stare fermo.
20.15 Ci vuole freddezza in quei momenti. Bucciarelli ha scattato una foto che racchiude, emotivamente, la Grande Storia della morte di un dittatore e la storia dell’uomo, la compassione della morte.
20.14 Nel posto giusto al momento giusto, insomma.
Come potevo entrare in quella casa? Era impossibile. Approfitto della distrazione di questi guardiani, prendo una collega e mi incammino verso la casa. Sono arrivato davanti ad una porta chiusa, c’erano due uomini ben vestiti. Bussano, attendiamo, si apre la porta: mi sporgo e vedo una stanza grande con un materasso e su questo materasso c’era il corpo di Gheddafi. Fra me e lui la macchina fotografica.
20.10 E si comincia con la Stanza delle Meraviglie, nell’Anteprima, con Fazio che urge per non perdere neanche un minuto. Ospite è Fabio Bucciarelli, fotoreporter di guerra.
La passione per l’informazione e la fotografia… Le fotografie ti cambiano la vita personale e la vita professionale. A me è successo in Libia nel 2011, stavo coprendo il conflitto di Sirte. Vedo i ribelli esultare e mi avvicino: sembra che Gheddafi sia stato preso, morto. Titubante, chiamo il giornale: in situazioni di conflitto si ha una visione parziale, sembra paradossale. Il giornale lo conferma e mi dice che stanno portando il corpo a Misurata. Mi faccio trasportare da un guerrigliero a Misurata, vengo preso da sgomento, pensavo di essere l’unico a non avere la foto. Cerco l’immagine della fine che stava aspettando il popolo libico.
20.06 In attesa di Fabio Fazio, a Blob si parla del maltempo di questa settimana.
Che Fuori Tempo Che Fa, puntata 8 Novembre 2014: anticipazioni
Che Fuori Tempo Che Fa rinnova l’appuntamento di sabato con Fabio Fazio e Massimo Gramellini quali padroni di casa e commentatori delle notizie della settimana appena trascorsa: secondo una formula consolidata, il conduttore Fazio introduce la puntata con un breve monologo per poi presentare il vicedirettore de La Stampa quale suo contraltare dallo sguardo più giornalistico sul mondo.
Gli argomenti sono sempre molto vari, tra notizie di cronaca e attualità fino ai grandi eventi, le celebrazioni e i personaggi che possono aver parlato o fatto parlare di sé nel corso degli ultimi sette giorni.
Che Fuori Tempo Che Fa: ospiti
Nella puntata dell’8 Novembre gli ospiti sono tra i più variegati ed eterogenei: si parte con il fotografo Fabio Bucciarelli, reporter di guerra che parlerà della fotografia come strumento privilegiato per raccontare la storia dell’umanità attraverso gli scatti.
Arriverà anche uno dei personaggi più discussi della prima settimana del mese, ovvero il direttore di Chi Alfonso Signorini, al centro delle polemiche per il servizio scandalistico sul gelato mangiato dal Ministro Marianna Madia, che ha scatenato un vespaio di discussioni infuocate e l’apertura di un provvedimento disciplinare all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
In studio anche il regista Ermanno Olmi, uno dei più grandi della cinematografia italiana, che presenta il suo nuovo film sulla Prima Guerra Mondiale “Torneranno i prati“, e lo scrittore Alessandro Baricco con il libro appena uscito “Smith & Wesson“, nuovo monologo teatrale scritto e pubblicato 20 anni dopo il grande successo di Novecento.
Che Fuori Tempo Che Fa: gli inviati speciali
Il sabato di Che Fuori Tempo Che Fa ha di solito alcuni inviati speciali, o ospiti fissi, che partecipano attivamente alla riuscita del programma: tra questi spicca sicuramente Fabio Volo, che questa settimana è a Berlino per raccontare i festeggiamenti dei 25 anni della caduta del Muro, e l’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, con la quale si segue il countdown per il lancio spaziale del prossimo 22 Novembre che la vedrà protagonista assieme ad altri colleghi.
Per l’intermezzo musicale l’ospite di stasera sarà Riccardo Sinigallia in collegamento dal Palazzo Blu di Pisa dove è in corso la mostra dedicata ad Amedeo Modigliani.
Che Fuori Tempo Che Fa: come vederlo in tv e in streaming
Che Fuori Tempo Che Fa va in onda tutti i sabati a partire dalle 20.10 su Rai 3 e in streaming su Rai.tv. Il modo migliore per seguire la trasmissione di Fabio Fazio è naturalmente in compagnia di noi di Blogo su queste pagine televisive.
Che Fuori Tempo Che Fa: second screen
Il sito ufficiale di Che Tempo Che Fa è la pagina di riferimento dove si possono rivedere i video delle interviste di tutte le puntate, appositamente caricate.
La pagina Facebook ufficiale è ovviamente Che Tempo Che Fa; su Twitter il profilo è @chetempochefa ma si può tenere d’occhio anche il profilo personale di Fabio Fazio @fabfazio che spesso posta anticipazioni. L’hashtag per interagire e commentare la trasmissione è #chetempochefa.