Caso Cucchi, la sorella Ilaria inviata per Questioni di Famiglia, su Rai 3 dal 21 novembre 2014
Ilaria Cucchi nella squadra del nuovo programma di Rai 3 condotto da Marida Lombardo Pijola.
Questioni di Famiglia per Ilaria Cucchi: la sorella di Stefano – morto in circostanze ancora misteriose per i tribunali italiani – è una degli inviati del nuovo programma di Rai 3 al via venerdì 21 novembre alle 21.05 e condotto da Marida Lombardo Pijola, accompagnata, in ogni puntata da un avvocato matrimonialista e uno psicoterapeuta.
La giornalista e scrittrice, popolare volto tv grazie alle tante ospitate nei salotti televisivi del pomeriggio e delle poltrone di Porta a Porta, è al timone di un programma che vuole proporsi come una sorta di ‘consultorio’ per le famiglie italiane e un osservatorio delle loro trasformazioni e del loro problemi, caratteristiche, dinamiche, tra luoghi comuni e nuovi scorci relazionali.
Il format si avvale di un team di inviati: alla già citata Ilaria Cucchi vanno aggiunti il rapper italo-egiziano Amir Issaa, impegnato nel progetto ‘Potere alle Parole’ promosso dall’Unione nazionale antidiscriminazioni razziali e dall’Associazione Il razzismo è una brutta storia; l’attrice Angela Rafanelli, tra il 2008 e il 2009 autore e volto su Current TV di RED – Tutte le declinazioni del sesso, quindi a Le Iene, a Loveline, a Le vite degli altri e quindi inviata per le trasmissioni Volo in diretta e Quelli che il calcio; e infine Alessandro Sanpaoli, popolare attore famoso al grande pubblico grazie a Camera Café e anche vincitore della prima edizione di Pechino Express con la collega e amica Debora Villa.
Cosa farà la Cucchi per la Lombardo Pijola? Beh, il programma è suddiviso in una serie di rubriche, ciascuno focalizzato su un aspetto particolare della condizione di ‘famiglia’. Tra queste “Famiglia Ferita”, che si concentra sul ‘male arriva travestito da bene’, sugli abusi, sulle difficoltà di riprendersi, magari anche di perdonare.
Non manca lo spazio “Ostacoli d’amore”, incentrato sugli amori contestati delle famiglie, viste proprio dalla prospettiva dei ‘cattivi’. Facile capire che in “Voglio un figlio” si esplorano le forme della genitorialità faticosamente inseguita e non sempre raggiunta per capire fino a che punto si è disposti a inseguire un figlio. Classica la dicotomia “Genitori e Figli” mentre in Separazioni si affrontano i problemi di famiglie che si logorano, che si rompono, dando vita a nuove realtà, ma anche nuove povertà e orgogliose famiglie monogenitoriali.