Filippo Facci: “Il problema non è Barbara d’Urso, ma i giornalisti al suo livello”

Filippo Facci è stato loquacissimo ospite della puntata di ieri, 26 novembre 2014, de Lo Schiaffo su Class Tv. E, grazie alle domande del conduttore Marco Gaiazzi, ha avuto modo di far sapere la propria opinione sull’affaire d’Urso. Come ormai sanno anche i muri, l’Ordine dei Giornalisti si è scagliato contro la conduttrice di Domenica Live e Pomeriggio 5 accusandola di esercitare abusivamente la professione di giornalista. L’Odg ha infatti scoperto un fatto clamoroso: Nostra Signora di Cologno si occupa di cronaca nera, pur non essendo titolata a farlo da alcun tesserino. Di qui, lo sdegno. Come se tale stortura, poi, capitasse giusto da ieri e non da anni sui nostri piccoli schermi. Tornando a Facci, il giornalista ha voluto dire la sua in merito alla questione. E quasi quasi, a sorpresa, ha difeso Barbarella:

Io mi suicido in questa vicenda, non voglio stare con nessuno dei due. Sulla differenza tra informazione e intrattenimento vorrei scrivere dei libri. Mi dispiace che per parlarne si debba ricorrere a Barbara d’Urso. Fino a qualche anno fa le sarei saltato al collo e mi sarei scaldato pensando: “Sono sdegnato dal fatto che una non professionista faccia informazione!”. Adesso però il problema non è che Barbara d’Urso di atteggi a giornalista, ma che il livello dei giornalisti sia ormai quello di Barbara d’Urso. Cogliere la differenza è una questione di tesserino, di surreale esame di stato dato o meno. Bisognerebbe ridefinire che cos’è questo lavoro. Alla fine ci sono delle regolette molto vaghe per cui ogni tanto si incaz*ano con la d’Urso oppure dicono a un altro che non può fare la pubblicità.

Gaiazzi, a questo punto, ha ricordato a Facci una sua dichiarazione del 2013 a Reputescion, quando sembrò scagliarsi molto pesantemente contro Barbara d’Urso. Qui il virgolettato e, di seguito, il commento del giornalista:

Con tutta la franchezza di cui pure sono dotato, la conclusione è sbagliata: il riferimento a “soubrette” non era a Barbara d’Urso esattamente come non lo era la definizione “una persona da internare”. Quest’ultimo termine era riferito a qualcuno disposto a sacrificare la domenica per andare a litigare in tv con Flavia Vento. A spese proprie, tra l’altro.

Tutto chiarito, quindi, ma non certo con la destinataria di questa critica…

In virtù di questa caz*ata siderale, la d’Urso ha fatto in modo che io non lavorassi più in nessuna forma a Mediaset. Era impazzita. Una volta ero al telefono con una persona in tribunale che mi fa: “Guarda, c’è qui Barbara d’Urso”. Io ho risposto: “Salutamela” e lei ha inveito: “Ma come ti permetti di salutarmi quello??”. Credo di trovarmi di fronte al qui pro quo più ridicolo che mi sia mai capitato ma, voglio dire, anche chissenefrega…Certo non le ho fatto i complimenti, non ho detto che è una figa spaziale ma ho detto: “Per venire al suo programma e spostarmi quindi da Milano a Roma voglio dei soldi” . Pare che questa cosa non si possa neanche dire. Non si può chiedere il rimborso spese per andare a discutere con Flavia Vento. Io la conosco da anni e mi sta pure simpatica Barbara d’Urso. Solo che mi dispiace per lei perché se la prende per queste puttan*te!

Trovate il video dell’intervista integrale in apertura e vi consigliamo di non perderla perché, dopo aver analizzato la questione d’Urso, Facci parla anche della sua ex collega Natasha Lusenti con cui: “Non ci sono più rapporti, non c’è nulla che abbia funzionato tra noi” e anche di Marco Travaglio di cui legge ogni articolo ma: “è come se recitasse sempre, a differenza mia, non ti dirà mai la totale verità”.

Nel complesso, comunque, davvero un’ottima intervista. E Filippo Facci vorrei già rivederlo in tv. Ora. Magari al posto di Barbara d’Urso?