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Tutta colpa di Freud, Canale 5 fa diventare il film una miniserie per la tv

Canale 5 ha deciso di mandare in onda il film Tutta colpa di Freud in due serate, il 17 ed il 18 dicembre, usando scene inedite per la televisione

pubblicato 3 Dicembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 21:15

Canale 5 attinge dal cinema per un esperimento singolare che vede al centro una commedia che diventerà un film-tv in due puntate: come anticipato ad inizio anno da Antonino Antonucci, direttore fiction Mediaset, Tutta colpa di Freud sarà portato in tv sottoforma di miniserie in due episodi, in onda il 17 ed il 18 dicembre.

Non sarà un riadattamento del film di Paolo Genovese uscito al cinema a gennaio, ma della stessa pellicola, con l’aggiunta di scene inedite che hanno permesso al film di avere una durata tale da diventare, appunto, un film-tv in due puntate. Un “Director’s Cut” che offrirà così ai telespettatori una visione inedita del film, vincitore del Ciak d’Oro per la Migliore canzone originale e nominato a due David di Donatello e quattro Nastri d’Argento.

Tutta colpa di Freud ha il soggetto dello stesso Genovese, di Leonardo Pieraccioni e di Paola Mammini, e racconta le vicende dello psicologo Francesco (Marco Giallini), alle prese con vicende lavorative e private che hanno a che fare con le sue tre figlie: Marta (Vittoria Puccini) è una libraria che si innamora di un ladro sordomuto, Sara (Anna Foglietta) è una lesbica che vuole diventare etero ed Emma (Laura Adriani) è una diciottenne che si innamora di un cinquantenne.

La versione televisiva di Tutta colpa di Freud permetterà così al pubblico che ha già visto il film di rivederlo con scene inedite che ampliano le vicende dei personaggi, mentre Canale 5 puà usufruire di un film abbastanza recente per sperimentare, grazie a Medusa, che fa parte di Mediaset e che ha prodotto la pellicola, una nuova strategia di programmazione di titoli cinematografici a propio favore.

Vista l’ampia produzione di Medusa, se la messa in onda di Tutta colpa di Freud in due serate dovesse andare bene, non è da escludere che anche altri film nostrani, ricchi di scene tagliate per esigenze di tempi cinematografici, non possano andare in onda attraverso questo stratagemma che non rivoluziona i contenuti del film ma lo amplia a beneficio del palinsesto e dell’esigenza di risparmiare con buone produzioni.