Agon Channel, Lory Del Santo: “Mi sembra di essere tornata agli anni ’80, trattata come una regina”
La Del Santo ha ritrovato l’America, Caprarica è volato in Albania con l’aereo mandato da Becchetti, Pupo assicura: “Qui pagano meglio”
Qualche sospetto, onestamente, lo avevamo. Ma se a confessarlo sono i diretti interessati non possiamo non crederci. Il motivo (principale?) per i quali big (o presunti tali) della tv italiana hanno accettato di volare in Albania (o fare i pendolari) per lavorare ad Agon Channel è economico. Nel senso che Becchetti ha mostrato fin da subito di essere in grado di investire grosse somme di denaro (in programmi e professionalità), roba che in Rai e Mediaset è sempre più rara.
Come riporta la rivista Grand Hotel, Lory Del Santo, una delle giudici di My Bodyguard, talent condotto da Maddalena Corvaglia, la cui prima incomprensibile puntata è andata in onda martedì scorso (ma lei non è apparsa), sembra quasi non crederci:
Mi sembra di aver fatto un salto indietro negli anni Ottanta, quando Rai e Mediaset non badavano a spese pur di offrire il meglio del meglio ai telespettatori. Le primedonne della tv erano trattate come regine: ti invitavano a un programma e ti ospitavano nelle suite degli hotel a cinque stelle, poi passavano a prenderti per accompagnarti negli studi più sfavillanti a bordo di lussuose macchine con l’autista. E ti rimandavano a casa su jet privati. Sembra trascorso un secolo, eppure tutto questo l’ho ritrovato oggi a Tirana, in Albania. La nuova America è qui.
In maniera ancora più esplicita Pupo ha assicurato che “in Albania pagano meglio”. Poi però ha precisato che a spingerlo verso Tirana ci sono state anche ragioni ‘editoriali’:
Ho ancora molte offerte in Rai, però mi piaceva sperimentarmi anche in questa nuova veste dietro le quinte: per la prima volta presento un programma di cui sono ideatore e autore e questa è una sfida nella sfida, una grande soddisfazione.
Infine Antonio Caprarica, direttore delle News del canale che trasmette dall’Albania:
Quando mi ha telefonato ero in vacanza a Santa Maria di Leuca. Mi ha chiesto: sei interessato a far parte della nostra squadra? Io ho risposto: “Sì, ci penso, vediamoci a Roma tra un mesetto”. E lui: “Domani ti mando l’aereo a Brindisi”. Così sono volato a Tirana per discutere i termini di questa avventura.
E la trattativa è andata in porta. D’altronde, come si può rifiutare l’offerta di uno che ti manda l’aereo?