Maurizio Costanzo: “Spero ci sia la tv nell’aldilà. La De Filippi mi sgrida e mi controlla”
Maurizio Costanzo rivendica la verità delle sue risse, ma non le rifarebbe: lo ha dichiarato al Giornale lanciando l’autobiografia ‘Chi mi credo di essere’
E’ un Maurizio Costanzo eccezionalmente senza filtro, quello intervistato oggi da Il Giornale in vista dell’uscita della sua prossima autobiografia, Chi mi credo di essere. Per il giornalista coi baffi, rinato nell’autunno 2014 con la compresenza Rai-Mediaset in seconda serata, è tempo di bilanci su com’è cambiata la tv e su com’è cambiato il suo apporto ad essa:
“I talk sono diversi. E’ un genere che si adatta a come lo vuol fare il conduttore, un abito su misura. Li guardo un po’ tutti. Mi piacciono Porro e Formigli dei nuovi. Santoro mi è sempre piaciuto, mi piace ancora. Poi è un mio amico. Vespa lo guardo meno, è un grande professionista, però era il mio rivale come fascia oraria, quindi ho l’abitudine a non vederlo”.
Se oggi conducesse ancora il Maurizio Costanzo Show inviterebbe “come ieri, il Papa. Avrei voluto Giovanni Paolo II e oggi vorrei Papa Francesco”, anche se si definisce “parzialmente credente” e dice di vivere un suo percorso, sostenuto dall’amicizia con il cardinal Ruini. Cosa spera ci sia nell’aldilà?
“Una tv, pubblica o privata. E spero che mi facciano fare qualcosa. Potrei chiamarlo ‘Cosa c’è dietro l’angolo”.
Tra le interviste che ha fatto, quella più emozionante è stata con Andreotti:
“Era la prima volta di un premier in tv”.
Il suo fallimento più grande? La direzione dell’Occhio, il primo quotidiano popolare. Il successo più grande? I talk show, “ma anche le commedie a teatro”.
Perché solo a Buona domenica metteva la cravatta? “Per atto di simpatia verso Silvio Berlusconi. Io al Maurizio Costanzo Show ero senza, ma sapevo che lui soffriva”.
Se tornasse indietro non rifarebbe le risse in tv: “Ormai le fanno tutti e io sono presuntuoso. Le mie furono naturali, non costruite”. Per il resto, grazie a Maria De Filippi – che ha cambiato la vita a lui e agli italiani – da 15 anni dice meno bugie:
“Mi controllo. Fa bene. Mi fa anche bere l’acqua. Forse mi fa controllare dalle segretarie, ho delle spie. Ero goloso, ma ho dovuto fermarmi. Prima mia moglie mi nascondeva il cibo in casa, mi ha combattuto. Mi ha portato lei in vacanza per la prima volta. E mi sgrida se vesto male, mi controlla”.
Dice di aver conquistato Maria, come tutti, parlando:
“Non ho altri elementi. Sono anche un grande produttore di malinconie, e meno male. La malinconia mi ha sempre salvato dalla depressione”.
Oggi Maurizio Costanzo non sopporta “i noiosi, i montati, i moralisti e gli ipocriti”. Sui nemici che si è fatto “non bastano le Pagine gialle. Ma li ignoro. Si muovono nell’ombra”.
Noi invece gli facciamo i complimenti per il bellissimo omaggio che ha fatto a Virna Lisi in radio. Altro che le leccate ‘straordinarie’ (e senz’anima) di Vincenzo Mollica.