La Bella e la Bestia, senza la mostruosità la trama perde significato e diventa comune
La Bella e la Bestia, il film-tv di Raiuno, non riesce ad essere davvero originale rispetto alle altre versioni, con la scelta di rendere la Bestia meno violenta che non serve a dare ritmo alla trama
Cosa succede se si prende una delle favole più famose e si toglie una delle sua caratteristiche base? Si perde tutto il senso di un racconto, sebbene si voglia dire che si è provato a raccontare il tutto da un’altra prospettiva. La Bella e la Bestia, il film-tv di Raiuno, risente della decisione degli autori di rendere il protagonista maschile (interpretato da Alessandro Preziosi) meno mostruoso e più tormentato interiormente.
Non ci sono grandi effetti speciali che rendono il principe una creatura temuta da tutti: il lato malvagio sta, invece, nel suo tormento causato dalla scomparsa della moglie. La ferita che ha in volto sembra solo un promemoria di ciò che il pubblico sapeva della Bestia, ma alla trama serve a poco.
Così, senza l’aspetto più spettacolare e spaventoso del racconto, si è preferito insistere sulla psicologia, sia della Bestia che di Bella (Blanca Suarez), quest’ultima non così diversa rispetto al passato. E’, invece, la mancanza del lato mostruoso dell’intera storia a rendere la fiction più comune e meno originale. L’idea di cercare un’alternativa ad una storia già nota e che avrebbe potuto risentire della ripetizione non paga.
Non basta qualche scena in cui il protagonista mostra il suo lato più ribelle e rabbioso per trovare il ritmo adatto. Ovviamente il paragone con la Disney non va fatto, eppure non si può evitare di pensare a quanto sia lontana questa versione da quella nota a tutti. Il lavoro svolto dalla fiction va verso una prospettiva diversa, che però non riesce a decollare.
Nonostante la cura nei costumi e nelle location, La Bella e la Bestia non trova la sua dimensione capace di rendere la fiction davvero originale, ritrovandosi senza una vera Bestia ma con un uomo tormentato che, per quanto cerchi una Bella che lo curi, non trova lo stesso effetto della versione originale.