Agon Channel, la controreplica di Antonio Caprarica: “Durante il dramma della Norman Atlantic, c’era l’ennesima replica”
La lettera dell’ex direttore delle news di Agon Channel.
Antonio Caprarica, ex direttore delle news di Agon Channel, l’emittente albanese in lingua italiana sui nostri schermi dal 26 novembre 2014, ha deciso di controreplicare, con una lettera scritta e pubblicata da Il Fatto Quotidiano, alle recenti dichiarazioni rilasciate dall’imprenditore ed editore di Agon Channel, Francesco Becchetti.
Breve riassunto delle puntate precedenti di questo che è l’unico format davvero interessante di Agon Channel: Antonio Caprarica ha deciso di abbandonare il ruolo di direttore delle news di Agon Channel, lamentando “la mancanza assoluta delle strutture e del personale” per confezionare un telegiornale; Francesco Becchetti ha replicato, accusando Caprarica di aver rilasciato dichiarazioni pretestuose; Becchetti, in un’intervista concessa a Il Fatto Quotidiano, ha rincarato la dose, accusando Caprarica di avanzare pretese assurde e storpiando il suo cognome in “Capraricca”.
Una cosa è certa: la vicenda in questione finirà in tribunale. Si tratta di un epilogo inevitabile per un rapporto lavorativo mai decollato e terminato con accuse reciproche che sono continuate anche con la lettera di Caprarica di cui vi mostriamo i contenuti.
Come possiamo notare, l’ex corrispondente Rai da Londra si è vendicato del “Capraricca” con uno sfottò di livello un po’ più alto, accusando il suo ex editore di non aver fornito una risposta esemplare sulla questione delle presunte mancanze che hanno causato le sue dimissioni:
Il signor Francesco Becchetti, ex “studente del Liceo Scientifico con alterne fortune” (autodefinizione) e attuale proprietario di Agon Channel, mi tira nuovamente in ballo per fare un po’ di pubblicità alla sua televisione. Con lo humour tipico di uno studente asino, ironizza sul mio cognome (Capraricca… wow, che risate!) per non rispondere sulle gravi contestazioni che mi hanno costretto a lasciare l’incarico di direttore delle news del canale.
Caprarica, quindi, ha scelto, come esempio, la notizia della tragedia della Norman Atlantic per fortificare le proprie motivazioni:
Quanto seria fosse la mia denuncia si è visto due settimane dopo il mio addio: la tv di Becchetti basata a Tirana, invece di raccontare in diretta il dramma della Norman Atlantic che le bruciava praticamente sotto gli occhi, mandava in onda l’ennesima replica di giochini.
Il giornalista, quindi, è tornato ad elencare i difetti di Agon Channel secondo il suo punto di vista, con le dichiarazioni sui contenuti che sono ampiamente condivisibili:
Delle dichiarazioni insultanti del Becchetti, e di quanti le avallano o le propalano, si stanno già occupando i miei avvocati. Altro che “Ipad, scaldapane 2.0 e ciabattine scendiletto” che avrei chiesto per fare le news! Ho lasciato Agon Channel per le inadempienze contrattuali del proprietario, il tg registrato un’ora e mezzo prima, l’assenza di troupe, la carenza di redattori, i talent raffazzonati, la programmazione tutta repliche. E sì, non c’era nemmeno UNA stampante (conservo la mail in proposito dell’amministratore De Renzis): la “tv del futuro” è quella degli amanuensi?
La lettera è terminata con Caprarica che ha ribadito di aver rinunciato a molti soldi, inserendo una piccola provocazione, stavolta un po’ gratuita, ovviamente sempre rivolta a Becchetti:
Per difendere la mia dignità e la mia storia professionale ho rinunciato a un lauto contratto. Succede di rado nel nostro mestiere e nel nostro Paese, pur così ricco di moralisti. Ma io non sono in vendita. E non avendo fatto milioni come Becchetti, non ho nemmeno bisogno delle guardie del corpo che vegliano su di lui in redazione esibendo pistoloni nella fondina ascellare.
Se l’obiettivo di Becchetti era quello di provocare una controreplica di Caprarica e alimentare l’esposizione mediatica di Agon Channel, si può dire missione compiuta.
Certo, la pubblicità che ne sta uscendo non è delle migliori eh…
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