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Ragion di Stato, su Raiuno Luca Argentero diviso tra i sentimenti ed il dovere

Su Raiuno ragion di Stato, film-tv con Luca Argentero nei panni di un Capitano dell’Aise che deve proteggere la moglie di un “signore della droga” che deve mediare sulla liberazione di un italiano

pubblicato 12 Gennaio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 19:56

Luca Argentero (qui l’intervista di Blogo) si dedica alla tv con una fiction che porta il pubblico all’interno di una spy story: Ragion di Stato, il film-tv in onda questa sera e domani alle 21:15 su Raiuno, racconta una vicenda con al centro l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna, i servizi segreti italiani.

La miniserie, prodotta da Rai Fiction e Cattleya, ha il soggetto di Andrea Purgatori e Laura Ippoliti, che firmano anche la sceneggiatura, per la regia di Marco Pontecorvo. Protagonista è il Capitano Rosso (Argentero), al lavoro in Afghanistan, dove l’Italia ha mandato numerosi soldati a gestire un territorio segnato dalla guerra. Quando il Colonnello Fontana (Andrea Tidona) è catturato durante un’imboscata dai talebani, l’Aise deve cercare di liberarlo.

Il direttore dell’Aise, l’Ammiraglio Massa (Giorgio Colangeli, qui l’intervista di Blogo), però, non vuole coinvolgere gli americani, ed aiutato dall’analista Stella (Anna Foglietta, qui l’intervista di Blogo) chiede la mediazione di un “signore della guerra”, Rashid (Olivier Loustau), che in cambio chiede che sua figlia malata possa essere curata in Italia, accompagnata dalla madre Rania (Saadet Aksoy), donna che si sente trattata dal marito come un oggetto.

Il vice di Massa, Ranieri (Ninni Bruschetta), non approva questa decisione, e chiede a Rosso di restare in Italia ad occuparsi di Rania, iniziando a provare qualcosa per lei e provando a salvarla dalla situazione nella quale si trova. Le trattative per la liberazione di Fontana, però, si complicano, e Rosso deve decidere se seguire le proprie ragioni personali o la Ragione di Stato.

Una spy story che unisce un tema attualissimo cercando però di renderlo poco ostico con una vicenda sentimentale: Ragion di Stato potrebbe dare il via ad una produzione seriale più indirizzata a temi internazionali, come ha detto durante la conferenza stampa Eleonora Tinni Andreatta, direttore di Rai Fiction:

“Questa miniserie apre una bella sfida per il futuro; si va a toccare un genere nuovo; questo apre la strada a possibili storie di questo genere”.

Il regista, intervistato da Blogo, non vede nella fiction dei collegamenti con i recenti fatti di Parigi, ma sottolinea che uno dei temi della miniserie è l’integrazione tra culture:

“Ho difficoltà a comparare quell’attentato alla fiction. La nostra idea era di mostrare come si affrontano le missioni di pace là. Gli americani lo fanno in maniera più muscolare, rispetto agli italiani. Poi, certo, attraverso il rapporto tra Rosso e Rania è approfondita la differenza di mondi e di culture. Alla fine però riescono ad integrarsi, lei rinnega in parte l’interpretazione che alcuni fanno della sua religione.”

L’attualità è comunque centrale in Ragion di Stato, che attraverso un protagonista molto apprezzato dal pubblico giovane vuole provare a seguire nuove strade all’interno della serialità nostrana.


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