S’è fatta notte è un programma da amare. Perché Maurizio Costanzo non ha più nulla da perdere e ama lanciare frecciatine, oltre che estorcerle dai suoi ospiti (che, con la scusa del bar tra amici, perdono i freni inibitori).
Il programma è partito questa sera all’una di notte passata, ma stavolta non era colpa di Milly Carlucci (che Costanzo ha criticato per tutto l’autunno per i suoi sfori). Evidentemente il giornalista coi baffi non voleva partire, come da comunicato, alle 23.30 contro C’è posta per te di sua moglie Maria De Filippi. Così, piuttosto, si è fatto precedere dalla replica di Canzone su Ligabue.
Ospite di questa sera è stato Bruno Vespa, che in piena promozione del suo libro ne ha approfittato per gettare fango sui suoi detrattori storici. Il primo? Roberto Benigni, con tanto di aneddoto clamoroso (a quanto pare già citato in un suo libro precedente):
“Quando Woody Allen fece il film su Roma il suo protagonista doveva andare in televisione. Io vengo contattato dal produttore di Woody Allen, che trovava Porta a porta perfetto per questo sfigato. Lo studio era stato smontato, bisognava rimontarlo. Alla fine decidiamo il 17 agosto per le riprese, loro gentilissimi, io chiedo di rileggere solo la parte che mi riguardava. Al momento giusto la scena è stata cancellata. La spiegazione me la sono data da sola. Io non sapevo che il protagonista era Benigni, che prima di venire a Porta a porta credo che rinuncerebbe a fare l’attore. E la scena è stata recuperata in maniera parziale con Benigni intervistato dal Tg3. Non ha senso, al Tg3 ci va un personaggio politico, non un uomo comune. Poi a un certo punto, siccome il film era di Medusa, fanno una marchettina a Mediaset e si vede per strada un microfono del Tg5. Per par condicio in studio al Tg3 e al Tg5″.
Costanzo gli ha dato manforte:
“Posso dire che era meglio Porta a porta”.
E Vespa ha dato il colpo finale, prendendosela anche con Fabio Fazio:
“Benigni fa parte di quel gruppo, sempre più ristretto devo dire, impermeabile gruppo di persone che mi considerano terra sconsacrata. Perché Fabio Fazio, che da ragazzo la prima persona che ha imitato sono io, mi adorava, non appena è diventato Fabio Fazio non mi ha invitato una volta“.
Costanzo ha dimostrato di avercela a sua volta con il conduttore di Che tempo che fa:
“Possiamo dire che non c’è trasmissione in cui non sei stato. Fabio Fazio si può pure far venire qualcosa al fegato”.
Infine, Vespa ha così chiosato il momento acidità:
“Esiste un certo tipo di persone… Molti attori che non sarebbero mai venuti da me sono dovuti venire da me per la produzione, che ci teneva molto. Devo dire che si sono ricreduti tutti, anche quelli con la puzza sotto al naso, al 100%. Questa cosa di Benigni mi è dispiaciuta perché secondo me sarebbe stata una scena pazzesca, il mio sogno sarebbe stato fare la spalla di un comico”.
Altrettanto epico il momento in cui Costanzo ha provato a far parlare male a Vespa della D’Urso: “Nel libro citi un sacco di giornalisti… anche Barbara D’Urso (ridendo sotto i baffi, ndr)”. Ma Vespa, con la coda tra le gambe in quanto lui stesso è andato ospite dalla D’Urso, ha glissato con diplomazia:
“L’ho solo citata per la sua intervista a Renzi”.
Comunque, come ci si dimentica tutto troppo fretta in tv… Oggi grandi complici, ma sembra ieri quando i due se le dicevano di santa ragione ai tempi della guerra tra Porta a Porta e il Costanzo Show.