Person of interest, la quarta stagione su Premium Crime: la Macchina ed i suoi nemici sempre più al centro
Su Premium Crime di Mediaset Premium la quarta stagione di Person of interest, con i protagonisti costretti a cambiare identità ma decisi ancora ad aiutare chi è indicato dalla Macchina, che fornisce loro le identità di persone che potrebbero essere coinvolte in alcuni reati futuri
Torna la serie tv tra le più attuali di questi anni, che ha “previsto” il Datagate ed ha anticipato il tema della sorveglianza di ognuno per la sicurezza di tutti: la quarta stagione di Person of interest, in onda da questa sera alle 21:15 su Premium Crime di Mediaset Premium, porta i protagonisti ad affrontare nuovi nemici, ma anche a doversi occupare dei nuovi numeri di previdenza sociale forniti dalla Macchina e legati a persone che potrebbero essere vittime o artefici di reati.
-Attenzione: spoiler-
All’inizio della quarta stagione, i protagonisti devono fuggire da Samaritan, e cambiano identità: Finch (Michael Emerson) diventa un professore universitario, Reese (Jim Caviezel) un detective che lavora nelle operazioni antidroga e Shaw (Sarah Shahi) una commessa. Nonostante questo, però, la Macchina continua a dare loro numeri, costringendoli insieme a Root (Amy Acker) a dover indagare su nuovi personaggi.
Intanto, però, dovranno anche combattere contro una nuova gang, soprannominata “Brotherhood”, con a capo Mini (Winston Duke) e che vede al lavoro Link (Jamie Hector) oltre a dover fare in modo che Samaritan non li rintracci, potendo così agire indisturbati.
Oltre alle storyline che il pubblico segue dalla prima stagione, e che vede ancora personaggi come Elias (Enrico Colantoni), la serie segue anche i casi che hanno a che fare con personaggi che i protagonisti devono aiutare, impedendo loro di finire nel mezzo di reati siano vittime o carnefici.
La quarta stagione di Person of interest sfrutta la mitologia della serie, riuscendo a raccontare casi legati ai protagonisti ed al loro passato senza però essere banale, riuscendo ad essere al tempo stesso poliziesco e fantascienza senza spaventare il pubblico. La forza della serie sta nell’essere futuristica ma non troppo, evitando una sensazione di diffidenza da parte dei telespettatori, che riescono a seguire lo show senza perdersi in storyline eccessivamente complicate.
Con ascolti superiori agli 8,9 milioni di telespettatori, Person of interest si fa promotrice di una televisione che racconta un futuro probabile, con la giusta dose di crimini e di mistero che rendono il tutto ricco di azione e capace di distinguersi dalle altre serie tv.