The Carrie Diaries, su La 5 il prequel di Sex and the City che parla di sessualità con il linguaggio degli anni Ottanta
Su La 5 The Carrie Diaries, prequel di Sex and the city che racconta l’adolescenza di Carrie Bradshaw negli anni Ottanta tra amici, lavoro e sesso discusso con pudore ma senza moralismi
Prima che diventasse la scrittrice che tutti conosciamo, Carrie Bradshaw ha passato un’adolescenza fatta di esperienze, primi amori e sogni: The Carrie Diaries, in onda da questa sera alle 21:10 su La 5, è il prequel di Sex and the city, che racconta la giovinezza della protagonista della serie tv cult della Hbo.
Negli anni Ottanta Carrie (AnnaSophia Robb) è una giovane ragazza di Castlebury che vuole diventare scrittrice, ed inizia a sentire stretta la provincia. Dopo la scomparsa della madre, Carrie ha cercato di stare vicina alla sua famiglia, formata dalla sorella, la ribelle Dorrit (Stefania LaVie Owen) e dal padre iperprotettivo Tom (Matt Letscher). Questo non le impedisce però di seguire i suoi sogni, come quello di poter andare a lavorare a New York.
Grazie al padre, Carrie trova lavoro come stagista in uno studio legale della città, ma la ragazza presto si rende conto che quello non è il lavoro che fa per lei: Larissa Loughlin (Freema Agyeman), al lavoro nell’importante rivista di moda “Interview”, resta colpita dallo stile di Carrie, e le offre un lavoro come stagista nella redazione del giornale. La protagonista è entusiasta, ma non sa come dirlo al padre: per questo, decide di tenere entrambi i lavori, cercando di seguire il proprio sogno, ritrovandosi a lavorare con personaggi che hanno contribuito a segnare la cultura e la moda degli anni Ottanta, ma anche di non deludere la sua famiglia.
Oltre a questo, Carrie, deve anche occuparsi della scuola, dove trova i suoi amici Mouse (Ellen Wong), intelligente e concentrata sulla carriera scolastica, Maggie Landers (Katie Findlay, Rosie Larsen in The Killing), la sua migliore amica, ed il suo ragazzo Walter Reynolds (Brendan Dooling).
A loro si aggiunge Sebastian Kydd (Austin Butler), appena arrivato al liceo dopo essere stato espulso dalla scuola che frequentava e per questo noto come ragazzo da cui stare lontani. Carrie, però, s’invaghisce di Sebastian, la cui esperienza anche a livello sessuale la spaventa, al punto da domandarsi quando sia il momento giusto per lei.
Meno spinto ed esplicito di Sex and the City (la serie è andata in onda su The Cw), The Carrie Diaries riesce però a parlare di sesso in maniera diversa rispetto ai teen drama ambientati ai giorni nostri. L’ambientazione passata porta il pubblico in un periodo in cui gli adolescenti avevano ancora pudore nel trattare certi argomenti, parlandone solo tra di loro ma non avendo molte esperienze. In questo modo, lo show -tratto anch’esso dal libro di Candace Bushnell e prodotto da Josh Schwartz e Stephanie Savage, già dietro Gossip Girl– affronta temi pruriginosi senza essere volgare, ma raccontando come anche la protagonista di una delle serie tv da bollino rosso più famose abbia dovuto affrontare problemi e paure.
L’eccessiva differenza con i teen drama e gli adolescenti di oggi, però, deve aver straniato il pubblico di The Cw, abituato a personaggi meno timidi: dopo una prima stagione, vista da una media di 1,1 milioni di telespettatori, la seconda stagione di The Carrie Diaries è stata vista da una media di 800 mila persone, tant’è che il network ha deciso di cancellare lo show. Carrie Bradshaw non ha avuto la stessa popolarità della sua versione “adulta”.