Sanremo 2015, Antonio Conte ospite: “Tornarci da allenatore della nazionale sarà un grande orgoglio”
Antonio Conte a Sanremo 2015 come superospite
In un’intervista per Raisport in onda domani su Dribbling, Antonio Conte non trattiene l’emozione per essere stato convocato da Carlo Conti in vista dell’edizione 2015 di Sanremo in qualità di superospite sportivo:
Non è la prima volta che salirò su quel palco, la prima volta fu con quattro compagni della Juve, e cantammo per un progetto al Gaslini di Genova. È una bellissima kermesse, la manifestazione canora italiana più importante che seguo da quando ero bambino. Per me tornarci da allenatore della nazionale sarà un grande orgoglio, mi provoca forti emozioni.
Il ct della nazionale italiana di calcio non nega di essere un ottimo interprete del bel canto made in Italy:
Mi piace molto cantare e, prima di cominciare la carriera di allenatore, avevo pure una discreta voce. Adesso non è più così. Colpa della “panchina”… durante le partite urlo per chiamare i giocatori che spesso fanno finta di non sentire. Finita la partita mi ritrovo afono e ci vogliono due, tre giorni per tornare ad essere normale. Tutto questo insomma ha modificato la mia voce e me ne accorgo quando vedo in tv le imitazioni che fanno di me.
Anche Conte ha la propria canzone del cuore ascoltata all’Ariston:
Si può dare di più, di Morandi, Ruggeri e Tozzi. Un testo quanto mai attuale. Tutti possiamo dare di più a cominciare da me. I giocatori? C’è chi cerca di dare sempre il massimo, chi deve essere aiutato, ma in genere i campioni quando raggiungono certi livelli hanno dentro qualcosa di importante e lo dimostrano.
Magari il conduttore toscano riuscirà a coinvolgerlo in un pezzo cantato da storia della musica italiana?