Signori del Vino, su Rai 2 il viaggio di Mauro Masi tra gli artigiani della vigna
Un tour in 10 regioni per conoscere i ‘Signori del vino’ in Italia: 10 tappe e tante realtà enologiche da (ri)scoprire, con la benedizione di Slow Food.
Il vino è come la poesia, che si gusta meglio, e che si capisce davvero, soltanto quando si studia la vita, le altre opere, il carattere del poeta, quando si entra in confidenza con l’ambiente dove è nato, con la sua educazione, con il suo mondo.
La nobiltà del vino è proprio questa: che non è mai un soggetto staccato e astratto, che possa essere giudicato bevendo un bicchiere, o due o tre, di una bottiglia che viene da un luogo dove non siamo mai stati.” (Mario Soldati, Vino al Vino)
E’ con questa citazione che è iniziato il viaggio di Signori del Vino, programma partito esattamente una settimana fa, sabato 31 gennaio, nella seconda serata di Rai 2 e che proseguirà per altre 9 settimane lungo i percorsi più prestigiosi della viticoltura nazionale. A guidarci in questo tour tra cantine e storie di famiglia il direttore del Tg2 Mauro Masi e il suo vice, Rocco Tolfa, che a bordo di una jeep equipaggiata con Go-Pro e microfoni se ne vanno per vigne a intervistare pezzi della nostra cultura viti-vinicola e a degustare bottiglie di punta della produzione nazionale.
A vederli tutti e due in maniche di camicia (e col direttore in bretelle rosse) vien subito da pensare come sia nato questo progetto: personalmente l’ho subito inquadrato come un ‘divertissement’ per Masi e Tolfa, che hanno unito il dilettevole all’utile, ritagliandosi una ‘vacanza enologica’ capace di soddisfare desideri privati e interesse pubblico.
Non è proprio usuale, infatti, trovarsi il direttore di un Tg alla guida di una jeep e il suo vice in funzione navigatore. Basta poco, però, per capire che dietro il desiderio esaudito di andar per vigne, con la benedizione di Mamma Rai, a conoscere ed assaggiare vitigni e vini, c’è di certo passione. Quanta competenza non posso valutarlo, ma c’è passione.
Seguendo la coppia in giro per il Piemonte, prima delle 10 tappe che li vedranno stasera in Sicilia, e poi in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Veneto e Abruzzo (in attesa di una seconda stagione che copra l’intero territorio nazionale), ci si rende però conto che la chiave narrativa scelta per il tour funziona.
Tra un passaggio alla cantina Gaja, un salto nel territorio del Barolo, una puntatina ad Alba, una degustazione tra le botti e una chiacchierata sulla coltivazione delle vigne, Masi e Tolfa, accompagnati dall’enologo Marco Simonit, riescono a raccontare non solo le eccellenze di un territorio, ma a dare allo spettatore tutto il sapore dell’artigianato della vigna.
Ad ascoltare questi ‘signori del vino’, spesso eredi di grandi marchi e delfini di lunghe tradizioni viti-vinicole, si percepisce tutta l’anima artigianale del vino di alta qualità e si capisce la grande cura per tutti i dettagli che caratterizza un prodotto d’eccellenza.
Siamo molto lontani, dunque, dal piglio supponente ben rappresentato dalla meravigliosa parodia del sommelier portata in tv da Antonio Albanese (anche se la sigla iniziale sarebbe perfetta per accompagnare il suo sketch). Tanto più è artigianale il lavoro (e la passione) dei ‘signori della vigna’, tanto più è ‘snob’ l’atteggiamento di chi pensa di intendersene. Capita.
Anomala, ma significativa, la scelta di collocare il programma nella seconda serata del sabato, dopo Sabato Sport. Una scelta che marca un target essenzialmente maschile, anche se sul piano degli ascolti può essere ‘penalizzante’. In ogni caso si guarda agli amanti del buon vino, che apprezzano un bicchiere di rosso davanti al camino prima di andare a dormire, piuttosto che all’ascolto distratto da ‘casalinghe’ del pranzo della domenica.
Il viaggio di Masi e Tolfa continua: stasera, sabato 7 febbraio, viaggio in Sicilia, dalle 23.45.