Sanremo 2015: Giorgio Panariello vuol fare Benigni ma si riscopre Siani
Giorgio Panariello superospite dell’amico Carlo Conti al Festival di Sanremo 2015.
Giorgio Panariello a Sanremo 2015 inizia la sua gag vestito da un iperbolico Renato Zero per San Valentino. E ci sta.
E’, invece, quando inizia il monologo che si capisce davvero quanto sia diventato difficile fare il comico di questi tempi.
“I politici ci rubano il mestiere e i comici diventano politici, come Grillo”
dice Panariello, che si garantisce la chiusura del pezzo il solito pippone su corruzione, impunità, violenza sulle donne, passando ovviamente per un accenno di ispirazione ‘da sacre scritture’ alla Benigni evocando i Sette Peccati capitali. I Dieci Comandamenti erano già stati fatti.
Demagogia a pacchi, con Ariston pronto ad applaudire.
Ma la vera scivolata arriva sulla classica battuta sulle donne in politica: Renzi ha imparato la lezione di Berlusconi e ha candidato le belle; Monti dove voleva andare con la Cancellieri? “Sembra Cecchi Gori!”.
Ed è subito Alessandro Siani e il bambino in sovrappeso. In un attimo ha offeso la Cancelleri e tutte le ‘ministre’ in carica. Record.
Beh, la battuta fa il paio con quella fatta oggi in Sala Stampa. Ma vi prego, se ne può fare a meno. Imparate dalla Raffaele, da Pantani, da Luca e Paolo tanti altri che riescono a raccontare il Paese, a far ridere e a non scadere nella comicità retriva che non va più di moda. Anche le battute su moglie e mariti, prego risparmiatecele. Basta.
Non è Sanremo a non essere un palco per comici, è la comicità che non sta al passo col Paese.
Peccato. La reunion Conti-Panariello ci piaceva. Anche se sponsorizzata Wind. SE ve la siete persa, la potete rivedere qui.
Sanremo 2015: Conti e Panariello, gag (infelice?) in sala stampa
Giorgio Panariello compare ‘a sorpresa’ alla conferenza stampa delle 12 per la Finale di Sanremo 2015 per salutare il suo amico Carlo Conti a poche ore dall’ultimo atto del suo (primo) Festival.
Giusto il tempo per un paio di battute, sia sulla ‘santità’ di Conti, lodato a piene mani da giorni, sia sul suo ritorno al Festival, che ha condotto nel 2006.
“Dovreste cambiare nome al Festival. Da Sanremo a San Carlo”
dice il comico toscano, entrando al Roof, dove vede tanti ‘amici’ giornalisti:
“Guarda, c’è Valentina, Giordano… C’è Dondoni, Molendini… Sono contento di tornare qui. Il Festival sarà anche 2.0 ma qui in sala stampa non è cambiato nulla…”.
I mezzi son cambiati, le facce no:
“Sai Carlo, lo slogan dovrebbe cambiare in “Tutti cinguettano Sanremo”. Tutti lì a twittare. Molendini è attivissimo. E dire che ai miei tempi non dormivo la notte al pensiero di quello che avrebbero scritto il giorno dopo. Ora lo sai subito.”
Ma è tempo di andar a far le prove: i due si abbracciano, si sorridono, per la gioia dei fotografi. Prima di andar via giusto il tempo di un’ultima battuta:
Conti: “Ti è piacuto come ti ho definito? ‘Mio fratello, il buco necessario per fare una ciambella perfetta’”.
Panariello: “Ma come no! Grazie per avermi dato del ‘buco’ davanti a tutta la stampa internazionale!”.
E nel Festival del politicamente corretto son certa che ci sarà chi ravviserà gli estremi per ammonizione da battuta non regolamentare.
Sanremo 2015, Giorgio Panariello ospite
Giorgio Panariello ospite del Sanremo 2015 di Carlo Conti: a dare la notizia lo stesso Conti con una nota all’Ansa.
“Sono felicissimo di annunciare che un altro superospite del Festival sarà Giorgio Panariello. E’ il massimo averlo al Festival: è come se un’altra parte importante della mia vita fosse con me sul palco del Teatro Ariston”
ha dichiarato Conti in comunicato che è soprattutto una dichiarazione di stima e di affetto per l’amico di una vita, conosciuto 30 anni fa in una trasmissione Rai ben lontano da Firenze, addirittura a Vibo Valentia. Già all’epoca uno dei cavalli di battaglia di Panariello era l’imitazione di Renato Zero. Da lì 10 anni di vita artistica in comune:
“Giorgio è uno dei fuoriclasse della comicità, che ha dimostrato negli anni di essere un numero uno, come showman e attore, in tv, al cinema e in teatro. (…) Abbiamo fatto nascere tanti dei suoi personaggi, in oltre dieci anni delle trasmissioni “Aria Fresca” e “Vernice Fresca”, in perfetto equilibrio tra spalla e comico. Insomma, abbiamo pedalato tanto sullo stesso tandem, in questi 30 anni insieme!”.
Intervistato dal Tg1, Giorgio Panariello – già in un hotel della Riviera, quindi presumibilmente all’Ariston già la prima sera – ha ironizzato sulle dichiarazioni di Conti e ricambia l’affetto:
“Mi fa impressione che sia proprio Carlo Conti a definirmi “super ospite”, io sono il fratello che da 30 anni gli porta le paste a casa la domenica a pranzo e non mi ha mai chiamato così! È un’emozione pensare di condividere con l’amico di sempre un momento così importante della sua carriera. L’abbiamo sempre sognato, non potevo mancare!”.
Per l’occasione Panariello, ha già annunciato che sta preparando una ‘collection’ di immagini del passato: una sorta di galleria degli orrori per ripercorrere 30 anni di carriera.
“Conti ha molti scheletri nell’armadio e io li conosco tutti. Fossi in Carlo un po’ mi preoccuperei…”
ha detto, scherzando, il comico toscano intervistato da Vincenzo Mollica. Scommettiamo che sarà lui uno dei primissimi ospiti del Festiva? Chissà che non sia proprio lui ad aprire Sanremo 2015 in virtù anche della sua precedente esperienza festivaliera.
Per Panariello, infatti, è un ritorno al Festival: ricordiamo che condusse Sanremo 2006 con Ilary Blasi e Victoria Cabello. E nel ruolo di Mario il Bagnino fa l’in bocca al lupo al suo amico Calimero: questo è il soprannome dello ‘scuro’ Conti che all’Ariston ha voluto i suoi amici. Ai Quattro Cavalieri della Toscana (Masini, Conti, Panariello) manca solo Pieraccioni: aspettiamo solo l’annuncio ufficiale.