Lo Show dei record, Gerry Scotti: “Taglio da varietà e più attenzione alle storie”
Zio Gerry stasera torna alla conduzione de Lo Show dei record
Questa sera su Canale 5 torna Lo Show dei Record; si tratta della settima edizione del varietà, dal 2011 condotto da Gerry Scotti (nel 2012 fu sostituito da Teo Mammucari). Al quotidiano Il Giornale l’attuale padrone di casa di Avanti un altro ha spiegato:
All’inizio questo show è stato visto, da una certa critica con la puzza sotto il naso, come un circo Barnum affollato di freak, di pazzoidi; posso parlare delle mie conduzioni: accanto alla spettacolarità di alcuni record e agli eccentrici personaggi che ne sono protagonisti, racconteremo con più attenzione le loro storie. E ci adeguiamo ai cambiamenti tecnologici: il pubblico dello show, soprattutto quello più giovane, è già preparato dal web. Il programma dunque deve offrire dettagli visivi, ralenti e presentazioni a 360 gradi dei recordmen. E ogni cosa che si vede e sente, voglio precisare, è materiale per tutta la famiglia. Il nostro taglio è quello di un varietà.
Le prove saranno anticipate e seguite dai backstage così che “lo spettatore potrà vedere la tensione prima dell’impresa, osservando da vicino uomini e donne che non sono degli incoscienti, hanno una paura molo umana”. Non mancheranno le interviste ai protagonisti. Scotti in questo senso ha anticipato che “c’è chi senza una gamba ha fatto il giro del mondo a piedi” e “una ragazza senza braccia che svolge professione d’avvocato”.
Torneranno vecchie conoscenze dello Show dei Record, come i colossi Zydrunas e Thor, pronti a sfidare gli uomini più forti del mondo. Sulla novità del figlio Edoardo Scotti, inviato in esterna:
Rispondo alle malelingue: non c’era bisogno, nella tv italiana, di un secondo Scotti. E difatti mio figlio non vuole proprio fare il mio mestiere, lui i quiz non li ama. La collaborazione è nata così: alla direzione artistica serviva un inviato che fosse già in Usa, pronto a intervistare parlando in perfetto inglese, e che sapesse di regia. É stato lo stesso Roberto Cenci a pensare a Edoardo, che studia proprio regia a Los Angeles, e solo dopo il suo sì gli ha comunicato che, dopo gli States, avrebbe dovuto girare il mondo, fino alla Muraglia cinese. Fortunato: io alla sua età, a 22 anni, al massimo ero stato a Varazze.
Gerry ha fatto i complimenti all’amico Carlo Conti per il Festival che “ha condotto come avrei fatto io: da perfetto vigile urbano, senza personalismi, privilegiando la musica”. Infine ha confermato che in tarda primavera su Canale 5 verrà sperimentato un nuovo preserale (“un paio di idee”, per la precisione), mentre “di Passaparola si parla sempre”.