Fiorello a Sanremo: “Sì, ma senza cantanti…”
Fiorello gira l’Italia col suo nuovo show e non ha fretta di tornare in tv. A fine marzo torna in radio con Fuori Programma.
Fiorello condurrà mai Sanremo? Il tormentone si ripete anno dopo anno e la risposta è più o meno sempre la stessa da parte dello showman siciliano: no. Ora però ha messo a punto una risposta più sottile che chiude ogni possibilità di replica e la testa con Tv Sorrisi e Canzoni che gli dedica la copertina del numero in edicola:
“Lo condurrò se potrò farlo senza cantanti”.
Ovvero mai, anche perché dichiara di non saper presentare e che le attese sono sempre alte:
“Se li immagina i commenti? Eh, però Fiorello era più bravo quando faceva le sue cose”.
E così fa le ‘sue cose’, ovvero gira l’Italia col suo ultimo show, L’ora di Rosario, per adesso in provincia (da Ascoli il 5-6 marzo a Chiavari 22-23 aprile) e per la prossima stagione pensa ai teatri delle grandi città. I palazzetti richiedono troppo impegno, per ora non se ne parla.
Lo show live resta il suo elemento: il contatto umano – dice – è quel che cerca. Proprio lui che ha lanciato per primo un format all digital, realizzato con un iPhone e trasmesso solo sul web, che ha ‘inaugurato’ Twitter (“eravamo solo io, Jovanotti e Savino”) e contribuito a sdoganare i social in Italia, ora cerca di tornare ‘analogico’:
“Ormai siamo tutti lì a twittare, postare su FB. Siamo troppo digitali, troppo virtuali. Voglio tornare analogico. Non voglio essere giovane a tutti i costi. Sono uno di 54 anni che si diverte ancora a fare il suo mestiere”.
Tutti lo aspettano in tv: è assente dai tempi de Il Più Grande Spettacolo dopo il Weekend – era il 2011 e ora che Jovanotti ha tirato fuori un nuovo disco ci potrebbe stare anche un suo ritorno – show che ha aperto il filone del gran varietà e degli spettacoli di punta nel prime time del lunedì e che ha fatto più di Sanremo con il suo 53% di share. A Fiore si deve anche la formula del varietà ‘Vine’ ante-litteram nel’access prime time Rai e un suo ritorno in tv potrebbe lanciare una nuova tendenza.
“Quando tornerò in tv? Quando arriverà l’idea giusta. Il teatro mi serve per far repertorio. Un varietà di prime time? Perché non la domenica pomeriggio? Perché non uno show del mattino sullo stile dei talk che fanno negli Stati Uniti, tipo “Good Morning America?”
risponde Fiorello, che un test di show all’americana sui generis lo fece con il Fiorello Show live in teatro e riproposto su SkyUno e che l’idea dello show del mattino (già proposta) l’ha portata con successo sul web con Edicola Fiore.
Intanto a giorni riparte su Italia 1 il ‘suo’ Karaoke, questa volta però con Pintus alla conduzione.
“Può funzionare. Rispetto a quanto l’ho condotto io, più di venti anni fa, sono cmbiate tante cose: ci sono i talent, i reality, il web, i canali all-news. Andare in onda durante il tg può essere un vantaggio: la gente si informa tutto il giorno con lo smartphone, a quell’ora vorrà divertirsi”.
Incassata la benedizione di Fiorello – che ricorda il suo karaoke nel video di apertura – il remake di Pintus può cominciare. Noi però aspettiamo Fiore in tv. Ma per adesso dovremo accontentarci della radio: a fine marzo torna in onda con Fuori Programma. Personalmente, invece, confido in un suo show della domenica pomeriggio: sarebbe una boccata d’aria in una programmazione dominata da contenitori asfittici e eternamente identici a se stessi.
Torna Fiore, la domenica aspetta a te!