Domenica Live, gli auguri di morte di Alessandra Mussolini verso la Kasta: “Menomale che c’è l’Isis!”
La parte di Domenica Live dedicata all’attualità.
La deriva oclocratica dei programmi d’approfondimento giornalistico o pseudotali non è più una novità.
I giornalisti hanno abbondantemente dimostrato di avere la capacità di marciarci sopra sapientemente, con una tecnica semplice semplice da mettere in atto: invitare il politico controverso di turno, preparare filmati ad hoc e assistere inermi ad un soliloquio che più onanistico non si può.
I politici in questione, gentilmente, ringraziano perché non c’è niente di meglio di un programma tv dove tutto è accomodante e ponderatamente sistemato al punto giusto.
Oggi durante la puntata odierna di Domenica Live è intervenuta Alessandra Mussolini che, dopo lo scandalo baby-escort riguardante il marito, ha decisamente centellinato le presenze in tv, dando anche un piccolo freno alla propria prorompenza politica.
Nonostante ciò, le sue apparizioni televisive continuano a mantenere quel non so che di pittoresco che piace molto all’approfondimento politico in tv anche perché, come già scritto, è sufficiente pizzicare le corde giuste per ottenere un risultato melodico soddisfacente.
Quando non si sa di che parlare, la “Kasta” resta sempre un ottimo argomento, anche il giorno dell’8 marzo in cui, magari, si sarebbe potuto parlare delle origini di questa ricorrenza.
Il pubblico, quello intelligente, quello che non assiste a questo tipo di programmi in preda all’eccitazione e con lo Scottex a portata di mano, ha potuto facilmente intuire che la Mussolini è stata l’ospite d’onore, con il blocco del programma dedicato all’attualità abilmente costruito intorno a lei.
Durante ogni filmato, e ce sono stati per tutti i gusti (le tangenti di Roberto Helg, il cibo per gatti pagato con soldi pubblici dai consiglieri regionali in Liguria, la pensione di 12mila euro di Paolo Modica de Mohac, il vitalizio dei consiglieri regionali in Toscana), il primo piano di Alessandra Mussolini, con tanto di corona di mimose, è stato costantemente disponibile alla visione. I sorrisoni solari che Barbara D’Urso le ha rivolto in continuazione hanno fatto il resto.
Ovviamente, ogni singola dichiarazione è stata accompagnata da un applauso:
Chi non è onesto, deve essere condannato e si deve sapere. La galera non basta, devono restituire i soldi.
E riguardo il precitato Paolo Modica de Mohac, che ha deciso di pagare le tasse della pensione in Tunisia, la Mussolini gli ha praticamente augurato una brutta fine:
In Tunisia, c’è l’Isis, menomale così lo acchiappano!
Auguri di morte ed esaltazione dell’Isis che, da una parte, viene temuto ma dall’altra, evidentemente, ne viene lodato il modo di agire (e non è la prima volta).
Ovviamente, tutto ciò passerà inosservato perché la kasta si merita questo ed altro.
La morte si dovrebbe augurare soltanto a questo sciacallaggio mediatico continuo che potrebbe portare a conseguenze molto pericolose.