Questa settimana va in scena nel primo pomeriggio di Rai1 la finale della gara di Dolci dopo il Tiggì. Da settembre ad oggi le cucine del Nomentano di Roma hanno ospitato la competizione fra aspiranti pasticcieri. Due sono i finalisti di questa sfida all’ultimo dolce: Vincenzo Monaco e Augusto Palazzi. Sono proprio i protagonisti del gioco spettacolo condotto da Antonella Clerici gli ospiti della nostra rubrica “Intervista Incrociata” . Cinque domande di ciascuno all’altro in questo botta e risposta qui su Blogo.
Partiamo dunque con le cinque domande di Vincenzo ad Augusto:
Vincenzo: Perché hai deciso di fare il pasticcere?
Augusto: La passione per la pasticceria l’ho sempre avuta dentro di me ma è uscita allo scoperto in un modo singolare: per vivere, infatti, facevo l’edicolante e leggendo le riviste di grandi chef che vendevo nel mio chiosco mi sono innamorato talmente tanto di questa professione da decidere di investire i miei guadagni in numerosi corsi che mi aiutassero a diventare un bravo pasticcere. Avevo anche instituito nella mia edicola i “sabato gourmet”: ai clienti che venivano a comprare i giornali regalavo anche un mignon fatto da me, naturalmente.
Vincenzo – I clienti apprezzavano i tuoi bignè?
Augusto: Altroché! Erano preparazioni di alta pasticceria fatti con abbinamenti particolari che preparavo a casa il venerdì pomeriggio e il giorno seguente li portavo con me all’edicola per regalarli ai clienti. Pensa che c’erano persone che venivano la mattina a comprare un giornale e ritornavano all’ora di pranzo per prenderne un altro pur di avere una razione doppia di dolci!
Vincenzo -Qual è il dolce che non ti è mai riuscito di fare bene?
Augusto: Quelli decorati tipici del cake design. Non ho la manualità adatta per farli e non mi sono mai esercitato per averla perché è un lavoro che non mi appassiona. Un giorno una mia cliente mi ha ordinato una torta piena di decori fantasiosi perché voleva fare una sorpresa alla figlia che festeggiava il compleanno. Per realizzare quella torta ho impiegato molto tempo ma il risultato ottenuto non mi piaceva molto e alla fine glie e l’ho regalata.
Vincenzo – Ti sei mai pentito di aver lasciato l’edicola?
Augusto: No mai, perché lasciandola ho avuto modo di realizzare una grade passione.
Vincenzo – Tra noi due chi pensi che diventerà campione?
Augusto: Non lo posso sapere. La cosa certa è che in tutte le prove ti darò del filo da torcere per arrivare al traguardo finale da vincitore e regalarmi una grande soddisfazione. Insomma se a vincere sarai tu sappi che la vittoria te la dovrai sudare parecchio!
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Ed ora eccoci allo scambio di ruoli con Augusto nei panni dell’intervistatore e Vincenzo in quelli di intervistato.
Augusto – La domanda la faccio anche a te: perché hai deciso di fare il pasticcere?
Vincenzo: Nella mia famiglia la professione di pasticcere è ereditaria, sono infatti figlio d’arte e, con le mie sorelle, rappresento la quinta generazione di una famiglia che ha una lunghissima tradizione nel settore dolciario. No ho frequentato l’Istituto Alberghiero come gli altri ma ho scelto il Liceo Artistico per dare sfogo alla mia passione per l’arte anche se sapevo già quale sarebbe stato il mio futuro lavorativo.
Augusto – Cosa ti aspetti da questa esperienza televisiva?
Vincenzo: Niente di particolare ma sono contento di averla realizzata per dimostrare agli altri che, anche un ragazzo molto giovane come me , può avere un grande attaccamento al proprio lavoro. In questo programma, inoltre, ho avuto l’opportunità di incontrare, come giudici, grandi maestri della pasticceria chi mi hanno dato preziosi consigli di cui farò certamente tesoro.
Augusto – Se vinci cosa farai con il premio in palio?
Vincenzo: Cercherò di realizzare un sogno che tengo chiuso nel cassetto da tanto tempo: il mio più grande desiderio, infatti, è quello di andare , un giorno, nelle zone più impervie dell’Africa dove ci sono tanti bambini che conoscono solo l’aspetto tragico della vita. Vorrei cucinare per loro i miei dolci per potergli strappare, almeno una volta, un sorriso.
Augusto – Mi temi come avversario e perché?
Vincenzo: Si ti temo molto. La pasticceria è una scienza esatta e tu sei una persona e un pasticcere molto preciso!
Augusto – La professione di pasticcere assorbe molto tempo tu sei molto giovane, ti sei pentito della scelta fatta?
Vincenzo: No, mai. Ma per avere un po’ più di tempo da dedicare alla mia vita privata ho preso,però, una decisione salomonica: per i prossimi dieci anni non metterò su famiglia così la sera non avrò l’obbligo di tornare a casa dai miei figli come, invece devi fare Tu.
Augusto – Beato te!
L’appuntamento dunque per questa appassionante sfida finale di Dolci dopo il Tiggì è su Rai1 alle ore 14:05 con la conduzione di Antonella Clerici. Grazie a Augusto e Vincenzo per aver accettato di partecipare alla nostra rubrica “Intervista incrociata“, in bocca al lupo ad entrambi e che vinca il migliore!