Pintus “difende” il suo Karaoke: “Ci vuole tempo, abbiamo alzato gli ascolti di quella fascia. O fai la tv o fai i social”
Pintus su Karaoke: “Ci vuole tempo, dateci tempo”. Su Sanremo: “Ci tornerei. Chi non sa fare, critica”.
Dopo dieci anni di distanza, lunedì 30 marzo è tornato il Karaoke su Italia 1. Non c’è più Fiorello con il suo cappottone giallo ed il codino, ma c’è “l’idolo dei giovanissimi” Angelo Pintus direttamente da Colorado e dal sold out al Forum d’Assago. Com’è stato questo debutto? Ne ha parlato il conduttore a TeleFatti su Antenna Radio Esse: “Ci vuole tempo, tutti hanno nell’immaginario il Karaoke degli anni 90 di Fiorello, è evidente. Per me è la possibilità di riportare le persone in piazza, fare una cosa carina in mezzo alla gente, non il solito quiz. Io sono più che contento”, ha detto.
Finalmente, bisogna ammetterlo, la tv ci propone una piazza che si diverte, canta e fa sorridere e non la piazza arrabbiata che protesta o si ribella alla politica: “Era questo il significato. Adesso siamo partiti con il freddo, il brutto tempo. Quando arriverà il caldo, le piazze si riempiranno e staremo meglio. Poi vedere vicino a me così tanti bambini e ragazzi giovani è fondamentale, mi rende felice”.
Gli ascolti delle prime puntate viaggiano sopra il milione di telespettatori medi (lunedì 5,5% di share). Pintus commenta: “Non è una prima serata, è un preserale quotidiano ed è normale partire lentamente. Comunque abbiamo alzato l’ascolto di Italia 1 (la striscia daytime de L’isola, al medesimo orario, viaggiava sul 4,5%, ndB) e questo per me è importante”. Erano altri tempi ed era un’altra tv ma bisogna ricordare, sul tema ascolti, che anche il Karaoke di Fiorello partì con ascolti tiepidi tanto che la dirigenza annunciò al conduttore di voler tagliare la trasmissione. Poi iniziò l’escalation che lo portò a contrastrare i tg nazionali.
Il continuo paragone con il primo padrone di casa, Fiore, non infastidisce il nuovo mattatore: “Lo avevo già messo in conto. Io cerco di fare il mio. Sono come un ragazzo che sogna di diventare un calciatore e vestire la maglia del proprio campione, io sto mettendo la maglia che ha indossato il mio campione preferito. E’ una soddisfazione. Non sarò mai ciò che è lui perché ha una vita e delle doti diverse. Ma bisogna fare delle scelte nella vita: o si rischia o si passa la vita ad aver paura. Io ho voluto rischiare. Anche quando ho fatto il Forum su Italia 1 era un rischio, poteva andare bene o male. L’importante è farle le cose, è troppo facile stare a casa e dire ‘quello ha toppato'”.
Rosario si è fatto sentire ed ha voluto dargli qualche consiglio: “Io sto cercando di mettere i suoi suggerimenti in pratica. Ero abituato in teatro ad essere il protagonista dei miei spettacoli, ora sono una spalla, devo stare zitto perché i protagonisti sono le persone che vengono a cantare. Fiorello mi ha detto di ricordarmi che sono loro i protagonisti. Questo è importante: io sono lì per far cantare le persone, non per far vedere che ci sono io. E’ meglio fare una cosa in meno che una in più, magari sbagliata”.
Non sono mancate le critiche. Il nostro Lord Lucas ha scritto: “Non una modifica al meccanismo, non una benché minima interazione con il web né una contaminazione con le nuove tecnologie”. Lui replica: “E’ una scelta. Dovevamo fare pure noi il lancio ‘dai, diteci su Twitter…’? Basta. Io sono stufo di andare a cena e vedere tutti che stanno su Twitter o Facebbok. Per carità, abbiamo le nostre pagine ufficiali ma è bello guardare la tv e fare solo quello. Altrimenti diventa una malattia. Se non hai Twitter mentre fai un programma, hai paura che l’altro sia più attivodi te. Ma bisogna scegliere: o fai i social o fai la tv. E poi il format doveva rimanere quello, altrimenti avremmo dovuto cambiare pure il titolo, no? Le critiche arrivano sempre”.
Critiche a parte, Pintus sta vivendo un periodo felice della sua carriera fra Karaoke, Sanremo, sold out al Forum e una copertina di Tv Sorrisi & Canzoni: “Il mio lavoro è fare spettacoli a teatro: da Bolzano a Ragusa è sempre tutto esaurito. Questo periodo lo vivo con serenità, la mattina mi alzo e sono felice perché vado a fare il mestiere che mi piace. Non è una meta raggiunta ma un percorso. La copertina di Sorrisi ha reso più felice mia mamma che me stesso (ride, ndB). Devo dire grazie alle persone che mi seguono, soprattutto i bambini ed i ragazzi. Sono sempre educati, non fanno mai casino. Ci tengo molto ai ragazzi, nessuno li considera e non capisco il perché”.
La parola Sanremo lo spaventa? “Che me ne frega? L’anno prossimo, se c’è la possibilità, ci rivado. Siamo tantissimi in Italia ed il mio pezzo a Sanremo è stato visto da molte persone. Io solo su FaceBook ho un milione e seicento mila fan. Non posso fissarmi su 3 articoli, anche cattivissimi. Il problema, però, è che quei tre hanno in mano la penna, anzi la tastiera. Non è una critica reale, è soggettiva. Non devo piacere a loro ma ai milioni di persone che mi seguono. Questo è importante, tutto il resto è noia. Chi non sa fare, critica. E’ molto più facile. Basta leggere certi blog, sbagliano pure quello che hai fatto la sera prima… Spero di tornarci a Sanremo, vado a cantare e vinco pure (ride, ndB)”.
Intanto il tour del Karaoke prosegue: stasera (2 aprile) farà tappa a Cetara, il 20 e 21 aprile a Martina Franca, il 25 e 26 aprile ad Ostuni, il 1 e 2 maggio a Milano Marittina ed il 9 e 10 maggio a Morciano.
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