Maurizio Crozza a DiMartedì del 7 aprile 2015 (VIDEO)
La copertina satirica del talk show di La7 condotto da Floris
Maurizio Crozza ha aperto anche stasera la puntata di DiMartedì (live su Blogo) con una copertina satirica particolare (realizzata e mandata in onda con qualche minuto di ritardo).
Il comico ha esordito commentando la notizia del giorno, ossia il Def varato dal governo Renzi, sempre alla ricerca di 10 miliardi di euro:
Renzi oggi, presentando il DEF ha detto che non ci saranno tagli e aumento tasse. Ma scusate non ci servivano 10 miliardi?
Dopo aver ironizzato su Pagnoncelli Nostradamus, Crozza ha paragonato il Premier a Paolo Fox:
Il Def ha la stessa validità scientifica dell’oroscopo di Paolo Fox. Solo che Fox ha la decenza di fermarsi ad un anno, Renzi, da sborone, si spinge ai tre anni.
Il comico, vestiti i panni (i denti, anzi) di Renzi, ha spiegato che Def non è altro che l’acronimo di “dovremmo essere falliti”:
Scherzo, siamo già falliti.
Crozza ha ironizzato sugli arresti di esponenti del Pd e sui ritardi per l’Expo:
Ogni giorno a Renzi gliene arrestano uno. Si può prevedere che non ci sarà l’Expo, ma ci sarà l’ex Pd. E lì i lavori sono già avantissimo.
Quindi il passaggio sul vino di D’Alema a cui consiglia di “fare il barricato ma non il vino, no, no proprio lui barricato in casa”.
Crozza ha chiosato prendendo in giro Matteo Salvini (ospite subito dopo in collegamento) imitando il suo vizio di citare dati più o meno affidabili:
Vi do solo un dato… lo sapete quante minchiate riesco a dire in un minuto? 12 milioni e 400 mila
Infine il riferimento alla condanna dell’Italia per i fatti della Diaz (“Ve lo sareste immaginato tre anni fa che Europa ci avrebbe accusato di tortura per i fatti della Diaz? Io pensavo prima”) e alla gaffe di Giovanni Toti su Novi Ligure. Anche se la vera chiusura è stata dedicata al ministro Gentiloni.
Nel video in apertura la copertina integrale di Crozza.