Quelli che il calcio, Lucia Ocone è Tea Falco
Lucia Ocone non se ne lascia scappare una e omaggia con la sua parodia anche la ‘rivelazione’ di 1992, Tea Falco.
Tea Falco, ‘regina’ di 1992 riceve la sua ‘corona’ da Lucia Ocone che le dedica una parodia con i controfiocchi. Perfettamente abbigliata come il suo personaggio nella fiction di Sky Cinema (“da un’idea di Stefano Accorsi”), Lucia Ocone non può che giocare con la caratteristica che tanto ha fatto amare l’attrice siciliana alla critica e al ‘popolo’ del web: il suo inconfondibile modo di parlare.
“Tea, ci diamo un codice per comunicare? Perché non ti sto capendo…”
dice Nicola Savino, spalla perfetta, aprendo la gag. Si prova a comunicare con un dispositivo apposito che funge da traduttore ‘multiscelta’. A impedirle di parlare ci si è messo anche il primo gol della Juventus impegnata nel derby. Tutto, pur di non farla parlare, insomma.
Una gag riuscita, che sarà piaciuta a quanti non hanno fatto che ‘tessere le lodi’ sul web per la capacità dell’attrice di scandire le parole. Chissà cosa ne pensa la mamma di Tea Falco, non troppo accondiscendente verso le critiche negative rivolte alla figliola. Citofonare Domenico Naso.
Intanto Lucia Ocone sfida ‘l’ira funesta’ della mamma di Tea Falco e si lancia della sua imitazione. Secondo me, l’attrice non può che ringraziare: la parodia è segno di successo. E se proprio non dovesse piacere, Lucia Ocone può sempre chiedere una mano all’excuse-manager di Expo 2015, il Rudy Pecorari di Ubaldo Pantani.
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