Squadra mobile, seconda puntata del 27 aprile 2015: riassunto e foto
La seconda puntata della nuova fiction con Giorgio Tirabassi.
Squadra Mobile – seconda puntata
Una ragazzina in pericolo
La Zaccardo (Marta Zoffoli), capo della Sezione, informa Ardenzi (Giorgio Tirabassi) e Sabatini (Daniele Liotti) di una prossima importantissima operazione di cattura di un latitante, tale Nava, in un campo rom della Capitale. Devono prepararla e svolgerla al meglio, ma nessuno sospetta che proprio Claudio Sabatini cercherà di boicottare l’operazione per salvare i suoi complici del campo rom.
Intanto in commissariato arriva una donna a denunciare la scomparsa della figlia 15enne, dopo che la giovane ha pubblicato uno status preoccupante sui social network. Le prime indagini, con l’aiuto della migliore amica della ragazzina, portano la polizia a individuare tre giovani che si sono presi gioco di lei dopo averla fatta ubriacare, pubblicando sui social delle foto osé della ragazza.
Ardenzi e Oliviero riescono, tracciando il cellulare della ragazzina, a trovarla prima che si lanci nel vuoto da un palazzo in costruzione. Però non riescono ad evitare che si butti di sotto. Per fortuna ad attutire il colpo c’è un cumulo di sabbia da cantiere. La giovane viene ricoverata in ospedale.
Isabella nel mentre salva una delle sue allieve del corso antiviolenza: la donna ha deciso di rivedere il suo ex, che non perde occasioni per metterle le mani addosso un’altra volta. Ma l’intervento della poliziotta la salva.
Sabatini cerca di far saltare il blitz nel campo rom, senza però riuscirci.
Operazione al campo rom
Mauretta ce l’ha con il padre per averle nascosto la verità sulla morte della madre, e per questo evita di rispondergli al telefono. L’uomo è molto preoccupato, fino a quando però la figlia gli risponde, nascondendogli il vero motivo del suo silenzio.
Intanto il commissariato indaga sulla morte di una donna, investita da un’auto pirata. E la verità a cui portano le indagini è sconvolgente: l’investitore è un noto chirurgo della Capitale che ha problemi con l’alcol. Dopo i primi tentativi di depistaggio, l’uomo confessa.
Arriva il giorno del blitz, e Sabatini non può fare nulla per impedirlo. La polizia arresta il latitante, ma non trova la droga, almeno in un primo momento. I rom, infatti, l’hanno nascosta.
Ardenzi però ha un’intuizione e scopre che una delle roulotte è stata spostata nel boschetto poco lontano dal campo. E lì viene trovata la droga e arrestato poi il capo dei rom, il ‘socio’ di Sabatini.
Marcello, intanto, continua ad avere sempre più sospetti su Claudio, ma non ne parla con Ardenzi perché teme di non essere creduto.
Il fratello del capo dei rom minaccia Sabatini, visto come è andato il blitz: loro potrebbero tirarlo in ballo e per lui sarebbe la fine.
Squadra mobile – seconda puntata