Home Serie Tv Una grande famiglia 3, Isabella Ferrari a Blogo: “Claudia sarà amata. Una quarta stagione? Mi piacerebbe”

Una grande famiglia 3, Isabella Ferrari a Blogo: “Claudia sarà amata. Una quarta stagione? Mi piacerebbe”

L’attrice è Claudia nella fiction di Rai Uno e sta per tornare al cinema con il film La vita oscena, dal 10 giugno nelle sale.

pubblicato 11 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 15:06

Domani sera andrà in onda la sesta puntata della terza stagione di Una grande famiglia, fiction che anche quest’anno ha saputo conquistare pubblico e critica, con oltre 5 milioni di telespettatori a puntata, cosa non facile di questi tempi in cui la serialità italiana è in sofferenza, quanto a qualità e ascolti. Il segreto della fiction targata Cross Production è senza dubbio la qualità nella scrittura e un cast di altissimo livello, a cui quest’anno si è andata ad aggiungere un’attrice molto brava e molto amata, Isabella Ferrari.

La Ferrari, nei panni di Claudia, figlia segreta di Eleonora (Stefania Sandrelli), è entrata nella fiction in un ruolo insolito e diverso da quelli in cui eravamo abituati a vederla al cinema e in tv. Ma, anche stavolta, ha centrato l’obiettivo, portando in scena un personaggio vero, divertente pur nella tragicità della sua vita, ricco di sfumature e sfaccettature. Un successo, quello di Una grande famiglia e di Isabella, che fa sperare in una nuova stagione che la veda ancora una volta protagonista nelle vicende della famiglia Rengoni.

Intanto non ci resta che goderci lo spettacolo per altre tre puntate, per poi ritrovare la Ferrari al cinema, nel film La vita oscena – per la regia di Renato De Maria – nelle sale dal prossimo 10 giugno, film già presentato al festival di Venezia 2014 nella sezione Orizzonti.

La bravura di un’attrice si vede soprattutto nel momento in cui interpreta un personaggio distante da sé. Per il pubblico tu sei l’emblema dell’eleganza e della finezza, ma sei riuscita a entrare perfettamente nel ruolo di Claudia, un personaggio eccentrico, eccessivo. Quanto è stato difficile misurarsi con questa parte?

Dico la verità: tutti erano molto spaventati da questa scelta, credo che gli stessi sceneggiatori e produttori abbiano riflettuto molto prima di pensare che avrei potuto fare quel ruolo. L’idea viene da Ivan Cotroneo, che mi ha visto in ruoli sfrontati e lontani da me a teatro, cosa che invece non è magari successa al cinema o poteva non trasparire dalla mia immagine pubblica. Ho voluto fortemente fare Claudia, e per riuscirci ho dovuto sostenere un provino e mi sono impegnata molto, perché lo volevo proprio fare questo ruolo. Appena l’ho letto mi ha molto divertito e ho intuito la possibilità di fare finalmente anche un ruolo così diverso da me per un canale così potente come la televisione. È stato un grandissimo divertimento come attrice.

Il successo di Una grande famiglia è dovuto sicuramente alla qualità della scrittura e al cast di alto livello della fiction. È anche per questo che hai voluto fortemente esserci?

Si tratta sicuramente di un prodotto di successo, molto seguito. E questo mi ha invogliata molto. Io amo fare la televisione in alcuni situazioni, finora non ne ho fatta molta perché non ti offrono ruoli interessanti. In Una grande famiglia ci sono molti elementi vincenti, poi ritornare a lavorare con Stefania Sandrelli, che era stata la mia mamma in Un giorno perfetto, e con tutto il cast di attori molto interessante, è stato un piacere. Mi sono molto divertita a fare questo percorso. Sono sei mesi che non ho proprio sentito, sono andata sul set con la voglia di andarci e tornarci sempre.

Infatti le tue partecipazioni tv sono poche: è perché dedichi troppo tempo al cinema o perché in tv preferisci scegliere i ruoli da interpretare?

Dipende molto dai ruoli che ti offrono, dalla storia, dall’idea che c’è dietro, dall’autore. A me che sia tv o cinema poco importa. Poi la verità è che non lavoro tantissimo, non mi va di fare tutto, faccio solo ciò che mi piace. Inoltre ultimamente ho dedicato molto tempo al teatro, almeno tre anni, cosa che mi ha tenuta parecchio impegnata. Però la verità è che non sono un’attrice che ama lavorare tutti i giorni dell’anno, mi piace molto stare a casa (ride, ndr).

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Si dice che l’attore di cinema disdegni la tv, per te non è così però…

No, io la tv l’ho fatta e sono forse stata una delle prime, basti pensare a Distretto di polizia, che quindici anni fa mi ha fatto conoscere dal grande pubblico televisivo. Poi io sono una che non ama la lunghissima serialità, infatti ho lasciato dopo tre stagioni, al culmine del successo. Non sono una che crede che cinema e tv non possano andare d’accordo, anzi. Spesso è la televisione, con il suo linguaggio innovativo, che può insegnare qualcosa al cinema. Io la tv la seguo e la rispetto, mi piace frequentare il suo linguaggio, spesso innovativo e curioso, e che ti dà anche la popolarità. A me fa piacere girare per strada ed essere riconosciuta, sentirmi amata dal pubblico, la trovo una cosa bellissima, non ci vedo nulla di drammatico (ride, ndr).

Oggi il successo di una serie televisiva si misura molto anche attraverso i social network, e Una grande famiglia va forte anche sui social: lo scorso martedì hai fatto il tuo primo live twitting ed è stato un successo. Ti sei divertita?

Moltissimo, lo farei ogni giorno, pure per la puntata di domani, ma non me lo chiedono (ride, ndr). Mi sono divertita molto e non ho avuto un attimo di respiro, anche perché volevo seguire la puntata. Avevo preso un po’ sottogamba la cosa, mentre in realtà c’è stata un’ondata di messaggi incredibile. Mi sono sentita molto vicina al pubblico che guardava la puntata, un intreccio incredibile. Sono andata a letto e non riuscivo a dormire, perché ero carica di adrenalina, ero eccitatissima da tutte le domande, dalle risposte che dovevo dare in tempi velocissimi. Davvero bello.

In Una grande famiglia sono molti i filoni narrativi e quest’anno il tuo è molto seguito dal pubblico, che si chiede cosa ne sarà di Claudia. Cosa ci dobbiamo aspettare dalle prossime 3 puntate per quanto riguarda il tuo personaggio?

Intanto credo di essere partita con un po’ di diffidenza da parte del pubblico, per questo mio personaggio, come è giusto che fosse visto che va a sconvolgere un equilibrio che si era creato, non solo nella storia, ma anche nel pubblico. Non voglio svelare niente, posso solo dire che anche Claudia sarà amata.

Senza doverci per forza dire cosa ne sarà di Claudia in questo finale di stagione, puoi almeno dirci se ti piacerebbe poter girare la quarta, nel caso ci sia speranza anche per il tuo personaggio che abbiamo capito essere molto malato?

Non ci ho pensato sinceramente, mentre giravo la terza stagione. Io sono una che non ama pensare al seriale infinito, ma penso che in questo caso il mio personaggio possa dare ancora qualcosa, che ci sia qualcosa da poter sviluppare. C’è ancora spazio per il divertimento e per il gioco, quindi sì, lo farei.

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Che ricordi hai di Sapore di mare, il film cult che ti ha lanciata, e di Distretto di polizia, che all’epoca fu un grandissimo successo e ti regalò la popolarità televisiva, come ci dicevi prima?

Sicuramente sono i due lavori che mi hanno fatto conoscere di più dal pubblico e mi hanno portato una popolarità a volte eccessiva e forse anche mal gestita, anche per via dell’età. Per Sapore di mare penso che sia il mio unico vero cult, un film che rimane, che è rimasto e che rimarrà e quindi ne sono felice. Lo stesso per Distretto. Ma non c’è mai stato qualcosa di studiato al tavolino, un pensiero preparato, è stato tutto improvviso e spontaneo.

Prima di salutarti, ho una curiosità: sei rimasta delusa dal fatto che Rai2 pochi giorni fa abbia trasmesso il film Il venditore di medicine in prima tv nella notte tra sabato e domenica, addirittura alle 4.50?

Non lo sapevo, lo scopro da te. Che bella idea! Penso che quel film tocca argomenti che non si vogliono toccare, che fanno paura al sistema, e quindi non si vogliono vedere. Lo si nasconde, lo si mette sotto il cuscino e buonanotte.

Foto | Ufficio Stampa Ni.Co