Home Amici di Maria De Filippi Focus Ascolti – L’intrattenimento di Rai1 e l’asticella del 15% di share

Focus Ascolti – L’intrattenimento di Rai1 e l’asticella del 15% di share

L’analisi degli ascolti di alcuni dei programmi d’intrattenimento del primo canale della Rai

di Hit
pubblicato 23 Maggio 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:38

Mentre la stagione televisiva volge al termine e certificato che comunque, anche quest’anno, fra settembre e maggio Rai1 si è confermata la rete più vista nel totale giornata-totale individui, vogliamo oggi fare un rapido volo d’uccello sui format d’intrattenimento che hanno popolato il primo canale della televisione pubblica negli ultimi tempi.

Se infatti il settore fiction su Rai1 ha funzionato molto bene, con 17 titoli presenti fra i 50 programmi più visti di questa stagione, per quel che riguarda l’intrattenimento le cose non sono andate allo stesso modo. La Rete 1 in queste produzioni, esclusi programmi collaudati e di grande ascolti quali Tale e Quale Show, che ha ottenuto nell’ultima edizione una media del 26% di share e Ballando con le stelle che ha superato il 21% di media, a fatica è riuscita a sfondare il muro del 15% di share di media.

Forte forte forte, il programma che ha segnato il ritorno di Raffaella Carrà su Rai1 si è fermato per esempio al 13,24% di share di media, pur andando in onda nella serata più protetta del venerdì. Un risultato questo insoddisfacente rispetto alle attese, oltre che rispetto ai costi di questa produzione. Notti sul ghiaccio, che evidentemente ha pagato oltre che la messa in onda troppo ravvicinata con Ballando, anche un cast non proprio stellare, seppur con un’ottima giuria si è fermato al 14,07%, avendo contro per altro una corazzata quale è C’è posta per te. L’esperimento più riuscito, a detta dei più, sarebbe stato quel Così lontani così vicini, che però ha ottenuto una media del 16,25% di share, portandosi poi quest’anno al 17%, anche questa trasmissione però è stata mandata in onda di venerdì.

Se poi torniamo indietro nel tempo ricordiamo il 13,82% di media del game show Red or Black, oppure il 13,92% de La Pista fino al 13,44% di Altrimenti ci arrabbiamo, che però a differenza dei precedenti due che furono trasmessi di venerdì, andò in onda di sabato contro Amici di Maria De Filippi. Arrivando ora ai programmi che vanno in onda d’intrattenimento in questo periodo, abbiamo Senza parole, che andando anch’esso contro Amici di Maria De Filippi al momento totalizza una media del 15,08% di share (media che scende al 14,79% con la sfortunata puntata andata in onda il giovedì contro Il Segreto).

Passando invece allo show condotto da Carlo Conti Si può fare, trasmesso il lunedì sera, la media è stata del 16,16% per questa edizione. Medie di queste due trasmissioni che come si vede, superano, seppur di poco l’asticella del 15% di share. I dati quindi di questi due ultimi varietà trasmessi da Rai1 risultano quindi più alti rispetto a suoi prestigiosi predecessori, questo per amor di verità, visto che i numeri sono numeri.

Detto questo andrebbe fatta una riflessione più ampia su cosa dovrebbe essere dell’intrattenimento di Rai1, una rete che “deve” vivere di grandi numeri, grandi numeri che si possono ottenere solamente con prodotti trasversali, che uniscano cioè le più grandi fette di pubblico. Forse sarebbe il caso di puntare su due-tre produzioni seriali di collaudato successo, investendo però su questi programmi budget adeguati (penso a Tale e Quale e Ballando con le stelle), con qualche piccola produzione alternativa, magari programmata il mercoledì (penso a Così lontani così vicini ed il nuovo La seconda possibilità) e ad un paio di programmi evento (sulle stile degli one man show alla Ballandi di 4-5 emissioni) che accendano la rete, un po’ come avveniva durante la direzione di Agostino Saccà.

Rinunciando ad altri varietà di contorno che minerebbero solo la media di rete, oltre che togliere denaro ai programmi di cui sopra, si potrebbe liberare Rai1 da rischi quali sono stati, per esempio, Forte Forte Forte e Red or Black, tanto per citarne solo due. In sintesi, meglio qualche produzione in meno, con più risorse destinabili ai 2-3 programmi che si decide di produrre.

Amici di Maria De Filippi