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Par condicio in tv: Rds Academy oscura Antonio Razzi, il Premio tv un filmato di Striscia

“E’ la par condicio, bellezza”: Rds Academy e Premio tv “vittime” della legge.

pubblicato 25 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 14:30

UPDATE ore 22.40 “Non si capisce se il filmato è stato bloccato dall’Agcom, se dalla Rai o se da Gesù Bambino. E’ un filmato che avrebbe gravemente turbato gli elettori, ce ne rendiamo conto. Il filmato lo potrete vedere domani a Striscia la notizia, mi dispiace, sono occasioni perdute. Era un filmato terribile, domani ve ne renderete conto […] E’ una regola assurda”: Antonio Ricci, il patron di Striscia, ironizza sul palco del Premio Tv. E – prima di stringere la mano ai giudici di MasterChef – propone di manifestare il proprio dissenso con un minuto di silenzio. Frizzi chiosa la vicenda: “Dobbiamo sottostare a delle regole, era anche un filmato divertente, ci dispiace”.

Rds Academy, 25 maggio 2015, finalisti (15)

Rds Academy oscura Antonio Razzi, il Premio tv un filmato di Striscia

La legge n. 28 del Febbraio 2000 disciplina la comunicazione durante l’intero anno e in tutte le campagne elettorali e referendarie. Inoltre introduce diversi principi tra cui: le emittenti radiotelevisive devono assicurare a tutti i soggetti politici con imparzialità ed equità l’accesso all’informazione e alla comunicazione politica (art. 2 c. 1); è vietata la presenza di personaggi politici e candidati in programmi che non hanno carattere informativo o di comunicazione politica.

Quella che avete appena letto, pare evidente, è la legge che regolamenta la par condicio in televisione e radio. Una legge che, durante la serata televisiva di lunedì 25 maggio, si è fatta notare per due casi particolari.

Partiamo dal primo “caso” per ordine cronologico. Durante la puntata odierna di Rds Academy, il talent sul mondo della radiofonia trasmesso su SkyUno, fra gli intervistati dai concorrenti in gara c’era pure il senatore Antonio Razzi. L’intervista è stata mandata in onda grazie ad uno stratagemma mai usato prima in televisione con il quale si è cercato di aggirare la par condicio: il volto e la voce del politico sono stati oscurati, ma non le domande dell’intervistatore, Riccardo. “Avevamo scelto un personaggio politico quando non era ancora stata decisa la data delle elezioni politiche. Ora siamo in par condicio e non possiamo né citarlo né mostrarlo in tv”, ha spiegato (l’ex?) “zanzara” nonché giudice della trasmissione Giuseppe Cruciani.

L’intervista è stata comunque trasmessa sul sito ufficiale di Codenast e di Rds “per superare l’odioso impedimento della par condicio”. Sul sito della radio si legge anche: “Lontanissimi dall’idea di voler parlare di politica, il nostro dovere comunque è di rispettare regole piuttosto rigide che garantiscono pari visibilità mediatica ai politici candidati nelle diverse campagne elettorali”.

Un’altra trasmissione che è stata costretta – questa volta da Agcom – a rispettare questa legge datata 2000 è stata il Premio Regia Televisiva-Oscar Tv di Daniele Piombi, in onda su Rai 1. Non sarà mostrato, infatti, un filmato della trasmissione Striscia la notizia, fra i premiati e presente in massa agli Studi Dear di Roma (Antonio Ricci, Ezio Greggio, Enzo Iachetti, Ficarra e Picone, Michelle Hunziker, le veline e tutti gli inviati). “L’organizzatore del Premio Regia Televisiva ci ha comunicato che l’Agcom, l’autorità per le garanzie nelle comunicazioni, avrebbe vietato la diffusione del filmato satirico di Striscia la notizia che sarebbe dovuto andare in onda questa sera su Raiuno durante la premiazione”, si legge in una nota stampa.

“Il filmato censurato conteneva una rappresentazione satirica dei principali leader politici italiani visti come supereroi dei fumetti, dal Ministro Alfano nei panni di Mr. Fantastic al Premier Renzi con il corpo de “La cosa” e Silvio Berlusconi con il mantello del Cavaliere Mascarato”.

E’ la par condicio, bellezza.