MasterChef: Magnolia cita in giudizio Stefano Callegaro per “tutelare la credibilità del programma”
Magnolia vuole salvaguardare la “credibilità” di MasterChef e porta in tribunale il vincitore Stefano.
Son passati tre mesi dal 5 marzo 2015, giorno della finale della quarta edizione di MasterChef Italia, e siamo ancora qua a parlarne. “Colpa” dei ripetuti (ed estenuanti, bisogna dirlo) servizi di Striscia la notizia dedicati al vincitore Stefano Callegaro: il tg satirico diretto da Antonio Ricci ha scavato insistentemente nel passato – più o meno recente – del trionfatore del talent di SkyUno ed ha lanciato varie accuse interpellando pure alcuni suoi ex colleghi ed amici.
Oggi Magnolia, la società produttrice del programma, ha comunicato di aver “svolto nelle scorse settimane una scrupolosa attività di verifica sulle dichiarazioni e sui documenti che Stefano Callegaro ha fornito in merito alle sue pregresse esperienze professionali. Questi approfondimenti, svolti in tutte le sedi competenti, hanno appurato che non vi è evidenza documentale di attività svolte da Callegaro riconducibili al lavoro di cuoco e, dunque, in violazione del regolamento del programma”.
Ma “poiché risultano testimonianze in contraddizione, secondo la valutazione della società, con questa documentazione, per arrivare ad un accertamento della situazione che tuteli la credibilità del programma e gli interessi di tutti i soggetti coinvolti, Magnolia ha deciso di agire giudizialmente affinché sia accertata in maniera inequivocabile da un giudice competente la sussistenza o meno dei requisiti da parte di Callegaro per la partecipazione a MasterChef e, in difetto, siano adottate le conseguenti misure”.
Sulla vicenda è intervenuta anche la trasmissione Striscia la notizia con un comunicato stampa dove sottolinea – con orgoglio, probabilmente – che i servizi dedicati alla vicenda-MasterChef sono stati 38 ed aggiunge: “La casa di produzione non ha mai interpellato Striscia per entrare in contatto con i numerosi chef intervistati dalla trasmissione di Antonio Ricci che avevano testimoniato sulla formazione professionale di Callegaro, ma evidentemente si è convinta che l’indagine condotta dal tg satirico di Canale 5 non poteva essere ignorata, come pure ha cercato di fare sino all’ultimo, prima negando qualsiasi irregolarità, poi tacendo e arrivando infine ad appellarsi al ‘giudice competente’ per tutelare ‘la credibilità del programma e gli interessi di tutti i soggetti coinvolti'”.
Vicenda, finalmente, archiviata?