Le tre rose di Eva 3, dodicesima puntata del 4 giugno 2015: riassunto e foto
Alessandro, Clarissa e Ruggero a un passo dalla verità. Ma il vescovo Carini si assume ogni responsabilità prima di suicidarsi, per salvare Raniero che è suo figlio.
Le tre rose di Eva 3 – dodicesima puntata
Le indagini di Alessandro e Clarissa li portano a un passo dalla verità: intanto scoprono che la chiave di tutto è il pittore Boccanera e partendo dai suoi quadri possono scoprire qualcosa in più. Inoltre scoprono che Enea era un carabiniere, collega del padre di Clarissa e soprattutto conosceva i Gori. Ma quando i due tornano a casa per cercarlo è troppo tardi, Enea è già andato a incontrare Raniero per consegnargli il pezzo di dipinto in suo possesso.
Alessandro e Clarissa arrivano sul luogo dell’incontro, ma troppo tardi: Raniero, prima di scappare, ha già sparato a Enea che, in fin di vita, fa in tempo a dire ad Alessandro solo di occuparsi di sua nipote.
Intanto Tessa è riuscita a farsi perdonare da Massimo e i due finiscono ben presto a letto insieme.
I ricordi di Edoardo sono ancora confusi, ma l’uomo capisce che la chiave di tutto è il piccolo Davide. E infatti convince la madre del bambino a parlare e ad accusare il vescovo di averla raggirata.
Alessandro e Clarissa, seguendo la pista dei dipinti di Boccanera, scoprono che a commissionarne il restauro è sempre la Fondazione Carini. C’è quindi il vescovo dietro a tutto il mistero e alle morti di Villalba? Alessandro ne è convinto, ma non sa come dimostrarlo.
Anche Camerana, per diverse vie e dopo aver rintracciato e minacciato Ferentino, scopre che a capo dell’organizzazione c’è Carini e propone ad Alessandro e Edoardo di vendicarsi insieme. Decidono quindi di incastrare il vescovo facendogli credere che Ruggero è dalla sua parte, mentre Alessandro lo accusa apertamente di tutti i suoi crimini.
Il piano riesce e, dopo che Ruggero fa credere a Carini di essere intenzionato a cedergli tutti i suoi beni, smaschera il vescovo insieme ad Alessandro e Clarissa davanti a tutto il paese.
Lorenzo, dopo aver cercato inutilmente di convincere Laura a non partire per l’Argentina con suo figlio, va da Matteo e gli fa sapere che quel bambino è anche suo. Il giovane Monforte quindi va da Laura e la ferma prima che parta, minacciando di denunciarla se porterà via suo figlio.
Intanto il vescovo Carini è ormai alle strette e noi scopriamo che Raniero è suo figlio. Quest’ultimo convince il padre che l’unica cosa da fare è che lui si sacrifichi. E così Carini si suicida gettandosi dalla finestra, prima che i carabinieri arrivino per arrestarlo. E lascia una confessione scritta, prendendosi tutte le colpe.
Veronica e Raniero sciolgono la setta, e poi la suora testimonia in presenza di Antonio e Alessandro contro il vescovo, fingendo di non essere a conoscenza dei suoi loschi traffici. Alessandro però non è convinto, crede che ci sia dell’altro e esprime i suoi dubbi al maresciallo e al pm che si occupa del caso.
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