Maurizio Crozza a DiMartedì del 9 giugno 2015 (VIDEO)
La copertina satirica del talk show di La7
Maurizio Crozza ha aperto anche stasera la puntata di DiMartedì (live su Blogo) con la consueta copertina satirica.
Il comico, che ha incassato i complimenti del sindaco di Roma Ignazio Marino ospite in studio, è partito commentando gli ultimi sviluppi dell’inchiesta Mafia Capitale:
Ormai a Roma c’è più coda a Regina Coeli che per i Musei Vaticani. Povera Roma, circondata da un traffico inestricabile di malaffare: dal grande raccordo anulare al grande accordo a rubare.
Crozza ha notato che “per Buzzi la corruzione era solo al 3%, stava dentro i parametri di Mastricht. Glielo chiedeva l’Europa“. Quindi a proposito della minaccia dell’uomo della Coop 29 giugno sulla caduta del governo Renzi:
Che razza di minaccia è? Anche se parla Renzi, Civati, Cuperlo cade il governo. No, se parla Cuperlo prima cascano i maroni.
Quindi il passaggio sulla gaffe di Giovanni Toti sui “tre marò” (ieri sera a Porta a Porta) e la possibile idea di una tangenziale Genova-Corsica. Di seguito l’imitazione di Roberto Maroni, con il governatore della Regione Lombardia costretto a stronzizzarsi per contare qualcosa nella Lega.
Impossibile non fare un riferimento al nuovissimo movimento politico di Maurizio Landini. La chiusura sul premier Renzi al G7, anzi al “G6 più Renzi“:
Al G7 Renzi con Obama è riuscito ad accendere un fuoco senza i legnetti, pensa. Solo a forza di strofinargli i coglioni. Renzi è rientrato dal G7 ed è andato alla direzione PD: da Obama a Fassina è come passare, in un attimo, da un orgasmo a una colonscopia.
In apertura di post il video integrale della copertina di Maurizio Crozza.