La Cucina secondo Nina: un programma egoriferito che contribuisce a saturare il genere cooking show
La recensione del nuovo programma di Fox Life.
Nina Palmieri, volto conosciuto soprattutto grazie ai programmi televisivi Sex Education Show, Le Iene e XLove, ha esordito questa sera, domenica 14 giugno 2015, su FoxLife con il programma La Cucina secondo Nina.
Il titolo minimal rende solamente in parte l’idea per quanto concerne i contenuti del programma: in La Cucina secondo Nina, infatti, la Palmieri assaggia tre piatti di uno chef stellato, ne sceglie uno e lo ricrea successivamente nella sua cucina, restando all’oscuro dei passaggi della ricetta e affidandosi esclusivamente alle proprie papille gustative. Una volta terminata la preparazione del piatto, lo chef creatore della ricetta originale procede con l’assaggio, con la verifica degli errori e con le correzioni.
Nella prima puntata, Nina Palmieri è andata a trovare lo chef stellato Riccardo di Giacinto e ha ricreato uno dei suoi piatti più famosi, il Rocher di Coda alla Vaccinara.
La Cucina secondo Nina non si dovrebbe nemmeno definire un esperimento televisivo in quanto di sperimentale, in realtà, c’è ben poco. Il programma della Palmieri, infatti, non aggiunge e non toglie nulla per quanto riguarda il genere televisivo cooking show.
Si tratta, sostanzialmente, di un programma anche abbastanza autoreferenziale (ma senza arroganza, però) dove Nina Palmieri fornisce allo spettatore il suo punto di vista riguardo la cucina gourmet ma soprattutto lo delizia con la propria capacità di riconoscere ogni ingrediente al semplice assaggio (sulla propria pagina ufficiale Facebook, Nina Palmieri scrive che le piace un “sacchissimo” cucinare).
Certo, il pubblico ha l’opportunità di imparare di riflesso quasi tutti i passaggi della realizzazione di una ricetta stellata ma questo particolare non aiuta La Cucina secondo Nina a distinguersi dai numerosi programmi culinari che vediamo ogni giorno.
La Cucina secondo Nina non è un programma brutto, non è quello il senso della critica: Nina Palmieri è come sempre educata, accogliente e aggraziata, riesce ad esserlo anche quando parla di sesso e malattie in altri contesti, non può non esserlo con un argomento leggero come la cucina. Su questo, quindi, non c’è nulla da obiettare fin da subito.
Il problema nasce dal fatto che programmi come La Cucina secondo Nina che nascono da idee di fondo deboli e fin troppo semplici rischiano di saturare un genere che è vero che non sta conoscendo crisi ma che è sempre meglio non manipolare a sproposito per il banale gusto di inseguire le mode.
Non abbiamo dubbi che la passione per la cucina di Nina Palmieri sia sincera ma questa trasmissione sembra essere realizzata esclusivamente per soddisfare questa parte del suo ego e nulla più.