I Duellanti, effetto dejà-vu tra liti scongelate e risse in contumacia
La prima puntata del nuovo programma di Massimo Giletti in diretta su Blogo.
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23.13
Montalbano sta per finire, Giletti sta per iniziare…
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23.30
Tg1 60 secondi prima di Giletti.
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23.3623.36
Si parte con le note di Buoni o Cattivi nello studio de L’Arena. No, non è domenica pomeriggio…
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23.36
“Si parla spesso della tv come Cattiva Maestra, si dice che si è pronti a tutto per gli ascolti… anche io son stato protagonista mio malgrado di qualche scontro, proprio in questo studio…Vogliamo dare una seconda possibilità ai protagonisti di veri scontri televisivi”… Ah, allora entra Capanna?
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23.40
Ed eccoli di nuovo insieme. Arrivano in studio sulle note di Should I Stay or Should I Go.
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23.41
Busi: “Mah, ho detto solo la metà di quello che si meritava”. Principio sì giulivo…
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23.42
Si ritorna all’esegesi del ‘maschio’ da parte di Busi: “E’ stata anche una delusione politica, perché ci ho visto tutto il bigottismo di una certa sinistra. Proprio lei, poi, che si è sempre detta di sinistra”.
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23.43
“E’ stata una battuta infelice, fatta in buona fede” risponde la Parietti. E Busi scatta di nuovo: “E’ anche peggio!”.
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23.44
“Ah, io ho una famiglia di gay”.. dice Alba. Io comunque sento già avvicinarsi il grande maestro Esti…
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23.47
“Tu a me stai zitto non lo dici!” replica Busi. Gli anni passano e tutto resta uguale.
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23.47
“No, ma io voglio capire…. quella sera Busi decide di rimanere”: sfiora l’ammirevole dedizione il tentativo di Giletti di rendere narrativo un fatto vecchio e ritrito. Ma non è la ricostruzione di un giallo, bensì di uno scazzo tra due adulti.
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23,49
“Tu se arrivi al calendario è già tanto… sei da avviamento di terza elementare” insiste Busi.
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23.51
“Io vorrei provare ad approdare a qualcosa” dice Giletti. La domanda è una sola: perché?!
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223.51
Perché Busi è rimasto? “Per le maestranze, altrimenti non sarebbero state pagate”. Parietti smentisce.
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3,57
L’abilità di Giletti di portare il discorso sulla politica: da una parte c’è la Parietti che ricorda le sue campagne di sinistra (dal famoso opuscolo di Lupo Alberto sui profilattici osteggiato dalla Iervolino – anni ’90 – all’omofobia e all’immigrazione, con il padre partigiano; dall’altra l’intellettuale che rivendica la sua vita irreprensibile.
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23.59
No, ma si ripesca anche L’Isola dei Famosi di Busi. Come ne L’Arena si parte da un punto e si arriva da tutt’altra parte…
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00.03
“Perché lei attacca le donne sempre sulla fisicità? Anche alla Venier ha detto che è rifatta…” chiede Giletti. “Perché è l’unica cosa che si capisce a questo livello”.
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00.04
A finale abbiamo imparato una cosa: se non volete far arrabbiare Busi non chiamatelo Aldo e non dategli del tu.
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00.04
“Fa sempre la stessa cosa il dott. Busi, è di una noia mortale..”: questo il commento della Parietti. “Ma io facevo 7 milioni all’Isola… quando sono andato via sono scesi a 3. Io non me la tiro un centesimo di quanto se la tira lei…”.
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00.06
“Io sono la Sinistra, la sinistra che non è tale” sentenzia Busi.
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00.07
“Sto dando fondo a tutta la mia pazienza” dice la Parietti. Non le do torto. “Trovo che Busi non abbia nessuna capacità d’ascolto. Lui ascolta solo lui stesso. Mi ricorda i grandi dittatori.” La tocca piano anche Alba.
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00.10
Insomma, la rissa di quattro anni fa è la scusa per fare una puntata sui due ospiti. Dopo l’Isola di Busi, si torna a una puntata del Processo del Lunedì del 1992 in cui Alba commentò dei gesti antisemiti in uno stadio scatenando la reazione di Pasquale Squitieri, che la liquidò dicendo che “c’è qualcuno che tira fuori le gambe per andare in tv”.
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00.15
“Se mi tagliassi i capelli e mettessi gonne più lunghe sarei accettata di più, ma io devo piacere a me stessa” dice Alba. Busi se ne dispiace: quasi quasi vorrebbe starle vicino per aiutarla.
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00.16
“Il momento è ecumenico. Siete nemici? Vi stringete la mano?” dice Giletti. “Ma io le stringo anche la tetta!”. Ma alla fine la stretta di mano non c’è. Per fortuna.
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00.17
Ohhh, si ripropone lo scontro tra Mussolini e Luxuria, AD 2006 con il “Meglio fascista che frocio”. La politica italiana…
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00.22
La Mussolini in studio non c’è. Pare non abbia accettato l’invito. Quella rissa diventa, quindi, un’occasione per un’intervista di Giletti su quei fatti.
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00.22
Ancora una volta l’offesa passa per un aspetto fisico o sessuale. La cosa che più le dette fastidio fu che quella frase fosse detta da una donna.
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00.25
“Secondo me avrebbe dovuto cogliere l’occasione per scusarsi… Chissà, forse voleva fare una battuta simpatica. Sembra indecisa tra l’essere come il nonno e come la zia Sophia…”. Una cosa è certa: “Io mi riconcilio. Mi sono riconciliata anche con mio padre. Le mie porte sono sempre aperte”. Pubblicità.
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00.31
Giletti trasmette anche un commento registrato di Chiambretti sullo scontro Mussolini – Luxuria.
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00.31
Ah, ci si sposta sulla rissa tra Mussolini e Bellillo nel 2001. Assenti entrambe.
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00.32
Quella volta la Bellillo, interrotta più volte dalla Mussolini, arrivò a prenderla a calci. “Vergognatevi! Questa cosa non la mando in onda!” disse Vespa che il giorno dopo si ritrovò con le due intenzionate ad andare in onda. Lui voleva preservare la rispettabilità del Parlamento, passando per il censore. E così la trasmise: “Per me fu un invito a nozze: la puntata fece il 53% di share, il calcio il 77%”. Parlamento servito.
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00.36
Ma questa intervista a Piero Chiambretti in virtù del fatto che fosse ospite nella famigerata puntata del calcio? (Puntata peraltro dedicata al ‘bon-ton’…)
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00.38
In effetti il momento più bello di quella scena è vedere Chiambretti e Sgarbi alzarsi per dividere le due signore.
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00.38
Un momento indimenticabile e vergognoso nello stesso tempo. Non è più successo che due parlamentari si siano ‘menati’ da Vespa.
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00.39
Ma Giletti ce l’ha proprio con L’Isola dei Famosi, eh! Si rispolvera uno scontro tra Luxuria e Belen.
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00.43
“Anche in quel caso si colpisce sull’aspetto sessuale” insiste Giletti. Sì, più o meno dai fescennini, eh…
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00.57
“Oggi un programma così non sarebbe pensabile. Immaginate un Ligabue, un Eros a farsi ‘trattare così'”, commenta Giletti. Luzzatto gli fa eco notando come i giovani giornalisti siano peraltro sdraiati e non facciano domande scomode. Ai suoi tempi, invece, punzecchiava: e scatta una clip su un suo battibecco con Modugno.
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01.01
“Modugno è il punto di partenza della canzone d’autore, il punto di arrivo è Jovanotti” dice oggi Luzzatto che si trova ‘coraggioso’ a distanza di tanti anni in questo filmato che non aveva più visto. Ammette che all’epoca era ‘accecato’ dall’ideologia, contro i cantanti tradizionali, che poi si rivolse anche contro i cantautori (da cui L’avvelenata di Guccini, giusto per citarne uno).
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01.03
Chi fu il primo a lasciare un programma tv? Pare sia stata Caterina Caselli, in lacrime per il commento di una ragazza che le disse che non cantava, si limitava a parlare. Non era mai successo prima, racconta Arbore.
Dopo aver visto la prima puntata de I Duellanti la domanda è: “Perché?!”.
Perché andare a rivangare risse tv di basso rango con la scusa di portar pace? La risposta più banale potrebbe essere quella di cavalcare il fenomeno acchiappa-Auditel della lite in tv. Un’altra potrebbe essere il ‘desiderio’ di andare oltre, per riabilitare l’immagine resa opaca da un ‘momento di follia’.
Ma di pentimento in questa prima puntata non c’è traccia. Piuttosto l’occasione è gradita per servire risse ‘scongelate’ – riproposte anni dopo essere stata anche digerite. Così congegnata, l’operazione non rientra neanche nel filone del talk leggero, estivo, scacciapensieri. Rientra, piuttosto, in un nutrito filone narrativo, intergenere, molto caro a un popolare personaggio di fantasia creato da Lillo & Greg.
Rivedere Aldo Busi e Alba Parietti litigare ancora animatamente sugli stessi argomenti a quattro anni dal loro epico scazzo non ha suscitato in me nessuna curiosità da dietro le quinte, da ‘come sarà andata a finire’. La curiosità maggiore, piuttosto, era rivolta a Giletti: il mio pensiero ‘guida’, non potendo cambiare canale, è stato “chissà dove vuole arrivare”. Temo da nessuna parte.
L’intento pacificatore dichiarato da Giletti, ammesso che ci sia davvero, da solo non basta: serve la buona volontà dei rivali. Volontà che però latita. I rivali sono ancora caldi e pronti allo scontro e regalano grandi soddisfazioni al conduttore con uno scambio degno delle migliori risse tv. Tra la Parietti che evoca gli spettri dei grandi dittatori per dipingere lo stile dialettico di Busi e lo scrittore che non manca di insultarla, la rissa è servita. Ma è scongelata. Non è fresca, né di stagione. E come insegnano i grandi chef in tv, per avere un piatto di qualità ci vogliono prodotti freschissimi. “Speriamo di avervi divertito, intrattenuto” dice Busi in chiusura. Il re, dunque, è nudo. E’ tv, bellezza (con o senza ‘canotti’).
Quando poi si passa allo scontro tra Vladimir Luxuria e Alessandra Mussolini a Porta a Porta nel 2006, si testa una nuova fattispecie di confronto: quello in contumacia. La Mussolini non accetta l’invito di Giletti e il giornalista dedica il blocco alla sola Luxuria, che quindi ricostruisce i fatti senza contraddittorio. In questo caso mi sembra venga meno il presupposto stesso della narrazione riappacificatoria: la controparte ha rifiutato la convocazione. La domanda quindi resta sempre la stessa: perché insistere?
La domanda che invece si pone con insistenza Giletti è perché nelle risse si punti tanto sulle offese di tipo fisico e sessuale. Diciamo che è almeno dai fescennini che il triviale passa per questi due ‘macrotemi’. A dirla tutta, l’insistenza di Giletti mi fa venire in mente il PM Tommaseo de Il Commissario Montalbano. Sarà suggestione, visto che il Commissario ha fatto da traino.
Giletti prova a scavare, a cercare ragioni, ad analizzare dinamiche e retroscena come se ci trovassimo sul luogo di un delitto, rimestando anche nei precedenti dei singoli protagonisti, quasi a voler ricostruire la ‘fedina penale’ degli ospiti con tutti i reati di rissa, molestie e disturbo alla quiete pubblica, tanto amati dalla tv. In questo caso, però, non c’è nessun omicidio su cui investigare, ma – come già detto nel live – solo uno scazzo tra adulti. Scazzo, peraltro, vecchio di anni, se non di decenni.
E a proposito di liti in prescrizione, la terza parte della prima puntata è dedicata a un faccia a faccia tra Mario Luzzatto Fegiz e Mauro Pica Villa, figlio di Claudio, simulacri di uno storico confronto tra il Reuccio della melodia all’italiana e il pubblico di sessantottini che prendeva la parola in Speciale per Voi, di Renzo Arbore. Sarà per la mia passione per la storia – e per le Teche Rai – ma ho trovato questo il momento più interessante: uno spaccato sul costume e sulla storia della tv, che insegna come tutto il male del pubblico parlante non deriva da Amici di Maria De Filippi.
In sintesi al termine di questa prima puntata de I Duellanti mi ritrovo con un paio di certezze in più: la prima che avrei vissuto benissimo anche senza rivedere Busi e Parietti offendersi a gratis – o meglio per il solo piacere di farlo in tv-; la seconda è che di certa tv non si butta via niente: i vecchi saggi, portatori della tradizione contadina, direbbero probabilmente che è un po’ come il maiale…
VI lasciamo, però, rinnovando l’appuntamento con la seconda e ultima puntata (per ora) de I Duellanti, lunedì 13 luglio alle 23.30.
I Duellanti | Prima puntata | 6 luglio 2015 | Diretta
I Duellanti | 6 luglio 2015 | Anticipazioni
I Duellanti è il nuovo programma di Massimo Giletti destinato alla seconda serata del lunedì di Rai 1. Andato in ferie Bruno Vespa con il suo Porta a Porta, la fascia serale viene occupato da Giletti che ricostruisce e ‘ripiana’ i grandi scontri consumatisi davanti alle telecamere. Un programma forse ‘ispirato’ dal duro scontro tra Giletti e Capanna in una puntata de L’Arena in cui son volati libri (e anche sanzioni da parte della Rai). Per ora previste due puntate, in onda stasera e lunedì prossimo. Ma vediamo quali storie e quali personaggi animeranno la prima puntata di questo nuovo talk show.
I Duellanti | 6 luglio 2015 | Ospiti prima puntata
Il primo duello vede l’un contro l’altro armati Aldo Busi e Alba Parietti a quattro anni dal feroce botta e risposta con cui si aprì l’ospitata dello scrittore nel programma della Parietti Alballoscuro, su La7. Un’occasione per rinnovare le ostilità o per ripianare vecchie ruggini?
Tra le risse tv decisamente memorabili, alcune si son consumate nel salotto di Porta a Porta, per di più tra signore. In questa prima puntata Vladimir Luxuria ricorderà lo scontro con Alessandra Mussolini in una puntata del talk di Vespa del 2006 rimasta nella storia del talk politico per quel “Un figlio? Meglio fascista che frocio” della Mussolini. In studio con Luxuria anche Vespa, che ricorderà cosa avvenne a telecamere spente.
Per restare nei dintorni di Vespa si racconterà anche lo scontro, persino fisico, avvenuto sempre tra le bianche poltroncine della Terza Camera dello Stato ma nel lontano 2001 tra la la Mussolini e l’allora ministro delle Pari Opportunità Katia Bellillo.
Per chiudere si rispolvera la ‘madre’ di tutti i confronti-scontri televisivi, “Speciale per Voi”, condotto da Renzo Arbore, nel quale i cantanti si sottoponevano alle domande, senza filtro, di pubblico e critica: si riproporrà il confronto tra Mario Luzzatto Fegiz e Mauro Pica Villa, il figlio del ‘reuccio’ Claudio.
I Duellanti | Come seguirlo in tv e in live streaming
I Duellanti va in onda lunedì 6 e lunedì 13 luglio 2015 intorno alle 23.30, e fino all’una di notte, su Rai 1. Il programma è trasmesso in live streaming su Rai.tv ed è disponibile poi on demand sul portale Rai.
I Duellanti | Second Screen
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