The Pills: “Siamo da Netflix, basta Youtube…”
The Pills a Giffoni 2015 per tenere una Masterclass a un centinaio di giurati +18 e noi li abbiamo incontrati prima della ‘lectio’.
“Noi raccontiamo storie. Non importa che siano da 10′ o da un’ora e mezza: il mezzo cambia, ma noi siamo sempre gli stessi”
così Luigi di Capua a Blogo, nell’intervista (tra il serio e il faceto) che ci ha concesso insieme a Luca Vecchi e Matteo Corradini prima di incontrare una classe di giurati del Giffoni 2015. I tre non raccontano nulla del loro primo film, Mezzogiorno meno un quarto, diretto da Luca Vecchi, debutterà al cinema nel 2016. Il ‘collettivo artistico’ esploso sul web, è approdato nell’access prime time nella scorsa stagione con Zio Gianni, web series con Paolo Calabresi di cui si stanno per girare 25 nuove puntate da 8′. Ma non è una contraddizione in termini parlare di ‘web serie per la tv’? Tutto è narrazione, ci rispondono. E poi Zio Gianni, dicono, non appartiene alla categoria
“Zio Gianni non è una serie per la tv, ma una web serie”
rispondono seri. Anche se a questo punto mi domando cosa indichi quel ‘web’ nel nome del formato, se non indicare una durata inferiore ai 10′ per un prodotto che comunque va in tv e ne segue le logiche, diversamente da quanto accadde con The Pills, messo in onda dopo la realizzazione per la fruizione online.
“Abbiamo iniziato a girare da un paio di giorni” dicono, che ovviamente non si sbilancia sul futuro del protagonista. Potrebbe lasciare la casa condivisa con gli studenti, potrebbe non farlo da solo…”
Nella chiacchierata con i ragazzi della Masterclass, però, il terzetto si lascia andare molto più di quanto fatto con i giornalisti, con i quali hanno sfoderato per lo più la modalità ‘intrattenimento’ prima di entrare in modalità ‘produttori’, sceneggiatori, autori con l’uditorio che li ha ascoltati per un’oretta. E soprattutto narratori, contro invece la ‘deriva’ gamers di Youtube, sempre più attenta al profitto e sempre meno interessata ai contenuti. Anche per questo se ne sono allontanati, dedicandosi ad altri progetti, come quello cinematografico.
“Non è uno collezione di sketch. E’ un film vero e proprio”
continuano a sottolineare come se davvero nessuno fosse pronto a credere alle loro parole.
Ma ne abbiamo parlato con loro. Godetevi la video-intervista a Blogo.