In onda, Francesca Barra: “Rido delle critiche, abbiamo avuto consenso trasversale”
Francesca Barra si è prima sfogata nell’intervista a La Stampa, contro le critiche ricevute a In onda, e poi ha smentito tutto su Facebook
Se c’è una conduttrice che ha animato le cronache televisive estive questa è Francesca Barra. Una delle nuove leve della sexy tv parlata, ribattezzata Tiki Girl dal social Mediaset insieme alle showgirl Melissa Satta e Eleonoire Casalegno (è stata con loro opinionista fissa di Tiki Taka), ha fatto il grande salto verso la co-conduzione di In onda. Qui è finita nell’occhio del ciclone per i suoi scontri con Feltri e Crocetta e le loro frecciatine contro di lei.
La Barra e Gianluigi Paragone passeranno il testimone al duo Parenzo-Labate nel mese di agosto, dopo aver condotto la striscia serale di La7 a debita distanza. Intervistata dal quotidiano La Stampa qualche giorno fa, la giornalista aveva risposto alle critiche puntando sulla solita tirata femminista:
Quello che mi dispiace è di ricevere sempre critiche come donna e non come professionista. Una volta se la sono presa anche con il mio smalto rosso. Non sanno che sono saltata sul treno della trasmissione da Milano per Roma il giovedì per il lunedì. Mi hanno chiamata all’ultimo e ringrazierò sempre per questo Paragone, ma lo smalto semipermanente me l’ero fatto prima di sapere che avrei condotto una trasmissione tutti i giorni. A parte questo, di abiti succinti ne vedo ovunque in tv e i critici non mi pare si spertichino a censurarli. Allora non li trovo credibili. Io non appartengo a nessuna parrocchia, mi criticano per questo”.
Poi la Barra, sempre buttandola sul sessismo, ha ricordato di aver già lavorato con Paragone a La gabbia e in radio e di aver collaborato con programmi di informazione Mediaset, dopo aver condotto lo stesso Omnibus Estate su La7.
Ieri è arrivata la precisazione sulla sua pagina Facebook, proprio in merito all’intervista rilasciata a La Stampa:
“Non era uno sfogo come altri quotidiani e siti stanno sostenendo, riprendendola. Non era una difesa.
Mi dispiace deludere chi si aspettava delusione o liti, ma a In Onda è andata davvero bene. Era un’intervista anche allegra durante la quale il collega mi ha chiesto di commentare alcune critiche (due a dire il vero che poi son diventati improvvisamente tutti). Ho commentato il tweet di un giornalista che dopo due puntate ha soltanto scritto: di in onda ci ricorderemo il colore dello smalto della barra. E su Feltri ho cercato di smorzare i toni.
Ma ho anche parlato invece del consenso trasversale che ho e che abbiamo ricevuto, del lavoro di squadra, degli effetti positivi.
Ho commentato alcune bufale ridendo. E sapendo che fa parte, purtroppo, del gioco. Che io non sia braccia rubate alla discoteca non c’è bisogno di confermarlo o smentirlo, no?
Devo ancora ricordare gli anni in radio rai, i libri, le inchieste? Spero di no.
Hanno stravolto il titolo (poi corretto), e qualcuno ha ripreso l’intervista facendola passare come sfogo. Che sfogo non è. Sono felicissima del risultato, della conduzione, dell’opportunità, di aver lavorato con Paragone e di essere tornata a la7. Quindi basta con i complotti . Esistono anche esperienze e critiche felici. Fatevene una ragione. E le critiche ci saranno sempre. Alcune costruttive, altre da ignorare. L’ha scritto bene il giornalista de La Stampa, Francesco Rigatelli: ‘La stessa forza, in cui c’è tutto il sole della sua Basilicata, con cui sorride delle critiche e che permette al dispiacere di scorrere via’. Si sorride e si ringrazia. Questa sono io.
Buona estate a tutti”.
Insomma, la Barra è felicissima. Nessuno tocchi la Barra.