Nei giorni scorsi abbiamo dato conto delle riserve espresse dal Club Alpino Italiano – in particolare dalla Commissione interregionale tutela ambiente montano – nei confronti del nuovo reality vip di Rai2 Monte Bianco, prodotto da Magnolia (il format è nato dal lavoro comune di Magnolia Italia e Zodiak France nell’ambito delle attività dell’IDB, International Development Board. Stavolta a scagliarsi contro il programma di Caterina Balivo, girato nelle scorse settimane a Courmayeur e in onda nella prossima stagione televisiva (al termine della nuova edizione di Pechino Express), è Mountain wilderness Italia, che in una nota stampa lo definisce “una sorta di Isola dei Famosi“.
Secondo il movimento ambientalista, l’adventure game, che vedrà sfidarsi in prove di alpinismo personaggi noti, affiancati da guide alpine, è una “sconsiderata mercificazione spettacolare dell’alta montagna“.
Per il Comitato etico-scientifico dell’organizzazione – di cui fanno parte, tra gli altri, lo scrittore Erri De Luca, il giurista Stefano Rodotà e il fotografo naturalista Stefano Unterthiner – “sconcerta chiunque abbia a cuore il senso dell’esperienza alpinistica, constatare che le guide valdostane, pur essendo eredi di una nobile tradizione, si prestino a contribuire – senza arrossire – a una simile umiliante farsa“.
Mountain wilderness “invita i responsabili della Rai a recedere da una simile, squallida e diseducativa profanazione“.
Da parte della tv pubblica e della produzione di Monte Bianco, per il momento, non arrivano repliche e/o commenti (salvo quelli del direttore di rete Teodoli, di qualche giorno fa). Difficilmente salterà la messa in onda a fine 2015 su Rai2. Ricordiamo che al programma ha lavorato come curatore e autore Leopoldo Gasparotto, che ha voluto accanto a se l’alpinista Simone Moro.