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Anna & Yusef, su Raiuno l’emergenza migranti raccontata attraverso un messaggio di tolleranza

Su Raiuno Anna & Yusef, miniserie con al centro una donna italiana ed un uomo magrebino costretti ad affrontare una situazione di pericolo e tensione in Tunisia, dove la Primavera Araba costringe numerose persone alla fuga

pubblicato 7 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 11:11

Di fronte all’emergenza migranti ed alle discussioni -tra polemiche e proposte, come quella di ieri di Papa Francesco, che ha chiesto ad ogni parrocchia e monastero europeo di ospitare una famiglia di profughi- che ne seguono, Raiuno ha deciso di mandare in onda una miniserie in due puntate che tratta proprio il tema dei migranti e della tolleranza. Anna & Yusef, in onda questa sera e domani alle 21:15, racconta infatti la storia di due persone, un’italiana ed un magrebino, alle prese con le discriminazioni di tutti i giorni e con i cambiamenti del Paese di lui.

Anna (Vanessa incontrada) è una fisioterapista che incontra Yusef (Adel Bencherif), magrebino proveniente da una famiglia benestante ma che ha da tempo deciso di vivere in Italia senza pesare sulle tasche dei suoi genitori. I due iniziano una relazione ed hanno una figlia, Nadira (Elettra Rossiello): nonostante gli sguardi di qualcuno, Anna e Yusef sono contenti, fin quando un equivoco costringere i due a separarsi.

A causa di uno scambio di persona, infatti, Yusef viene accusato di far parte di un clan mafioso e, per questo, espulso dall’Italia. L’uomo ritorna in Tunisia dove, però, gli eventi della Primavera Araba stanno mettendo in difficoltà chiunque.

Spaventata e decisa a non stare senza di lui, Anna decide di partire per la Tunisia con Nadira. I due si reincontrano, ma l’idillio dura poco: Anna perde le tracce di Yusef che, intanto, scopre che il suo omonimo è rimpatriato. Le sommosse della Primavera Araba spingono Anna a cercare una via di fuga con Nadira. L’unica via sembra essere quella di salire a bordo di un barcone, su cui si trovano numerose persone in cerca di salvezza da una situazione ormai drammatica.

La miniserie, scritta da Maura Nuccetelli, Nicola Cometti ed Urbano Lione, è diretta da Cinzia Th Torrini, che ha scelto come protagonista femminile la Incontrada dopo aver lavorato con lei in Un’altra vita. Con questa fiction, la Rai vuole rappresentare il dramma dei migranti affrontandolo dal punto di vista dell’integrazione tra popoli: un tema molto attuale, e che per questo deve essere raccontato, come ha spiegato durante la conferenza stampa Tinny Andreatta, direttrice di Rai Fiction:

“E’ una storia che sta molto addosso all’attualità, parla dei clandestini, delle primavere arabe, del dramma dei barconi e dello sfruttamento del lavoro. Si trattano questi temi attraverso una storia calda di una donna italiana e un uomo maghrebino che devono affrontare il pregiudizio prima di tutto delle loro famiglie. Abbiamo cercato di uscire fuori dagli stereotipi.”

La fiction avrebbe già suscitato qualche polemica nella scena di Anna che sale sul barcone. A questo proposito, la Andreatta ha sottolineato la necessità di una scena di questo genere a livello narrativo:

“Il barcone è una scelta forte dettata dall’irrazionalità. La scelta brusca è causata dal padre di Yusef. Non abbiamo polemizzato sull’efficacia della diplomazia italiana”.

Anna & Yusef prova quindi a raccontare una storia ispirata in parte alla realtà (in particolare alle immagini di una donna dai capelli biondi a bordo di un barcone), ma con la sensibilità di un racconto che vuole analizzare una situazione focalizzandosi su temi che vanno al di là delle questioni politiche.

Vanessa Incontrada