Anna & Yusef, una guida alla Tolleranza per principianti che si dimentica dell’emergenza immigrazione
Anna & Yusef tratta il tema dell’immigrazione tramite un racconto che non sfrutta la tematica sociale ma che si concentra sulla storia dei protagonisti, somigliando più ad un romanzo rosa con buone intenzioni e senza riuscire a dare il via ad un dibattito sul tema
Le polemiche sulla questione migranti che sentiamo tanto in questi mesi non sembrano trovare ulteriore benzina da Anna & Yusef: la miniserie di Raiuno, infatti, preferisce toccare altri lidi, quelli del romanzo rosa, della fiaba a sfondo attuale, del dramma tinto di elementi leggeri per favorirne la fruizione del pubblico.
La fiction di Cinzia Th Torrini, infatti, era stata presentata come una storia d’integrazione e di amore, sullo sfondo della Primavera Araba e dell’emergenza immigrazione che, quattro anni fa (ovvero l’ambientazione della miniserie) come oggi, suscita ancora accesi dibattiti.
La scelta degli autori, però, è stata quella di concentrare la prima parte del film-tv sulla vicenda romantica e sul detto e non detto tra i protagonisti, Anna (Vanessa Incontrada) e Yusef (Adel Bencherif), lei alle prese con la diffidenza dei suoi genitori nei confronti di un ragazzo non italiano; lui costretto a sentirsi dare spesso del “tu” ed ad essere visto con diffidenza dagli altri a causa delle sue origini.
Così facendo, però, il tema dell’immigrazione passa in secondo piano, svilendo le buone intenzioni della fiction, che si ritrova a concentrarsi sul filone romanzato, trasformandosi in un film-tv simile a quelli tedeschi, con tanto di colonna sonora nei momenti più drammatici che richiamano proprio quelle produzioni. E se la seconda parte del film-tv potrebbe essere più attenta alla tematica sociale rispetto alla prima, non basta come scusa per giustificare metà racconto tutto ad uso e consumo della fiction leggera e d’intrattenimento.
Difficile riuscire a trovare spunti di riflessione quando la trama sembra voler essere una guida alla Tolleranza per principianti: personaggi didascalici che si mettono dalla parte di chi accetta la diversità o di chi la rifiuta. Non c’è spazio per il dubbio (fatta una breve eccezione per il capo di Yusef, interpretato da Gioele Dix): in Anna & Yusef o appoggi l’integrazione o la respingi, senza la possibilità di capire e di dare le ragioni del proprio timore.
Forse, era proprio questo ciò che avrebbe potuto rendere Anna & Yusef una fiction a tematica sociale: raccontare un dramma attraverso non solo il punto di vista di chi l’ha vissuto, ma anche di chi (e sono molti nel nostro Paese) ha paura di queste persone, in arrivo da un Paese straniero, in cerca di aiuto e non di una semplice fiaba.