Quelli che il calcio, Ubaldo Pantani parodia il profeta Benigni: “Provo la grande gioia di fatturare”
Il Roberto Benigni imitato da Ubaldo Pantani ha anticipato a Quelli che il calcio: “Spiegherò l’alfabeto su Rai1 in 21 serate-evento”
Ci vuole coraggio a fare il verso in Rai al Dio dei comici italiani, l’intoccabile Roberto Benigni. Lo ha fatto Ubaldo Pantani in un’azzeccatissima imitazione nella prima puntata di Quelli che il calcio.
Abbiamo visto entrare in studio, con tanto di jingle de La vita e bella, un Benigni identico all’originale, che trasuda entusiasmo ridondante da tutti i pori:
“Vorrei fare una capriola, ma non sono un capriologo. io vorrei essere un piccione e volare sulle vostre teste a una ad una e lasciarvi un regalo”.
Poi l’ammissione più irresistibile di tutte:
“Provo una gioia talmente indescrivibile che mi vien voglia di fatturare”.
Per non parlare della battutaccia da toscanaccio su Pizzul:
“E’ passato dall’1-4-2 all’144, con quella voce erotica fa impazzire le donne”.
A questi lunghi toni cerimoniosi è seguita l’anticipazione più clamorosa di tutte del suo prossimo evento in Rai, dopo la Divina Commedia, la Costituzione e i Dieci comandamenti:
“Rai1 è la Terrasanta dello spettacolo italiano, l’Italia è pronta per la mia lettura dell’alfabeto italiano. Saranno 21 speciali, io farò 26 puntate per Rai International, fino alla X che tanto ha fatto il calcio”.
Insomma, una parodia che ha demolito il mito profetico di Benigni per enfatizzarne la parziale vacuità. Al termine dell’imitazione il sommo attore ci ha regalato una lettura d’autore dell’alfabeto, con tanto di leggio che riproponeva le lettere una sotto l’altra per tenergliele a mente.
Con il tormentone “Che maraviglia” è andato via, rendendoci ansiosi di scoprire se quest’imitazione sarà riconfermata nella prossima puntata.