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Il giovane Montalbano 2, prima puntata 14 settembre 2015: riassunto e foto

“L’uomo che andava appresso ai funerali” è il primo episodio della seconda stagione de Il giovane Montalbano.

pubblicato 15 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 10:47

Il giovane Montalbano 2, prima puntata: “L’uomo che andava appresso ai funerali”

Salvo Montalbano ormai si è inserito perfettamente all’interno del commissariato: tra Mimì Augello, Catarella, Gallo, Paternò e Fazio si sente completamente a suo agio, essendo riuscito a instaurare un particolare rapporto con ciascuno di loro. Intanto Carmine, il padre di Fazio, nonostante la pensione continua a bazzicare in commissariato, portando ogni volta la sua esperienza di vecchio poliziotto.

La puntata si apre con un funerale e un omicidio. Ad essere ucciso è Pasqualino Cutufà, un singolare individuo pacifico e innocuo, che, da quando era stato costretto a smettere di lavorare a causa di un incidente in un cantiere, aveva come assidua occupazione quella di andare a tutti i funerali di Vigata. Chi poteva avere interesse, quindi, ad ucciderlo con un colpo di pistola alla testa?

Le indagini di Salvo lo portano sulla strada di Ernesto Guarraci, ex imprenditore edile in rovina, nonché proprietario del cantiere presso il quale Pasqualino aveva perso la gamba. Tra di loro, infatti, era in corso un processo per il risarcimento. Ma questo incontro con Guarraci porta Montalbano a dover aprire anche un’altra indagine: la moglie dell’uomo, infatti, Giovanna Bonocore, è scomparsa da giorni. Le due indagini non sembrano però essere collegate.

Se infatti Salvo scopre che il povero Pasqualino è stato ucciso da un malato terminale con cui aveva avuto una discussione per la questione dei funerali, la storia della Bonocore si conclude con il ritrovamento del suo cadavere: è stato il marito a farla uccidere da due loschi individui.

Nelle due indagini si va a inserire anche un attentato di cui rimangono vittime Salvo e Mimì. E se in un primo momento l’attacco sembra essere legato a uno dei casi, poi Salvo scopre che è una ‘punizione’ da parte di un marito tradito per una delle tante avventure di Augello.

Intanto Livia è arrivata a Vigata. La relazione col commissario dovrebbe procedere a gonfie vele, ma la giovane donna in quei giorni è particolarmente strana – umore incostante, telefonate furtive, bugie -, tanto che Salvo comincia ad avere sospetti, fomentati dal malizioso Mimì, che mette in testa al commissario che possa esserci un amante.

Salvo inizia a capire che Livia gli racconta piccole bugie; specie quando, con una scusa, lei si allontana per un giorno intero da Vigata. Tutto fa pensare che ci sia un altro uomo.

In questa fase di incertezza, Montalbano nel corso delle indagini fa pure la conoscenza di Stella Parenti, la direttrice di una filiale bancaria di Vigata, che, oltre a dare un’utilissima collaborazione alle indagini, rivela immediatamente un particolare feeling con il giovane commissario. Ma lui in questo periodo ha in testa solo Livia.

La strana situazione con la compagna continua, finché lei, sconfessando i torbidi sospetti di Salvo, rivela di avere incontrato a Palermo un suo ex professore dell’università, che le ha fatto un’ambiziosa proposta di lavoro: dirigere uno studio di architettura a Toronto.

Da una parte Montalbano è sollevato che Livia gli sia più che fedele, dall’altra la prospettiva di un trasferimento della donna in Canada si profila come un ostacolo davvero troppo grosso per la loro relazione. Alla fine però Livia decide di restare in Italia, non vuole staccarsi da Salvo e sente che ormai Vigata è anche casa sua. E Salvo, in un impulso davvero incontenibile, le chiede di sposarlo prima che la compagna parta. Livia, radiosa, accetta. Ma Montalbano sembra essersi già pentito.