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Matrix 2015, l’invasione del populismo: nel “servizio pubblico” di Telese le parole valgono più di mille immagini

Matrix torna nella seconda serata di Canale 5 con una nuova stagione: la prima puntata live su Blogo.

pubblicato 17 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 10:45

“Se esiste un servizio pubblico stasera ne stiamo facendo un pezzo…”

Così Luca Telese commenta il (bel) reportage di Francesco Fossa che ha puntellato la prima puntata della nuova stagione di Matrix. Certo, il lungo viaggio compiuto dall’inviato del talk (ormai l’unico) di Canale 5 è un interessante documento del lungo viaggio che quotidianamente compiono i migranti/rifugiati sbarcati a Lesbos per raggiungere la Germania, alla ricerca di una nuova vita, o spesso di una vita e basta, che li porta ad attraversare un’Europa schizofrenicamente divisa tra muri e accoglienza, generosità e respingimenti, diritti universali e chiusura propagandistica. Questo però non basta a fare “servizio pubblico”, tanto più che intorno al reportage è stata costruita una narrazione che (mi) sembra, a sprazzi, vanificare l’impegno dei reporter a seguito della “invasione” di migranti.

“Siamo il primo talk che vi dice i migranti da dove arrivano e perché”

aggiunge Telese. Non ho elementi per confutarlo, ma la quantità di talk sull’argomento in onda nelle ultime settimane mi fa pensare che l’affermazione sia un ‘tantino’ eccessiva. D’altro canto, il tono solenne e l’afflato iperbolico con cui Telese si rivolge al pubblico finisce per ammantare il tutto di un vago sapore ‘promozionale’ che strizza l’occhio a soluzioni retoriche tipici di altri talk del Biscione, solitamente in onda su Rete 4.

Al netto dei ‘roboanti’ claim di Telese – comprensibili nella logica di una prima puntata e di un prodotto da piazzare in un contesto concorrenziale piuttosto omogeneo – ciò che mi ha colpito in qesta prima puntata di Matrix è la scelta lessicale nel commentare l’argomento del giorno, l’immigrazione, nei cartelli/titoli che hanno accompagnato la puntata e le immagini del reportage di Fossa.

“Stanno arrivando”

è il cartello iniziale, la quinta con cui Telese lancia la puntata del prologo pre-pubblicitario.

Seguono, nell’ordine:

Immigrazione, arriva l’invasione: siamo pronti?
Immigrazione, arriva l’invasione: milioni alle frontiere?

Immigrazione, inizia l’era dei muri d’Europa
Immigrazione, la grande marcia dei migranti
Immigrazione, ecco come si superano muri e frontiere

Immigrazione, giusto accogliere come dice il Papa?
Accoglienza, un paese si ribella: “Non li vogliamo”

Immigrazione, arriva l’invasione: siamo pronti?

Beh, tolto quello ‘di mezzo’, che richiama la grande marcia dei migranti, gli altri hanno qualche ‘vaga’ connotazione negativa. Diciamo che ho più l’impressione di essere capitata a Quinta Colonna che in un programma di approfondimento della BBC. Quando poi l’ospite ‘di colore’ del parterre, Ramona Badescu, si lascia andare a un “… e i politici che fanno” mi sento a casa.

Ma torniamo alla questione lessicale: ogni scelta linguistica ha un suo preciso valore e quelle di Matrix conducono a una precisa connotazione argomentativa. Mai come in questo caso, le parole valgono più di un’immagine. Più delle immagini del reportage di Fossa. Anzi, talvolta ho la sensazione che vadano in contrapposizione.

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Ma a proposito di parole, il talk soffre degli ormai consueti limiti del genere: con un parterre composto da interlocutori politici scarsamente inclini all’onestà intellettuale – che si impelagano nella lettura parziale di dati, usato, come sempre (e aggiungo, purtroppo), pro domo propria – che mescolano piani, confondono problemi, agitano gli animi col solo intento di uscire ‘vincitori’ dal battibecco, non di far chiarezza al pubblico a casa, difficile arrivare a un’informazione che sia imparziale, oggettiva, concreta, efficace. Se poi si cerca di costruire un parallelo tra i migranti in arrivo da Africa e Medio Oriente e i giovani ‘emigranti’ italiani andati a Londra a cercare fortuna, qualche perplessità sulla costruzione argomentativa della puntata può anche, legittimamente, sorgere.

“Noi vi diamo gli elementi, poi giudicate voi”

dice Telese.

Giusto, ma difficilissimo da fare in tv, per di più in un talk, tanto più che bisognerebbe creare un ambiente ‘sterile’ per arrivare a cotanto risultato.
A ‘impalcare’ un minimo di autorevolezza e di ‘neutralità’ ci provano due dei tre ospiti del mondo del giornalismo, Paolo Valentino del Corriere della Sera e Pietrangelo Buttafuoco, ma facili prede, poi, del propagandismo di professione.
L’obiettivo dichiarato di Telese, peraltro, che si scontra con la struttura del talk stesso: in circa due ore si cerca di far parlare dieci persone (tra ospiti in studio e collegamenti) a commento di un reportage da trasmettere, servizi vari da lanciare (tra cui quello di Sabrina Scampini, apparsa in studio appena venti minuti prima della fine che mi ha dato l’impressione di essere relegata a un ruolo da ‘schedina’) e con una forma di dibattito da alimentare. Dibattito che, visto il parterre e considerato l’argomento, non riesce a uscire dalla sterile contrapposizione tra ‘Sinistra Buonista’ e ‘Destra disumana’.

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Poco tempo, troppe parole o meglio filastrocche già sentite, ripetute, digerite, vomitate. Altro problema del genere talk, il sostanziale appiattimento delle opinioni, tutte considerate di pari valore e livello, tutte uniformate dalla necessaria ‘libertà d’espressione’. E no, certe opinioni valgono più di altre, semplicemente per il fatto di non essere di parte. E questo aspetto pare essersi del tutto perso nei talk tv.

“Sapete la filosofia di Matrix: tutte le opinioni sono legittime, anche le più estreme, purché espresse civilmente. Vorremmo che da ogni puntata voi uscite sapendo qualcosa di più e vorremmo farvi vedere qualcosa che non riuscireste a vedere in un altro modo”

ricorda Telese in apertura. Vero, battibecchi non ce ne sono e, al primo accenno, Telese (nonostante il tono di voce sempre alto e vagamente ansiogeno, tipico del giornalismo contemporaneo) richiama all’ordine. Ma forse è tempo di mettere da parte i talk (o forse potrebbe aiutare togliere i politici dal talk) e darsi al reportage. E a proposito di “servizio pubblico”, troppo spesso dimentichiamo programmi di poche parole e di tante immagini, come Terra! (giusto per restare al Biscione), capaci di raccontare più di tre ore di ‘diretta’.

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La cosa buona di questa prima puntata di Matrix? Oltre il reportage, l’audio delle telefonate di Radio Padania Libera – ormai oggetto di una ‘rubrica’ anche a La Zanzara di Cruciani. In questo caso le immagini non servono, bastano le voci e le parole di chi vorrebbe dar fuoco a tutti.

Altra cosa buona? La cadenza settimanale. E aspettiamo la prossima puntata.

Matrix | 16 settembre 2015 | Prima puntata in diretta

Matrix | 16 settembre 2015 | Anteprima

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La stagione di Matrix 2015-2016 parte questa sera, mercoledì 16 settembre, su Canale 5 intorno alle 23.30 con Luca Telese ancora alla conduzione dell’unico – ormai – talk politico dell’ammiraglia del Biscione. Cambia anche la cadenza dell’appuntamento che da quest’anno si riduce alla sola seconda serata del mercoledì.

 

Matrix 2015-16 | Anticipazioni prima puntata

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Terza stagione alla guida di Matrix per Luca Telese, che riparte dal tema più caldo dell’agenda europea degli ultimi mesi, l’immigrazione. Proprio per la prima puntata, Telese ha percorso i 4.000 km che mediamente percorre un profugo sbarcato in Grecia per raggiungere i confini dell’Ungheria, ora chiusi per volere del Governo, e da qui muoversi verso una delle ‘terre promesse’, la Germania di Angela Merkel. Un viaggio tra speranze, morte, disillusione, confusione politica ed emergenza umanitaria, tra bisogno di integrazione e muri in via di costruzione.

A discuterne in studio Giovanni Toti, Claudio Borghi, Gennaro Migliore, Elisabetta Piccolotti, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello De Angelis e Ramana Badescu. Collegamenti con Londra e i suoi emigrati italiani e con Chiuduno (Bg) per la festa della Lega Nord.

Matrix  2015-16 | Come seguirlo in tv e in live streaming

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Matrix va in onda ogni mercoledì in seconda serata su Canale 5. Non è possibile seguire il programma in diretta streaming, ma le puntate sono disponibili on demand su Video Mediaset.

 

Matrix 2015-16 | Second screen

Per commentare la prima puntata della nuova stagione, la terza della gestione Telese, vi consigliamo, ovviamente, il nostro live-blogging l via dalle 23.30 su TvBlog. Per seguire gli aggiornamenti social, ricordiamo che Matrix non ha una sua pagina ufficiale su Facebook ma ha un profilo Twitter ufficiale, @MatrixCanale5. L’hashtag per commentare è #Matrix.