Grand Hotel, ultima puntata 22 settembre 2015: riassunto e foto
L’ultima puntata di Grand Hotel: ecco cosa è successo.
Grand Hotel, ultima puntata
Mentre Pietro sta cercando di metabolizzare la morte di Caterina, Adele nota qualcosa di strano nel lago e, per scoprire di cosa si tratta, finge che le sia caduto lì il suo anello di fidanzamento. Così Marco e Pietro, quasi per sfida, si gettano nel lago alla ricerca del gioiello, trovando invece lo scheletro di una donna. Un nuovo caso per l’ispettore Venezia, che sembra però avere già idea di chi si tratti.
Donna Vittoria compra il silenzio di Betta e la manda via dall’hotel. La ragazza, però, prima di lasciare il paese, lascia una lettera nella cassetta della posta del commissariato.
Marco, che ha capito esserci qualcosa tra Pietro e Adele, accelera le nozze con la ragazza, annunciandole a sorpresa a cena per la settimana seguente. La ragazza è distrutta e trova conforto tra le braccia del suo amato. Pietro la invita a fuggire con lui la mattina seguente, quando lascerà l’hotel.
L’ispettore Venezia capisce chi è la donna trovata ormai scheletro nel lago: è Maria Elena, promessa sposa di Morgenstern, scomparsa misteriosamente dall’hotel 30 anni prima. Intanto la polizia riceve la lettera anonima di Betta: Caterina è stata uccisa in cucina, non nella stireria. Venezia torna quindi in hotel, trovano in cucina, nascosta, l’arma del delitto con le impronte dell’assassino.
La mattina seguente Adele decide: lascia l’hotel e il suo fidanzato. Dopo aver lasciato una lettera con l’anello di fidanzamento sulla scrivana di Marco, Adele raggiunge Pietro al treno. Ma Angelo ha fatto prima di lei per avvisare l’amico che l’ispettore Venezia ha le prove che sua sorella è stata uccisa. Pietro decide quindi di restare al Grand Hotel, nonostante Adele lo supplichi di andare via insieme.
Pietro spezza il cuore di Adele, che decide di tornare a casa. Marco intanto ha già letto la lettera, ma vedendo la sua amata tornare indietro decide di riaccoglierla facendo finta che non sia successo nulla. Per questo Adele decide di trascorrere la notte con lui e di sposarlo, dimenticando Pietro.
Anita intanto ruba la lettera rossa dal nascondiglio di Marco, scoprendo un’incredibile verità: Angelo è il figlio dell’ingegnere Alibrandi, il primogenito, nato dl suo primo matrimonio. L’uomo lo credeva morto, ma ha poi scoperto che era vivo e si trovava proprio nel suo hotel, cresciuto da una delle domestiche.
Anita capisce quindi che Angelo è l’erede del Grand Hotel e, senza scrupoli com’è, corre da lui dicendo di amarlo e di volerlo sposare, senza ovviamente raccontargli la verità. La lettera intanto è nascosta in un posto sicuro. Angelo accetta e la sposa subito, di nascosto da Rosa.
Dopo alcuni depistaggi, l’ispettore Venezia arriva alla verità: ad uccidere Caterina è stata Olimpia. Quest’ultima voleva solo proteggere la sua famiglia dal ricatto della donna. Ma suo marito Rodolfo, per salvarla, mente dicendo di essere lui il colpevole.
Marco nel mentre scopre che qualcuno gli ha rubato una lettera e poco dopo che è stata Anita.
L’ispettore Venezia arriva alla verità sull’assassino dal coltello d’oro: si tratta del maggiordomo, Raimondo, che aveva ucciso per la prima volta 30 anni prima la donna di cui si era innamorato, ripetendo poi questo orribile rito ogni volta che c’era la luna piena, su altre donne. Raimondo, nel tentativo di fuggire e ormai accerchiato, viene ucciso da Venezia.
Prima che il braccio destro di Marco possa entrare in possesso della lettera, dopo aver aggredito Anita, Pietro scopre tutta la verità, e corre a raccontarla ad Angelo. Quest’ultimo non può credere alle parole dell’amico, e poi è impegnato nel cambiare delle lampadine del salone. Per questo leggerà la lettera in un secondo momento.
Sulla busta della missina sono incise le parole “tempus fugit” e Pietro scopre che si tratta delle stesse parole incise nella pendola dell’ufficio del direttore. Il ragazzo va a verificare e lì dentro trova dei negativi. Ma a fermarlo arriva il braccio destro di Marco, che gli punta la pistola contro e lo porta dal direttore.
Pietro lo accusa di essere un assassino, ma Marco ha già organizzato la sua trappola: fa infatti arrestare il ragazzo per diserzione, sperando nella pena di morte, e poi va a sposare Adele. Quest’ultima, con la morte nel cuore, accetta di sposarlo.
Subito dopo il sì, ecco però arrivare in chiesa Pietro, sfuggito al controllo delle guardie. Il giovane urla alla sua amata di non sposare Marco, perché è l’assassino di suo padre, l’ingegner Alibrandi. Adele e i presenti sono sconvolti, tranne donna Vittoria, che a quanto pare sembra aver molto da nascondere.
Lo scagnozzo di Marco intanto ha un altro compito: mettere fuori gara Angelo. E ci riesce facendogli prendere la corrente mentre cambia le lampadine. Il ragazzo stramazza al suolo: sarà morto? La lettera, nel mentre, è tornata tra le mani della perfida Anita, che la nasconde ancora.