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Che Fuori Tempo Che Fa, la ‘tavola rotonda’ di Fazio soffoca il racconto

Che Fuori Tempo Che Fa, prima puntata della nuova stagione live su Blogo.

pubblicato 26 Settembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:39

  • 19.30

    Poco meno di un’ora prima dell’inizio della nuova stagione di Che Fuori Tempo Che Fa.

  • 20.02

    Un pizzico di Blob a base di Vasco a Venezia: trattasi di ‘traino’ prima del doc Il decalogo di Vasco in onda in seconda serata.

  • 20.11

    E devo dire che Blob mi ha appena convinto a vedere il doc su Vasco.

  • 20.12

    Inizio Swing per Che Fuori Tempo Che Fa. Ops niente scrivania al centro?

  • 20.13

    “Grazie a tutti i colleghi della Rai che per una serie di vicende lunghe da spiegare ci hanno permesso di andare in onda oggi…”… uhm, che è successo?

  • 20.13

    “La nostra Rockstar, Massimo Gramellini!”: così Fazio accoglie Gramellini. Bene, no scrivania, meglio due sgabelli più leggeri…

  • 20.15

    Le parole della settimana: non più classifica, ma parole. Si parte dalla storia di Ali Al-Nimr.

  • 20.17

    La seconda è speranza, legata alla bambina nata con una scheggia in testa, ma la terza è Bacio. Partendo da una foto che immortala due migranti che si baciano, Gramellini immagina i commenti di Salvini, le teorie complottiste di Grillo, un hashtag di Renzi che commenta con “L’ultimo bacio. L’amore vince sempre contro i gufi…”, mentre la sinistra trova la tenda un simbolo di qualcosa… devo dire, Calzante

  • 20.18

    Si passa a Museo (d’Orsay, in sciopero), quindi Emendamenti, gli 82 milioni presentati da Calderoli. La foto scelta per commentare è bellissima e risale a quando lui era Ministro della Semplificazione….

  • 20.22

    Però ogni tanto rifiatate, eh. Gramellini corre. Non lascia neanche il tempo di far sedimentare. Non pensa a chi ascolta, ma a lui che parla.

  • 20.24

    Dopo Petrolio. tra le parole c’è anche Gomorra, facendo riferimento alle parole del Questore di Napoli che ha dichiarato che fiction come quella non è rappresentativa della realtà della città. Fazio ricorda che la verità è il modo migliore per testimoniare l’amore…

  • 20.26

    Si poteva terminare con un Volkswagen e invece si chiude con Cane, e con il filmato, girato su YouTube, di un paio di animalisti integralisti che hanno portato via un cagnolino a un senzatetto pensando che stesse meglio con loro. Il filmatino su cani e animali fa sempre presa, ma ci poteva anche non stare in chiusura, però… Va detto che il filmato è davvero ‘violento’, di quella violenza atroce perché gratuitamente cattiva.

  • 20.32

    Dopo la pubblicità si torna in studio. E torna anche il monologo di Fazio: cosa mancherà dell’estate.

  • 20.34

    Studio, luci e scenografia sono molto più in stile con Che Tempo Che Fa che con la scorsa edizione… E mi piace di più.

  • 20.36

    Ingresso un po’ da varietà old style per chiamare gli ospiti della serata, tutti insieme intorno al tavolo. Si parte con Frassica, impegnato sul set di Don Matteo 10.

  • 20.38

    Un’occasione per presentare progetti e prospettive di Frassica.

  • 20.39

    Entrano invece in rapida successione Scamarcio, Fabio Aru e Flavia Pennetta, invitati a sedersi ‘al banco’.

  • 20.41

    E ci si collega subito con Fabio Volo sul Monte Bianco per dirimere la questione confini. Diciamo che al momento è al Comune di Courmayeur…

  • 20.50

    Si parte con Flavia Pennetta: una clip ricorda la sua avventura e la sua vittoria contro la Vinci nella finale di US Open…

  • 20.52

    Si cercano ‘link’ tra gli ospiti: Pennetta cittadina benemerita di Brindisi, Scamarcio non lo è di Andria…

  • 20.53

    S’intromette Frassica: “Ma tu di che città sei?”. Fazio lo ammonisce, ma Frassica risponde: “L’ho domandato per non far vedere che facevo scena muta”. E in effetti il problema di questa formula è proprio questo.

  • 20.55

    Fotografia bellissima, ma la scena sembra quella dell’Ultima Cena. La formula a tavolo è complicata da portare avanti per conduttore e ospiti, secondo me. Se non c’è chi fa il controcanto è tutto sulle spalle di Fazio. Benvenuto Frassica, che però finisce per smontare ogni tentativo di ‘senso compiuto’ con il suo non-sense.

  • 20.57

    Il racconto non gira. Nessuno sa bene come muoversi e alla fine è tutto estremamente Faziocentrico. E’ lui a dover fare la regia del racconto praticamente in diretta. E’ come se fosse un allenatore giocatore. Ne perde il racconto, non più sorretto da una scrittura puntuale…

  • 21.01

    Dopo aver cercato per 10 minuti di parlare della Pennetta si passa a Scamarcio, al cinema con l’ultimo film di Vincenzo Marra.

  • 21.11

    Si torna a parlare con Frassica che elenca la tracklist del suo ‘Disco’…

  • 21.13

    Ancora Pennetta, che racconta la vigilia della finale. Anche questa cerca di essere una partita di tennis, con Frassica ‘raccattapalle’.

  • 21.13

    Tocca finalmente a Fabio Aru, che parla, ovviamente, della Vuelta e della notte prima della gara decisiva…

  • 21.21

    Giro di tavolo sulla gioventù dei protagonisti: dalla Pennetta che ha iniziato il tennis per gioco a Scamarcio che da giovane anarchico si ritrovò a lavorare in un macello.

  • 21.23

    Giro di tavolo su come si dice “Andiamo al mare” nei vari dialetti…

  • 21.25

    Alla fine il vero collante di tutto è Frassica, che sorregge di fatto tutto il gioco. Porta in studio degli aspiranti concorrenti di Rischiatutto. E scatta la gag. Beh, sembra quasi che Costanzo sia passato anche per la redazione di CFTCF prima di raggiungere gli studi di Domenica In…

  • 21.32

    Si torna a Fabio Volo che si trova davanti al cancelletto della frontiera tra Francia e Italia sul Monte Bianco.

  • 21.34

    E quindi si chiama l’esperto, il cartografo Aliprandi. “Ci dice in un minuto com’è la questione?”

  • 21.36

    I Francesi si sono rifatti, oggi, a un trattato del 1796. Roba fresca.

  • 21.37

    Aliprandi c’ha un’eta ormai e così la moglie lo corregge passo passo…

  • 21.37

    Sulla vetta del Monte Bianco, Volo è in Francia o in Italia? La risposta è bellissima: “Per gli italiani è in Italia, per i francesi è Francia”. La questione è che la Francia si è impossessata di territori che il Comune di Courmayeur non ha mai protestato.

  • 21.40

    Fabio Volo si appropinqua a salire sulla vetta con Abele Blanc, uno dei 4 italiani ad aver fatto tutti gli 8000 del mondo.

  • 21.42

    Diciamo che ci vorrebbero una decina di ore per farlo. Beh, ci credo proprio che la facciano in notturna la scalata del Ghiacciaio del Gigante.

  • 21.44

    Scatta il giochino del Vero o Falso per i concorrenti.

  • 21.45

    Si chiude la parte istituzionale di CFTCF con la Lettera di Gramellini, indirizzata al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro,che ha deciso di cassare i libri per l’infanzia considerati inadatti perché confonderebbero le idee ai bambini. E Gramellini legge Piccolo Giallo e Piccolo Blu.

  • 21.50

    Pubblicità e poi collegamento con i Negramaro.

  • 21.57

    E ci si collega con il Chiostro del Bramante con i Negramaro che cantano “Io che ho avuto solo te” di Sergio Endrigo.

  • 22.022

    Chiusura (in ritardo di 17 minuti) con Frassica che dichiara questa la migliore trasmissione tv degli ultimi 200 anni.

  • 22.03

    Dopo la pubblicità si torna in studio per lanciare lo Speciale Malala.

  • 22.07

    Si torna in studio: Fazio introduce l’intervista raccontando chi è Malala, spiegando come questa intervista sia stata fatta in un luogo protetto e sconosciuto. Lei è ancora minacciata dai talebani, che hanno già cercato di ucciderla, a soli 15 anni.

  • 22.08

    Una clip ci racconta la sua storia.

  • 22.11

    E parte l’intervista: i giornalisti sono andati a trovarla in occasione del lancio del docufilm “He named me Malala”, diretto dal premio Oscar per “Una scomoda verità” Davis Guggenheim.

  • 22.12

    “E’ vero che il tuo libro preferito è L’Alchimista di Paulo Coelho? Allora io ti ho portato la penna che Coelho, il tuo scrittore preferito, mi ha regalato quando è venuto in trasmissione da me”…. uhm…

  • 22.19

    Si parla del Nobel e del perché le donne sono così discriminate nel mondo. “Le donne non ricevono un’istruzione ed è triste che possano essere rapite, come in Nigeria, o violentate. E’ importante arrivare con un messaggio di uguaglianza”.

  • 22.21

    E squilla il cellulare di Malala durante l’intevista. Chi è? “E’ la mamma”. “Salutala tanto” dice Fazio.

  • 22.21

    Il nome Malala viene da un’eroina afghana, che ha lottato per l’onore del suo paese. Cos’è l’onore per Malala? “Lottare con le mie armi: le penne e i libri”.

  • 22.26

    Ultimi minuti dedicati al padre di Malala, figura centrale del docufilm, e il regista.

  • 22.32

    E terminata l’intervista, Fazio torna in studio per lanciare gli ospiti di domani.

Che Fuori Tempo Che Fa cerca ancora una sua identità. Con la sua seconda stagione ‘regular’ cerca un modo diverso per far interagire Fazio, Gramellini e gli ospiti che ‘ruotano’ intorno al format che fin dall’anno scorso ha cercato su un modo meno ‘ingessato’ di raccontare storie e personaggi. Dopo l’esperimento un po’ rigido della grande scrivania centrale, con Fazio e Gramellini a far da capotavola e a mettere in mezzo l’ospite di turno, questa volta si è puntato a una disposizione da ‘tavola rotonda’. No, non pensate a una superficie tonda e a Re Artù, ma a una modalità convegnistica, declinata nel talk. Gli ospiti son seduti dietro a una ‘cattedra’, disposti a semicerchio, rivolti verso il pubblico, con Fazio al centro. Se ci fossero delle poltroncine sembrerebbe di fare un salto indietro nel tempo, in un celebre teatro romano.

Con questa formula, Fazio si trova a fare il regista in scena, l’autore/conduttore: non che non lo faccia nelle one to one, ma qui è davvero tutto demandato a lui e alla sensibilità dei personaggi, alla loro capacità di intrattenitori. Si ha un canovaccio, ma si ‘recita’ a soggetto. Ma è sempre stata la scrittura (più o meno banale) ad essere il punto di forza del racconto di CTCF e annessi spin-off. Il risultato è che Fazio risulta dominante e il racconto non decolla: trovare link tra gli ospiti e riuscire a farli parlare senza prendere la scena è un’arte di pochi. Diciamo che non è la dote migliore di Fazio, che si ritrova nel ruolo di un Re Artù senza grandi frecce al proprio arco. C

Certo, è la prima puntata, tutto si può migliorare, ma è proprio la formula scelta a moltiplicare il rischio dellla chiacchiera fine a se stessa, della battuta scontata, della trovata ‘riempitiva’, soprattutto se il tavolo non collabora. Il difficile ruolo di moderatore, insomma, è cosa ben diversa da quello del conduttore/intervistatore/narratore. E se Lancillotto Gramellini tende a stare sulle sue, tocca al (più che) necessario Nino Frassica fare da controcanto, da animatore, da vero collante di un parterre di ospiti che così sembra non sapere che fare se non scambiare qualche scontata battuta su successi e insuccessi, aneddoti e battute.

Si ha la sensazione di essere in un pourparler che non ha neanche l’ambizione di un salotto, ma quella di un ‘dibattito’. Ma non c’è un tema comune se non il contesto e il moderatore. Forse un tema ci vuole, sennò tocca sempre a Fazio parlare e soprattutto sudare sette camicie per far uscir fuori qualcosa di utile, per far venir fuori una forma di racconto che è sempre stata, invece, la forza di Che Tempo Che Fa.

Ecco, Che Fuori Tempo Che Fa vuole essere la zona di sperimentazione. E ci sta. Ma mai come quest’anno mi sembra ‘fuori tempo’. Diciamo che sono riusciti a farmi ‘rimpiangere’ la vecchia formula, che pure ritenevo indigesta.

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Quel che invece trovo migliorata, se possibile, è la parte visiva. Abbandonati i toni più chiari della scorsa edizioni, ci si immerge nell’eleganza del nero, dello sfondo scuro su cui la luce disegna la scena con una nettezza impareggiabile in tv. Lo studio è sempre bellissimo, gli effetti video e luci ancor più efficaci e la fotografia l’ho trovata davvero magnifica. Una pulizia di luce e immagine che ha reso ogni inquadratura un vero e proprio quadro. Persino la, per me infelice, disposizione intorno al tavolo, con Fazio al centro e gli ‘apostoli’ ai lati, ha assurto alla dignità di una versione ‘atipica’ di un’Ultima Cena.

Per nulla facile neanche il ruolo del regista, Duccio Forzano, sempre alla ricerca di nuove sfide: se l’anno scorso era già complicato dar brio a una scrivania con due capotavola, penso sia ancor più difficile costruire un racconto con tutti i protagonisti in campo, cercando di cogliere canto e controcanto, rigorosamente live, in una storia che non si sa come può evolvere. Un vero esercizio di stile che Forzano avrà certo perfezionato nella sua esperienza nel talk politico di La7. L’aspetto visivo, però, resta la marcia in più di questo programma, a mio avviso ancora in cerca di una chiave narrativa propria. Gramellini continua ad avere più attenzione per sé che per il pubblico, correndo a più non posso senza lasciare che le sue ‘parole della settimana’ sedimentino, ma procedendo con una lettura (a mio avviso) faticosa da seguire. Fazio dà il meglio di sé nelle interviste singole live. Anche per questo lo Speciale Malala è un unicum che non può far parte della valutazione di questa prima puntata. L’intervista al premio Nobel con un segmento a parte in prima serata è una di quelle cose che fa piacere seguire sulla Tv di Stato, tra un bambino canterino su Rai 1 e un giovane talento su Canale 5. Modi diversi di portare in scena la ‘gioventù’.

E ci rivediamo domani per la prima di Che Tempo Che Fa.

Che Fuori Tempo Che Fa | 26 settembre 2015 | Diretta

Che Fuori Tempo Che Fa | 26 settembre 2015 | Anteprima

Che Fuori Tempo Che Fa torna su Rai 3 questa sera, sabato 26 settembre, con la prima puntata della stagione 2015-16, condotta da Fabio Fazio e Massimo Gramellini, pronti a dividersi ancora una volta la grande scrivania che campeggia al centro dello studio. Cambia però la struttura della puntata: gli ospiti saranno seduti tutti insieme al tavolo, insieme ai conduttori, in una serie di tavola rotonda sui temi d’attualità e sugli spunti ‘estemporanei’. Coinvolti anche gli ospiti in collegamento.

La versione ‘light’ del format del weekend di Rai 3 è alla sua seconda stagione ‘regolare’ e parte subito col botto: al ricco parterre di ospiti (che sarà ancora più nutrito per la puntata domenicale di Che Tempo che Fa), si aggiunge anche un’intervista speciale al premio Nobel per la Pace Malala Yousafzai, insignita del riconoscimento per il suo impegno per l’educazione dei bambini. Un’intervista esclusiva che fa ‘speciale’ a parte, in onda dalle 21.45. Ma vediamo nel dettaglio gli ospiti della prima puntata.

Che Fuori Tempo Che Fa | 26 settembre 2015 | Ospiti

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In studio Riccardo Scamarcio, interprete de La Prima Luce, di Vincenzo Marra, presentato a Venezia; Flavia Pennetta, fresca vincitrice degli US Open di Tennis, e Fabio Aru, che ha portato a casa la Vuelta; quindi Nino Frassica e il cartografo alpino Giorgio Aliprandi. L’inviato speciale Fabio Volo è sul Monte Bianco, mentre i Negramaro, freschi di uscita del loro “La Rivoluzione Sta Arrivando”, chiudono la puntata suonando dal vivo nel Chiostro del Bramante a Roma.

Il programma di RaiTre è prodotto da Endemol Italia ed è in onda dagli studi del Centro di Produzione Rai di Milano con la regia di Duccio Forzano.

Che Fuori Tempo Che Fa | 26 settembre 2015 | Speciale Malala

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In esclusiva a Raitre il giovane premio Nobel per la pace Malala Yousafzai per un’intervista speciale in onda dalle 21.45. In attesa dell’uscita nei cinema italiani di “He named me Malala”, documentario diretto dal premio Oscar Davis Guggenheim, Fabio Fazio ha intervistato Malala a Londra. Vittima a soli 15 anni di un attentato dei talebani in Pakistan, che le spararono mentre tornava a casa dalla scuola per aver sempre difeso il suo diritto a imparare a leggere e scrivere (manifestato dall’età di 11 anni con un blog curato per la BBC), Malala ha ricevuto il Nobel per la Pace nell’ottobre 2014, all’età di 17 anni. E’ la più giovane ad averlo ricevuto.

Il documentario è un ritratto della ragazza e del suo rapporto con il padre, attivista e sostenitore del diritto allo studio delle donne in Pakistan con il Malala Fund. E l’intervista un modo per raccontare Malala al pubblico italiano.

Che Fuori Tempo Che Fa | Come seguirlo in tv e in streaming

Che fuori tempo che fa è l’appuntamento del sabato sera di Rai 3, a cavallo tra l’access prime time e l’inizio della prima serata, in onda dalle 20.10 alle 21.40 circa. E’ possibile seguirlo in diretta e in live streaming web sul portale Rai.Tv, che pubblica poi le puntate integrali, le clip e i materiali di approfondimento on demand sulla pagina dedicata del portale Rai.tv. La puntata di Che Fuori Tempo Che Fa è visibile anche grazie al servizio Rai Replay per i 7 giorni successivi alla messa in onda.

Che Fuori Tempo Che Fa | Second screen

Per commentare in diretta Che Fuori Tempo Che Fa vi consigliamo, ovviamente, il liveblogging di Blogo, dalle 20.10 su TvBlog. A parte questo, CFTCF è sui social network e si ‘appoggia’ sui profili di Che Tempo Che Fa. Per seguire lo spin-off del sabato su FB bisogna andare sulla pagina ufficiale di Che Tempo Che Fa. L’account Twitter è @chetempochefa, l’hashtag ufficiale #chefuoritempochefa.


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