La cara e vecchia televisione vive e lotta ancora fra noi: Cresce il consumo degli italiani
I dati dei tempi di fruizione del piccolo schermo fra gli italiani
Cara vecchia televisione. Qualcuno sembra voler professare il suo declino, ma lei resiste, stoica ed inossidabile e gli italiani non le voltano le spalle, anzi. Passano gli anni, ma quel elettrodomestico che è presente nelle nostre case dagli anni cinquanta, è sempre fra i più usati dagli italiani. A dispetto dei nuovi media che dovrebbero sottrargli pubblico, sopratutto giovane, la televisione vede invece aumentare i propri tempi di fruizione.
E’ il rapporto Iem per l’anno 2014 a dirci che gli italiani hanno guardato la televisione per oltre quattro ore al giorno, tutto questo genera una presenza media giornaliera di 10,5 milioni di telespettatori. Ma in quali fasce orarie aumenta maggiormente il pubblico davanti al piccolo schermo? Ebbene, tra le fasce orarie è quella del pomeriggio (15-18) a crescere di più. La platea di questa fascia arriva a sfiorare i 12 milioni di telespettatori (per l’esattezza 11,9) a fronte degli 11,5 del 2012.
Cresce anche il prime time che passa dai 26.031.000 telespettatori del 2012 ai 26.056.000 del 2013, generando un rating del 45%, valore questo in crescita di tre punti percentuali rispetto al 2008. Di fronte a questi dati ovviamente rimane importante l’interesse dei pubblicitari verso la cara e vecchia televisione, infatti i dati Nielsen dimostrano che la Tv rimane il mezzo privilegiato dagli inserzionisti pubblicitari. Infatti, sebbene in questi ultimi anni ci sia stata la recessione, gli investimenti destinati al piccolo schermo sono scesi solo del 0,5% nel 2014, a fronte di una flessione generale del mercato del 2,5%.
Insomma, la cara e vecchia televisione vive e lotta ancora in mezzo a noi, in barba ai nuovi media che le fanno -per ora- solo da contorno.