Motive, su Rete 4 il poliziesco che svela subito il colpevole
Su Rete 4 Motive, serie tv che mostra ad inizio puntata il colpevole, che dovrà essere scoperto dalla protagonista cercando il movente con i suoi colleghi
Rete 4, questa sera alle 21:15, manda in onda il finale di serie di The Mentalist. Subito dopo, dalle 22:05, il canale trasmette le prime due puntate di Motive, poliziesco canadese che trova la sua particolarità nel formato, insolito per i crime proposti in tutto il mondo.
La serie tv, infatti, riprendendo la struttura narrativa di Colombo, svela il colpevole e la vittima fin dall’inizio dell’episodio: il resto della puntata si concentra, invece, sulla scoperta del movente, ma anche sul tentativo del colpevole di coprire le prove contro di lui e di sviare le indagini della polizia.
Al centro dello show c’è la detective di Vancouver Angie Flynn (Kristin Lehman, The Killing), che cerca di risolvere i casi che deve affrontare trovando il movente e, da lì, il responsabile. Angie ha un metodo di lavoro che spesso non piace agli altri suoi colleghi, come Oscar Vega (Louis Ferreira), che cerca di tenere a freno il comportamento della donna.
Ma Angie riesce sempre a capire chi arrestare seguendo la pista che la porta al movente e le prove sul corpo della vittima, grazie all’aiuto del medico legale Betty Rogers (Lauren Holly) ed alla collaborazione del detective alle prime armi Brian Lucas (Brendan Penny). Nella vita privata, invece, la protagonista deve crescere da sola il figlio Manny (Cameron Bright), dividendosi tra casa e lavoro.
Motive usa un formato già utilizzato in televisione, ma innovativo grazie alla scrittura dei personaggi, detective non infallibili, che sanno di poter commettere degli errori, ma che sono determinati a trovare il colpevole usando tutte le prove a loro disposizione, compresa quella del movente che, se può sembrare accessoria, in questo telefilm diventa importante per permettere ad Angie di fare il suo lavoro.
Al pubblico, incuriosito dal percorso narrativo differente rispetto a quello percorso dagli altri crime, viene quindi chiesto di ragionare non più su chi sia stato ma sul perchè lo abbia fatto, dimostrando che un’indagine può essere raccontata anche attraverso altri spunti narrativi.