Home Sky Atlantic The Knick, la seconda stagione su Sky Atlantic. Clive Owen: “Era importante mostrare le dipendenza nel modo giusto”

The Knick, la seconda stagione su Sky Atlantic. Clive Owen: “Era importante mostrare le dipendenza nel modo giusto”

Su Sky Atlantic la seconda stagione di The Knick. Thackery cerca di guarire dalla dipendenza e di tornare al lavoro, ma in ospedale non è più rispettato come una volta, mentre continuano gli esperimenti per migliorare la conoscenza medica

pubblicato 19 Ottobre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 09:25

L’ospedale più all’avanguardia della New York di inizio Novecento continua a sperimentare: la seconda stagione di The Knick, in onda da questa sera alle 22:15 su Sky Atlantic in versione originale sottotitolata, porta il pubblico all’interno del nosocomio in cui tra tecniche innovative e dottori ambiziosi si cerca di finire sui libri di medicina.

-Attenzione: spoiler-
La seconda stagione segue il tentativo di Thackery (Clive Owen) di disintossicarsi dalla dipendenza dalla cocaina usando una nuova medicina, l’eroina, i cui effetti ai tempi erano sconosciuti. Owen spiega che il protagonista non guarirà così facilmente:

“Era importante per me che la dipendenza fosse trattata nel modo giusto. Non sarei stato felice se fosse tornato come un uomo cambiato. La dipendenza è una battaglia lunga e difficile da affrontare. Era importante che il suo viaggio in questa stagione affrontasse l’importanza del suo gesto: riuscirà a farne a meno, riuscirà ad essere lo stesso uomo e lo stesso dottore senza la droga?”

Questo permetterà alla serie tv di affrontare il tema dello studio sulle dipendenze, come spiega il co-creatore dello show Jack Amiel:

“Vogliamo davvero rispecchiare quel periodo perchè c’è una differenza tra come vedevano la dipendenza ai tempi e come la vediamo ora. Vogliamo davvero discuterne le origini, non solo della medicina, ma anche della dipendenza e della sua comprensione. Ciò che volevamo mostrare era che fino agli anni Settanta ed Ottanta non ci siamo davvero preoccupati di comprendere la dipendenza.”

L’altro creatore del telefilm, Michael Begler, è d’accordo:

“Vuole essere una versione migliore di sè stesso, essere il Thackery capace di superare questa situazione. Ma è anche saggio abbastanza da capire che questo è un vero problema. Vuole trovare le origini della sua dipendenza, perchè è così. Se riesce a trovarle in sè stesso, riuscirà a trovarle negli altri?”

La sua dipendenza ha creato, all’interno dell’ospedale, il malcontento di Gallinger (Eric Johnson) e Bertie (Michael Angarano), che lo avevano idolatrato. “Per tutti, c’è un senso di un idolo caduto”, ha detto Begler. “E’ una persona che hanno messo su un piedistallo e che hanno pensato che fosse quasi superumano, ed ora scoprono la verità”.

A sentire la sua assenza, invece, è l’infermiera Lucy (Eve Hewson), con cui il dottore non vuole più avere una relazione, spiega Owen:

“Ha capito che è inappropriato. La relazione era guidata dalle droghe e gli sembra inappropriato per lei, così come per sè stesso. E’ molto legato a lei, ma torna e capisce che era sbagliato. Quando facevano quello che facevano era in una situazione selvaggia.”

Lucy (che dovrà anche affrontare l’arrivo del padre), quindi, dovrà cercare di capire cosa vuole dal medico, ha aggiunto Amiel:

“L’ultima volta che lo ha visto aveva bisogno di lei e, da infermiera, la domanda diventa ‘Cosa posso dargli?’ Avrà le idee più chiare. E’ ancora in una fase romantica da ragazzina o vuole qualcosa di più serio? Lucy crescerà questa stagione. Penso che abbia il cambiamento maggiore tra tutti i personaggi”.

Intanto, Algernon (Andre Holland) è diventato capo di chirurgia a tempo determinato, in attesa che il protagonista si riprenda. Il medico, spiega Holland, dà del suo meglio, ma non riesce a convincere il Consiglio dell’ospedale, ancora alle prese con i pregiudizi:

“L’ospedale sta andando molto bene. Ci sono meno morti rispetto al passato. Stanno creando tutte queste nuove tecniche, eppure il Consiglio non ha ancora intenzione di dargli una posizione permanente. Arriva da un lungo percorso, ma ha ancora un lungo percorso davanti. Capisce che il razzismo ed il bigottismo sono ancora ben radicati, e presentargli i fatti su carta non è sufficiente a convincergli a dargli la direzione di Chirurgia”.

Tra i nuovi personaggi, inoltre, vedremo la giornalista Genevieve Everidge (Arielle Goldman); Opal (Zaraah Abrahams), che ha conosciuto Algernon in passato, l’infermiera Daisy Ryan (Emily Kinney, The Walking Dead), Henry (Charles Aitken), fratello di Cornelia (Juliet Rylance), che lavorerà nel Consiglio quando l’ospedale dovrà cambiare sede, che sarà curata da un architetto (Andrew Rannells, Girls).

A proposito di Cornelia, la donna sarà ancora divisa tra le richieste fatte dalla società di quei tempi ad una donna e la sua voglia di essere più dinamica, spiega Amiel:

“Questa stagione vogliamo chiederci ‘Per quanto tempo puoi prendere in giro te stesso, per quanto puoi vivere la vita prescritta dalla società per te prima che ti decida ad essere te stesso?’ Cornelia è un’avventuriera. Vuole una vita entusiasmante. Ha scoperto il suo vero scopo quando ha lavorato con l’Ispettore Speight (David Fierro). Ed ora è tutta camicette, inchini e pranzi. Per lei, la questione sarà se continuare a stare a testa bassa e seguire il percorso delle donna di quell’era o ribellarsi”.

Una delle particolarità della serie tv sta nelle scene crude ambientate durante le operazioni del protagonista. Anche la seconda stagione mostrerà gli esperimenti di Thackery, ha detto Owen:

“E’ un selvaggio, uno spericolato. Quando è morso da una passione o si fa prendere da qualcosa, si lascia andare. Faremo alcune cose abbastanza straordinarie questa stagione, alcune non funzioneranno, altre sì.”

Thackery, quindi, nonostante il tentativo di disintossicarsi, resterà il solito medico capace di tutto pur di esibire il proprio genio, conclude l’attore:

“Non si può solo accettare il suo lato brillante. La gente vorrebbe che smussasse il suo lato pericoloso e che fosse solo un bravo dottore. Ma la gente non è così, ed a volte fa delle strane cose. Le ragioni che lo spingono ad assumere grandi quantità di droga sono le stesse stesse che lo fanno essere un bravo dottore. Ha degli obiettivi. Per gran parte del tempo -non per tutto il tempo, ma per gran parte- è il tizio che vuoi che ti operi perchè è il migliore”.

[Via TvGuide]

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