Home La7 Tagada: l’ennesimo talk low cost di La7. Tiziana Panella sdogana i politici anche il pomeriggio

Tagada: l’ennesimo talk low cost di La7. Tiziana Panella sdogana i politici anche il pomeriggio

Tagada: ha debuttato il programma pomeridiano di La7 condotto da Tiziana Panella

pubblicato 27 Ottobre 2015 aggiornato 3 Novembre 2020 15:51

Lunedì 26 ottobre 2015 ha debuttato Tagada, il nuovo programma di La7 in onda il pomeriggio (14.20-16.15). Alla conduzione Tiziana Panella che in questa stagione ha lasciato Coffee Break (passato ad Andrea Pancani) per dedicarsi alla nuova produzione dell’emittente di Urbano Cairo.

La prima puntata di Tagada – trasmissione che ‘riempie’ per la prima volta il primo pomeriggio di La7, dopo l’abortito esperimento di Rita Dalla Chiesa – ha deluso chi sperava in una ventata di aria fresca.

Perché Tagada non è altro che la continuazione del rullo informativo (in realtà spesso più chiacchiere che informazione) della mattina, da Omnibus a L’Aria che tira, passando per il già citato Coffee Break. Nel solito piccolo studio ospiti i soliti politici (il ministro Beatrice Lorenzin, la parlamentare De Micheli) pronti a discutere dei soliti temi (rebus Roma, sicurezza e armi dopo il caso Buonanno in tv, vaccini, pensioni).

Ritmi compassati, blocchi lunghissimi. Programma low cost (persino il divano è scomodo, come denunciato in diretta dalla conduttrice) e fotocopia di tanti altri che ammorbano ormai i palinsesti della tv italiana.

Assurda l’assenza di un blocco leggero, ma in questo senso resta la speranza che con il tempo possa palesarsi. È chiaro che Tagada deve rivolgersi a un pubblico diverso da quello di Uomini e donne, Verdetto finale e Detto Fatto, ma l’occasione è troppo ghiotta per restare confinati nella politica.
Tra le – praticamente assenti – novità il fatto che i servizi vengano preceduti da un rapido countdown che promuovono l’inviato con tanto di foto.

Apprezzabile la conduzione brillante della Panella, capace di personalizzarla e di regalare mezzi sorrisi con frasi che fanno emergere la sua capacità di empatia con un certo tipo di pubblico:

Mi dicono che state twittando molto, io non so cosa significhi. Ma è una cosa buona.

La7