Hotel da Incubo Italia | Seconda puntata | 1° novembre 2015 | Hotel Cervo

Si inizia. Oggi lo chef Colonna sarà all’Hotel Cervo, gestito da due famiglie diverse che, però, non sempre vanno d’accordo, portando il caos nella struttura.

Tra i problemi, la gestione con moduli in carta e le spese eccessive del ristorante.

Lo chef Colonna arriva all’Hotel. Gradisce il parcheggio, ma non l’ingresso. “Speriamo che dentro sia meglio”, dice. Ma alla reception fanno fatica a trovare la sua prenotazione.

La stanza assegnata allo chef Colonna non si apre, e deve tornare alla reception per cambiare stanza. Ne approfitta per fare un giretto.

Finalmente lo chef Colonna riesce ad avere una stanza. “Arredamento vecchissimo”, dice, “deprimente…”. Ed anche l’armadio è mezzo rotto.

Lo chef Colonna incontra i due direttori e la titolare, che gli spiegano che l’Hotel ha risentito della crisi.

“Prima potevamo permetterci più dipendenti”, spiega Carla. Ma lo chef Colonna spiega che le possibilità per migliorare l’albergo ci sono. Eppure, i due direttori iniziano a litigare.

Lo chef Colonna osserva i due direttori al lavoro. Gianpaolo chiede tutte le informazioni necessarie della carta di credito al telefono, Federico invece preferisce far pagare successivamente.

I due provano a spiegare il metodo su carta. “Ci vuole una laurea alla Nasa”, scherza lo chef Colonna.

Lo chef Colonna decide di cenare al ristorante. Tra dodici vini sulla carta, ce ne sono solo quattro.

Gli gnocchi ordinati dallo chef Colonna sono troppo abbondanti. “Andare a Malpensa, andata e ritorno, per digerirli…”, dice. E neanche gli altri clienti del ristorante sembrano gradire il menù. Giulia, che lavora in sala, intanto litiga con la madre Carla.

Lo chef Colonna entra in cucina, e nota la presenza del cane Romeo. Indice, quindi, una riunione.

“E’ stata una giornata del caxxo!”, urla lo chef Colonna, che critica la gestione dell’albergo e le spese della cucina.

I due direttori litigano ancora tra di loro, e lo chef Colonna prova a calmarli.

Lo chef Colonna diventa Grissom per ispezionare la pulizia della sua stanza. Il test non viene superato, e così decide di usare il suo sacco a pelo.

Troppo rumore sveglia lo chef Colonna.

Lo chef Colonna conosce il portiere di notte Altin, che lavora anche come autista della navetta e come responsabile della colazione.

Lo chef Colonna fa incontrare i clienti ai proprietari che, però, litigano sul fatto che, spendendo poco, non possono fare richieste. “Questo è un momento che dovete vivere con umiltà”, ammonisce lo chef Colonna.

Lo chef Colonna ha capito che il problema principale è il rapporto tra i due gestori. Li fa entrare in una immaginaria stanza all’aperto, che possono distruggere completamente. Una terapia d’urto che fa effetto, ma farli parlare e basta no?

Quindi va in cucina, dove insegna a Carla una ricetta per degli gnocchi più leggeri.

Non manca, ovviamente, il makeover dell’albergo.

Lo chef Colonna fa vedere l’albergo ristrutturato.

Il rinnovo locali fa commuovere i gestori.

Anche le camere sono state sistemate.

Non ci dovranno essere due direttori. Gianpaolo si dovrà occupare del ricevimento, Federico, invece, avrà un ruolo di quality manager.

A gestire le prenotazioni, un computer.

Un tocco di novità anche per il menù: quattro antipasti, cinque primi, tre secondi.

Carla pensa che l’aiuto dello chef Colonna possa migliorare il futuro dell’albergo.

Lo chef Colonna passa a salutare tutti. La sua recensione: “Ottimo hotel a conduzione familiare, dove si respira un’aria di casa”. La puntata finisce.