Autunno 2015-2016, il weekend tv è più alto. Dalla marchetta nascosta al ritorno delle vetrine
Enrico Mentana torna a Quelli che il calcio e gli attori del cinema aiutano la tv: ecco come il livello dei contenitori del weekend si sta alzando
Oltre che in tutta Italia, tira un bel clima anche in tv ed ad alzarsi è soprattutto il livello (di temperatura) del fine settimana.
Fino alla stagione scorsa Quelli che il calcio tirava a campare con gli Andrea Pucci e i reduci da reality, mentre Domenica in vivacchiava con scarti dei talent e ospiti da Villa Arzilla. In quest’inizio di stagione, invece, si avverte che un’altra tv sia non dico possibile, ma quantomeno auspicabile. Così Nicola Savino & co ci stanno provando, con piccoli sforzi che – di fine settimana in settimana – consegnano un panorama televisivo sempre più interessante.
Domani a Quelli che il calcio torna come commentatore d’eccezione in studio Enrico Mentana, come negli anni d’oro di Fabio Fazio (prima di lui c’era stato già Massimo Giannini di Ballarò). Da quando ci sono i diritti tv e la Gialappa’s, evidentemente, andare su Rai2 alla domenica pomeriggio è tornato a essere chic per un giornalista di lungo corso.
Discorso non diverso è quello di Domenica in, che da refugium peccatorum destinato a floppare è tornata a essere una vetrina dignitosa grazie alla garanzia di Maurizio Costanzo. C’è, inoltre, una tendenza che lo accomuna a Che Fuori tempo che fa e a Verissimo, quest’anno, e va a sua volta segnalata per merito: la destrutturazione della marketta cinematografica.
Basta ai personaggi del cinema che vengono, promuovono il film e vanno via. Finalmente si è tornati a “dissimulare” lo scopo dell’invito, approfittando del costo zero degli attori del cinema italiano per alzare il livello televisivo. Così abbiamo avuto l’opportunità di veder seduti, allo stesso tavolo di Fazio, Ambra Angiolini, Paola Cortellesi, Fabio Volo, Elio Germano e Alessandro Gassman, per un inedito esperimento di marketta incrociata di due film diversi.
Maestro di questa contaminazione ottimizzatrice, in fondo, è il vero regista occulto di questa stagione tv che, con la sua esperienza, è tornato a insegnare il mestiere a tutti: Maurizio Costanzo. Nella sua stessa Domenica in si è compiuto il miracolo di tornare a intercettare artisti come Carlo Verdone o volti familiari di Rai1, coinvolgendoli nei blocchi identitari della nuova-vecchia formula.
L’effetto cinevendita è stato camuffata anche a Verissimo, da sempre prodigo di ospiti che non possono dire di no a Silvia Toffanin, ma a loro volta, in passato, mal utilizzati. Quest’anno si sono inventati un quiz che vede gli attori del cast – oggi quello di Matrimonio al sud – divisi in due squadre. Se non fosse che la conduttrice ha le domande più banali per poter vincere e sembrare la più brava, la formula destruttura, a sua volta, la liturgia del presenzialismo da contratto.
Quello che gran parte delle trasmissioni del weekend sta ritrovando è una parola che sembrava dimenticata nella tv dei format: il clima. Speriamo che si continui su questa strada…