DiMartedì non è in diretta, bucata la notizia di De Luca indagato

La notizia del governatore della Campania Vincenzo De Luca indagato con l’accusa di corruzione per induzione nell’ambito di una inchiesta aperta dalla Procura di Roma è rimasta oscura ai telespettatori – almeno quelli della prima/seconda/terza serata – di La7. Eppure sembra destinata a far discutere – eufemismo (sono indagati anche Carmelo Mastursi, ex capo della segreteria di De Luca e il magistrato della I sezione civile del Tribunale di Napoli, Anna Scognamiglio, che era stata la relatrice nell’ordinanza collegiale che il 22 luglio aveva decretato la sospensione della sospensiva disposta per il governatore della Campania in base alla legge Severino.) Una vera e propria beffa per l’emittente che fa dell’informazione il perno centrale del suo palinsesto.

Nella fattispecie, DiMartedì, il talk show condotto da Giovanni Floris, non ha dato la notizia. Come mai? Colpa del fatto che il programma – praticamente da sempre – sia soltanto in parte in diretta? Sì, più o meno.

Blogo ha contattato l’ufficio stampa della trasmissione (che oggi ha riportato in tv Antonio Lubrano) per provare a capirne di più. La spiegazione ufficiale del clamoroso ‘buco’ è la seguente: quando la notizia è stata diffusa dalle agenzie, DiMartedì era in diretta, ma non è stata data perché “abbiamo provato ad approfondirla un po’ perché c’era veramente poco, ma non è uscito nulla in tempo per dare dettagli e fare le verifiche necessarie. E poi è iniziata la parte registrata“.

Al di là del caso specifico, è doveroso sottolineare una ovvietà, ossia che la mancata diretta rappresenti per un talk show informativo come quello di Floris un limite assai rilevante. In questo senso Ballarò, diretto competitor di DiMartedì, ha dimostrato di saper stare sul pezzo in modo molto più puntuale (Massimo Giannini ha dato la notizia intorno alle 22.40).

Un talk show che si occupa anche di attualità politica può rinunciare alla diretta? O una notizia in meno è un prezzo troppo alto da pagare?